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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Le sessioni

La parola del Signor Presidente : 

In nome di Dio, il clemente, il mesiricordioso. 



Su ordine di Sua Re Mohammed VI che Dio lo assita e in questa seconda sessione ordinaria dell’anno 2007 nella città di SEMARA forte, conoscente e resistente che ha partecipato a tutte le fasi storiche marocchine nel conservare sua autonomia e l’unità del paese. 

In questa seconda sessione che si riunisce nella zona dopo la sessione provvisoria che ha ordinato sua maesta di iniziarla per discutere i risultati del primo incontro a Manhasset che si è svolta nella città di Laoyoune il giorno 29 giugno 2007. 

Per quanto riguarda questa sessione che si svolge oggi a Semara e che discute due temi importanti che sono : 

- l’autonomia :un risultato finale per realizzare la riconsiliazzone

- trasporto aero e le autostrade nelle province del Sud 

Come sapete Signori e Segone questo processo riguardane l’autonomia e la realizzazione della soluzione del problema del Sahara come soluzione finale è iniziato dopo la visita storica della città di Layooune che ha fatto sua maestà Mohammed V che Dio lo glorifica e lo sostiene. Subito dopo il suo discorso storico del 25 marzo 2006 che inseguito al quale ha creato Che Dio lo protegge il consiglio reale consultivo degli affari del Sahara. 

Il consiglio si è lanciato all’inizio all’organizzazione della preparazione della bozza del progetto dell’autonomia. E questo durante tutto il resto dell’anno 2006 e ci siamo lavorati sopra e abbiamo cominciato anche un’attività diplomatica e mediatico molto tenso. 

E quando ha accettato sua maestà al progetto finale riguardante l’autonomia nelle province del sud abbiamo partecipato alla campagna nazionale totale a 2 livelli nazionale e internazionale  per fare conoscere il progetto a tutto il mondo. 

Infatti tutto il mondo ha espresso nei 5 continenti il loro appoggio e considerazione per questo progetto considerato importante e base per la soluzione del conflitto. 

E dopo le reazioni positive espresse da parte della maggior parte dei paesi del mondo, il Marocco ha presentato sua proposta dell’autonomia al consiglio generale delle nazioni unite nella data del 11 aprile 2007 e ha dato suo accordo con una risoluzione storica 1754 che ha grandinato la serietà e la cerdibilità e l’importanza della proposta marocchina. E quesa risoluzione è un approccio nuovo per risolvere il conflitto del Sahara questo approccio è basato sul l’abbandono degli altri precedenti approcci non ragionevoli e le profonde prospettive e ha precisato sul tenere alle negoziazioni basati sulla buona intenzione come l’unico metodo e soluzione finale di questo conflitto che ha durato molto. 

Noi consideriamo che la risoluzione 1754 è una vera e propria nuovo inizio in grado di risolvere il problema del Sahara Marocchina nei brevi tempi e questo naturalmente se le buone intenzioni si dimostrano nelle altre parti; 

E quindi è iniziata su questa base la prima sessione delle negoziazioni i giorni 18 e 19 giugno 2007 negli Stati Uniti a Manhasset e si svolta nello stesso luogo la seconda tappa i giorni 10 e 11 agosto dello stEsso anno.  

Quello che da speranza è che le parti sono entrati in una fase nuova per risolvere il problema l’affare con metodi civili e moderni che porta senza dubbio a una soluzione finale con il consenso di tutte le parti e stato discusso prima e a lungo nella città di layoune, gli ambienti  nei quali sono svolti e irisultati concessi dal Marocco in seguito a questo incontro. 

E come si sa queste negoziazioni hanno sconvolto e disordinato il fronte polisario e quelli che la sostengono perché si considera con totale divisione con vecchie procedure perché si è creato un processo nuovo che è nato con la risoluzione 1754 che richiede e insiste sulla ne e le negoziazioni diretti portando a una soluzione politica già messa in accordo e con il consenso di tutti. 

Il consiglio di sicurezza ha confermato anche con sua ultima risoluzione 1783 a seguire lo stesso avvicinamento nuovo come un approccio alla soluzione del conflitto del Sahara.E  ha rinnovato la riconoscenza della credibilità e la serietà la proposta marocchina e ha aggiunto che le negoziazioni si svolgeranno sulla base dello sviluppo che si visto durante l’anno 2006 e quello che rinforza e conferma la proposta marocchina riguardante il progetto dell’autonomia che è considerato veramente l’unico sviluppo che ha subito il dossier. 

E per realizzare gli obbiettivi tracciati dalla risoluzione 1783, come lo ospica la comunità internazionale bisogna come sottolineato prima che ci siano le buone intenzioni da tutte le parti. 

E in questo senso nostro paese ha voluto esprimere sua buona intenzione creando il consiglio reale consultivo degli affari del Sahara che considera la partecipazione dei figli della regione nel determinare i segni di un destino e di un futuro e presentare il progetto dell’autonomia come mezzo d’onore per risolvere questo dossier con il principio né vincitori né sconfitti e come l’accettazione delle negoziazioni dirette con il fronte polisario si considera una prova seria e coraggiosa con buone intenzioni  per metter fine a questo conflitto che ha durato molto tramite le discussioni e le negoziazioni e la riconciliazioni. 

Pero l’altra parte che è nello stesso tempo molte parti rimane come è rimasta prima la parte essenziale svelata con scuri obbiettivi.Ed vero cha hanno accettato le nuove decisioni risoluzioni delle nazioni unite e la regole moderata basata sulle negoziazioni dirette pero la buona intenzione non si è ancora fatta vedere perché la nostalgia del passato suona ancora nelle orecchie allora che niente si è riuscito a trovare la soluzione cercata per mettere fine al conflitto. 

Quindi Il tentativo di un referendum è basato sulla definizione dell’identità ha mostrato che non è fattibile per ragione semplice e asbbab ragionevoli che nessuno nega oppure sconosce e alla testa è che i sahariani si trovano dispersi in tanti paesi per causa della divisione la continuità dell’oocupazione. 

Allora non è possibile fare un referendum basato sulla definizione dell’identità e che sia nello stesso momento neutrale e trasparente e libero e democratico solo se le frontieri geografiche e demografiche di questi paesi vengono cambiati e questo è del tutto impossibile e inaccettabile e non è in accordo con la legge charia internazionale mania costituita sul rispetto delle frontiere e l’unità del territorio di ogni stato. 

E quello che ci spnge a dire che le buone intenzioni non si sono ancora fatti vedere dalla altre vere parti e il suo attaccamento alla richiesta dell’impossibile e che sa benissimo che non si puo mai realizzare anzi minaccia la sua esistenza abbiate clemenza quindi una guerra civile. 

Per quanto riguarda la liberazione di Terfaya e Sidi Ifni perché vengono ricuperate successivamente nell’anno 1958 (terfaya) e 1969 (sidi ifni) e questo dopo le trattative che hanno portato ad un accordo tra il Marocco e la Spagna senza il ricorso a nessun referendum. 

E non è del tutto strano che il ricupero del Sahara marocchina nell’anno 1975 con lo stesso modo. E non rimane che le concezioni nel nord del Marocco e che i marocchini hanno dimostrato ultimamente il loro attaccamento alla sovranità marocchina con il rifiuto totale all’offesa dei sentimenti patritotici in attesa di una soluzione futura del litigio. 

E quando ha suonato l’ora della liberazione gli abitanti della regione hanno svolto un ruolo importante in questo periodo per l’unità e l’unificazione del territorio partecipando alla marica verde organizzata dal defunto Hassan II e che ha rinnovato la loro sottomisssione sacra i filgi della regione che i suoi parenti hanno fatto prima al defunto Mohammed V. 

Percio non è possibile cha qualsasi persona falsifica la storia e dire bugie sul passato inventando una altra versione diversa da quella raccontata dai parenti e discendenti.

Il popolo del Sahra sono bidouIni che derivono da discendenti marocchini. 

I bidouini del Sahara che hanno partecipato alla costruzione del passato e del futuro del Marocco.

Il popolo del Sahara come bidouini e persone hanno partecipato a tutto il processo che ha conosciuto il regno del Marocco sia prima o durante l’occupazione e al momento della liberazione e il ricupero dell’indipendenza. 

Percio è un spreco tentativo se qualcuno tenta di creare la separazione dal 1973 perchè nessuno puo inventare che ci fosse una storia che separa in qualsiasi modo il Marocco e il suo Sahara. Perchè c’è un legame religioso tramite atto di fedeltà e umano attraverso I rapporti familiali, rapporto martirio tramite la resistenza e la partecipazione alle grandi affari nazionali, oltre il rapporto economico, commerciale e umano.

Per queste ragioni il coflitto del Sahara si considera un conflitto basato su giustificazioni errate e insomma è un conflitto nato soprattutto in seguito alla guerra fredda e altre rivendicazioni non rivelate non centra per niente né da vicino né da lontano con la vita del popolo del Sahara. Purtroppo tutta la regione risulta vittima di questo conflitto inventato.

E per la profondità dei rapporti che già esistevano e esistono ancora e rimarranno sempre piu forti tra il il popolo del Sahara e il Re Marocco, questo legame forte e resistente della ourya outka la tnfasimo e che nessun tentativo qualunque sia e qualunque sia il periodo che prende e perdura non potrà mai desunire quest’unione sacra né indebolire atto di fedeltà che rappresenta una collana su ogni cittadino del Sahara.Questo atto di fedeltà che viene consolidato dal popolo del Sahara al Re del Marocco Mohammed V che Dio lo assita. Subito dopo la presa del trono.

Da tutto quello che viene detto prima, noi diciamo al comando che ordina il fronte del polisario che è inutile tentare con i manifesti ed  è unitile continuare a mantenersi all’impossibile e niente risultato insistendo su argoimenti irragienevoli.Come mai solo la storia e il futuro sono capaci di svelarci lezioni che dobbiamo imparare su questo conflitto.

E diventato molto importante riflettere su come cambiare il metodo comportamento di questa gruppetto che scomette l’impossibile e sogna di un evento che non succedrà mai se Dio vuole.

E venuto il momento che il fronte deve rivedere i suoi calocoli e rimettree in ordine i suoi documenti e che sappia, e come veramnete già lo sa, come organizzazione e persone che il falso referendum è basato sull’identificazione dell’identità falsa non si realizzerà mai e che la separazione del Sahara dal Marocco non verrà mai il giorno e che il fatto di perdurare il conflitto non è altro che una perdità di tempo.

E arrivato il momento che questa direzione sappia che la presenza degli accampmenti di Tindouf è considerata una catastrofe umana, non dignitosa dal punto di vista umanoe sociale.

Infatti non possiamo accettare le ragioni che hanno incarcerato la gente a Tindouf in Algeria né tollerare l’atteggiamento perché non c’è una giustificazione di questo, e non si puo accettare il fatto di utilizzare accampamenti come metodo per attirare

la comunità internazionale e avere la pietà dei stranieri e non si puo accettare che venga utilizzata come moneta commerciale con la quale chiunque puo approfittare come carta di prima importanza .

La causa delle brutte condizioni negli accampamenti è il polisario perché è stata lei ad organizzare la sua presenza li, e se la gente degli accampamenti vivono condizioni difficili non sopportabili la causa è il polisario che ha circondato li piu di tre decennie con desolazione totale dei diritti umani e se le famiglie si sono separati e dispersi e per causa del fronte del polisario che voleva la separazione e la divisione delle famiglie e se nessuno no ha documenti d’identità ed è stato il fronte polisario che ha impedito alla gente di tornare alle loro origini.

La verità è che il polisario e quelli che lo fanno muovere per ragioni di controllo a scapito della sofferenza una parte degli abitanti del Sahra sotto controllo, e una parte di mortazika e vittime delle soffrenze della regione della costa, ha commesso un grave errore approfittando della gente dei accampamenti hmada a tindouf come una carta politica perdente che non porta niente e inseguito alla quale non si guadagna niente e il popolo che che soffre tanto.

Il fronte del polisario ha commesso un grave descriminazione dei diritti umani , diritti dei gruppi impedendoli di tornare alle loro case a lungo, e descriminazione individuale con la presa dei loro proprietari e la perdità delle vite.

Pero oggi il Marocco è venuto con avvicinanza nuova per risolvere questo problema, questà avvicicinanza coraggiosa e ben intenzionata basata sulla riconciliazione e la responsabilità e dimenticare i resti del passato, e aprire una nuova pagina di accordo e fraternità e abbraccio e questo con la decisione dell’autonomia è diventato un dovere quindi che il fronte polisario di approfittare quest’occasione unica che permette loro di uscire da questo blocco e questa brutta situazione dove sono caduti accettando il progetto delll’autonomia al piu presto possibile e l’abbandono alle dobbie posizioni e ai sogni catastrofici se veramente hanno l’intenzione di voler bene ai filgli del Sahara e se veramente rispettano il bene della regione, e se veramente sono capaci di imparare le lezioni da tutte le esperienze disastrose passate prima.

E questo succederà solamente se il fronte polisario cederà alla totale dittatura come tendenza per governare e seguire un metodo democratico rispettando i diritti umani e rispettare l’atra opinione diversa. E per ultimo non utilizzare gli accampamenti per riscattare politicamente e arricchirsi non onestamente a scapito delle miserie dei occupati.

E in questa situazione se hanno la possibilità di decidere? E noi abbiamo il diritto di dubitarne e questo significa come una organizzazione che si trova su un territorio straniero finanziata con soldi stranieri potrebbe avere la libertà di decidere. Ed è veramente il fronte polisario ha le prerogative  per decidere? Se ce l’ha perché non segue il processo che porta alla volontà dei figli della regione e da suo accordo per il progetto dell’autonomia che è accettato e tanto atteso da la maggiore parte dei figli del Sahara.

E se veramente detiene questo potere come sottintende perche on da il suo accordo alla soluzione unica e possibile in grado di essere realizzata e honorofico nello stesso momento è quello dell’autonomia sotto il controllo del Marocco.

E il nostro diritto dubitare che il fronte polisario ha queste prerogative per decidre.

Percio non siamo sicuri che la maggior parte del popolo del Sahara dovunque sono e soprattutto quelli che si trovano nei accampamenti sono per l’autonomia come soluzione adeguata, per purtroppo non partecipano a prendere la decisione perché si considerano vittime di situazioni disastrose. 

Gli abitanti vogliono ritornare alle loro case con Honore e serietà per partecipare alla marcia di sviluppo e economico e sociale e politica e culturale nella zona e approfittare di una vita naturale e normale come l’altra gente.

La direzione si nasconde dietro un’agenda non pronunciata e sfugge per non prendere la decisione giusta e totale e decisivo perché si è trovata per la prima volta davanti alle sue responsabilità se è veramente una direzione del sahara ha da scegliere la soluzione honorofica oppure la non soluzione.

La sceltà honorofica è chiaro e trasparente che contiene i diritti tutti i diritti politici siano economici siano culturali e sociali per gli abitanti del Sahara e permette loro la gestione del loro destino loro stessi vivendo in pace e serenità e ha il consenso di tutte le parti :

la comunità internazionale ha il consenso che ha sostenuto la soluzione dell’accordo riconciliazione basato sull’autonomia e che viene chiamato a livello internazionale soluzione politica. 

L’unione del maghreb al arabi ha il consenso per finire questo conflitto che ha ritardato per troppo la costruzione dell’unione del maghreb arabo. 

Pero la nonsoluzione è una scusa per la direzione del polisario: questa scelta significa la continuità del conflitto perché la richiesta dell’impossibile è una volontà per continuare e il conflitto, e la sua continuità significa il sottomettersi ad una agenda non annunciata vuole chiedere un diritto con il quale si ottiene un nondiritto. 

Questa agenda falsa è il vero errore sul quale è costruito il fronte del polisario e che non permette a chiunque direzione di usufruire di una libertà di sceltà. 

Pero come il mondo, e grazie a Dio, è cambiato e i mezzi di comunicazione permettono ad ogni individuo cittadino dovunque sia di scoprire la verità totale e diventato impossibile continuare a mentire e indugiare e il continuo dobbio posizione d’opinione. 

Percio noi oggi e inseguito  alla terza sessione delle negoziazioni che che comincia la prima settimana del mese di giugno 2008 a Mnahasset si discuterà dell’autonomia ; come soluzione finale per la riconciliazione e il ritorno con dignità. E auspichiamo che la prossima sessione sarà un’occasione per mostrare la buona intenzione dell’altra parte, una buona intenzione basata sul serio e il rispetto la volontà del popolo del Sahara e la loro voglia di vivere nella madre patria il regno del marocco sotto controllo dell’autonomia della sovranità marocchina con la direzione di sua maestà Mohammed V che Dio lo assisti fino a mettre fine a questo incubo ingiusto che vive il popolo dei accampamenti Tindouf e apriamo cosi una nuova pagina di felicità, sviluppo, e prosperità per tutti i figli della regione. 

E in questo percorso seguendo i consigli del re è quello di accompagnare l’unione del territorio con lo sviluppo e la democrazia e il progresso, Il re del Marocco Mohammed V che Dio lo glorifica e lo sostiene, ha ordinato che un programma di un agenda di questa sessione contiene un punto importante e progressivo ed quello della problematica del trasporto aereo e le autostrade nelle province del Sahara Nord perche questo settore risulta molto importante e apre le province del Sahara alle altre regioni e il loro sviluppo e incoraggiare l’investimento e la liberta di circolazione delle persone e uomini d’affari e lo scambio.

Dimostrando i progressi e facendo parte ad iscriversi seriamente nella realizzazione come potere consultivo che da proposte e consiglio legato ai bisogni della gente. Dando come obbiettivo lo sviluppo e il progresso delle province del Sahara senza limitarsi alle manovre degli altri e noi la costruiamo con la nostra volontà e nella terra unità 

Pace con voi.                 
 

 Conferenza stampa 


L’integrale della conferenza : 

Semara che ospita questa riunione e nello stesso momento un’occasione per chiarire tutto quello che deve essere chiarito di domande sul Sahara, per correggere le informazioni riguardanti la situazione attuale e sopratutto per quanto riguarda la divisione a livello generale che succede a livello dei tribù del polisario attualmente e che si rappresenta a livello del congresso kjijimat nelle regioni tiferiti e per la prima volta dal 75 e un congresso che non è stato organizzato inseguito alla fuga di personalità del polisario oppure un comandante dei comandanti oppure un capo dei capi .

Pero riguarda la questione della separazione nella  gerarchia delle tribù che si sono rivolti contro e si rivoltano oggi e ancora sta rivoltando e che la maggior parte risiede ancora nella zona separata  nel Nord di Mauritania e ci sono i media   sempre in contatto tramite le reti televesivi che hanno una sede permanente per esprimere il sostegno all’autonomia e il metotdo per farla liberare anzi salvarla dalla situazione attuale e anche l’ambiente nel quale si svolge il congresso a Tiferiti bisogna dire cose a voi sconosciute e le prossime tappe e do ora via alle domande, e per organizzare bene la conferenza si comincia con una domanda dalla sinistra alla destra. 

Domanda :vogliamo avere molti chiarimenti sul congresso di kjijimat e la separazione e se avete una mobadara per proteggere questa gente che è sottomesso ad ogni pericolo? 

Khelli hanna ouled rachid :per non dimenticare questa domanda molto importante, lasciami rispondere, il congresso di kjijimat i cui risultati sono ancora in campo e questo è un congrsso di kjijimat e kjijimat questa è una regione che si trova a 20 km nord est tifriti precisamente tra tifriti e le frontiere mauritaniane nordest tiferiti, il congresso si è svolto il giorno 14 pero è un congresso svolto sulle frontiere marocchine e mauritaniane una parte degli accampamenti che si è montata era sulle stesse frontiere inseguito al quale le autorità mauritaniane rappresentata dal capo Oum Krin e che si trova a 200 km dal luogo stesso ha dato ordine di impedire il congresso .

Significa quello che riguarda almeno per il monatggio dei accampamenti e ha ordinato la gente di smontare gli accamapmenti per l’unica ragione è che viene appena detto prima quello di temere che viene provocato un conflitto nella regione  e quando è successo questo e con l’intervento dei carabienieri si sono dispersi nella zona stessa ed è stata raggiunta dai media : Al Jazeira è stata la prima a fare un reportage nella zona stessa e la Rete televisiva Al Arabiya e Al Hurra che si sono trasferiti a 500 km dalla Zouirate alla zona di destinazione in condizioni di grande pericolo e ora le tribù sono ancora presenti nella zona e naturalemente è venuto il momento di tenersi in contatto con questa gente.

 Loro hanno emesso un mandato ufficiale chiamato Kjijimat e che è stato pubblicato e che esprime con chiarezza il sostegno all’autonomia e svela le sofferenze che subiscono e il loro rifiuto del metodo politico con il quale gestice il fronte polisario e ora noi ci prepariamo per proteggere questa gente individui e gruppi e farli tornare in Patria e naturalmente questa sara una azione a livello largo e che richiede preparazione finaziaria, umana e logistica per loro sono sotto nostra protezione e rimaniamo in contatto permanente con loro e manteniamo loro presenza e loro stessi si mentengono perché sono esperti della regione e conoscono bene la regione questa gente che organizzato questo congresso sono i seguenti:

La trbù Saoued Rkibat Saoued e La trbù Rkibat Ouled Moussa e La trbù Ouled Chayekh e La trbù Ouled Daoud e La trbù Ouled Adlim e La trbù Ouled Ben Sbaa 

Ha ordinato di impedire a tutti quelli che non hanno il permesso perché come sapete che gli accampamenti di Tindouf si trovano in un punto di sorveglianza sulle frontiere algerine, marocchine e mauritaniane e si considera come uno sbocco per quelli che vogliono raggiungere questa zona deve passare da questo punto di sorveglianza e aveva la possibilità di applicare il divieto di entrata e ha provato di impedire la gente a respondere all’appello e questo ha provocato preoccupazione negli accampamenti .

E quelli a cui è stato impedito di partecipare erano quelli che hanno distribuito manifesti negli ultimi giorni e l’ultimo manifesto è stato quello di ieri e noi naturalmente disponiamo di una copia del manifesto e lo farò distribuire alla agenzie di stampa (lettura dell’integrale del manifesto) e questo mi è pervenuto ieri direttamente dai accampmenti. 

Il fronte polisario ha preso due decisioni importanti : quella di impedire la gente di abbandonare gli accampamenti e la seconda circodare militarmente la zona per impedire che qualcuno metta in pericolo il congresso di Teferiti e per evitare infiltrazione e destruzione come vedete nelle televisioni il congresso ha una visione militare piu di qualocos’altro perché è sottomesso a queste attuali situazioni. 

Ora le condizioni nella zona e che le tribù  si trovano nelle diverse zone e disperse e noi prepariamo ora il metodo logistico per farli tornare, una parte di loro si trova con una parte della sua famiglia e gli altri con le loro moglie e i loro figli sono ancora nei accampamenti si trovano preoccupati tra il tornare soli oppure con una parte della famiglia oppure vogliono stare fino ad unirsi insieme per poter uscire tutti insieme dagli accampmenti e noi siamo in questa situazione attuale e quindi c’è una situazione di preoccupazione e un disordine totale nei accampmenti sia nella regione di Teferiti che è diventata completamente isolata e dsipersa, naturalemente ora noi proviamo a portare cibo e primi soccorsi a questa gente soprattutto le prime necessità oltre questo tramite i media siamo riusciti a farli passare i loro messaggi per esprimere la loro soffrenza al mondo. 

Domanda : Ora se capiamo c’è una parte che desidera approfittare di quest’occasione storica questo messagio è destinato al fronte del polisario oppure alla gente, come voi dite, non ha il potere di decidere 

Khelli hanna Ouled Rachid : perché ho detto che la direzione non è libera per decidere e gli abitanti non sono liberi per decidere per quanto riguarda la loro partecipazione alla presa di decisione. Una altra domanda 

Domanda : È veramente una riunione del consiglio consultivo ? 

Khelli hanna ouled rachid : il Consiglio Reale Consultivo, io non voglio che i media si sbaglino nella definizione e il consiglio reale e non è il consiglio consultivo perché la parola Re è la parola piu importante. 

Domanda : questa riunione è un appello al polisario per approfittare di questa occasione storica del progetto marocchino e questo dopo la tenuta della seconda sessione delle negoziazioni? 

Khelli Hanna Ouled Rachid : Significa che noi se Dio vuole usciamo con un appello della Smara quello che intendo dire a voi è che c’è ancora un problema esistente causato dal fronte del polisario ed è una organizzazione che ha una direzione pero una direzione in completa divisione per quanto riguarda la presa di decisioni riguardanti sopratutto la sorte e il futuro della gente che si trova a Tindouf la gente vuole che la direzione prenda decisioni per entrare in discussione con argomenti positivi e negoziare su quello che riguarda l’autonomia, la direzione ha un’altra agenda e li dove si trova il problema e questa la ragione per la quale si è organizzato il congresso perché la gente negli accampamenti dicono tutti che la direzione attuale del fronte del polisario non è una direzione in grado di accettare l’autonomia. 

Domanda : per non negare alcuni argomenti si è notato negli ultimi anni che c’è una politica algerina ben organizzata che sostiene il fronte polisario e si è confermato ultimamente con la minaccia oppure insenuire al ricorso alle armi mentre il Marocco  si comporta con una politica diversa?  

Khelli hanna ouled rachid : prima di tutto voglio dire questo che la questione della minaccia della guerra è una favola  e che nessuno ci crede e confermo questo al polisario che il polisario non dispone di una nessuna strategia per entrare in guerra e una scomessa politica indirizzata alla comunità internazionale e soprattutto alle Nazioni Unite perché il polisario non dispone dei mezzi finanziari, umani e psichiche necessarie per entrare in guerra almeno se intende suicidarsi e che la decisione della guerra non puo essere presa dal fronte del polisario.

Questa questione della guerra io veramente non ci credo e non ci do nessun interesse è una parte di una propaganda  psichica indirizzata contro il Marocco e indirizzata alle Nazioni Unite è una favola perché le unità militari del polisario non esistono piu sono diventati una forma che non dispone delle persone per poter procedere a una guerra sia dal punto di visita di allenamento e la munizione sia sulla preparazione militare e sia sulle situazioni psichiche.

Come mai che il polisario puo entrare in guerra e lui si trova in situazioni del tutto terribile per quanto riguarda l’unità dentro gli accampmenti e la divisione interna e altri problemi riguardanti la nutrizione  il polisario si va verso una destruzione politica e diplomatica e umana con una velocità tremenda.

Allora io non entro in questo gioco perché non ci credo è una vera e propria propaganda e chiedo alla stampa di non entrare anche lei in questo gioco politico e la vera prova è che ieri sera Mohamed Abed El Aziz ha detto che la guerra non è la nostra scelta pero la discutiamo come probabilità. Il polisario non dispone di nessun mezzo né possibilità per entrare in guerra contro il Marocco in qualsiasi momento né ora né per il futuro. 

  Domanda : Cosa farà il Marocco in caso se il congresso del polisario è rimasto sul suo positionamento in quanto la tesi se il Marocco continuerà a resistere all’infinito oppure ci sono altri mezzi con i  quali il Marocco possa insistere e soprattutto che la questione riguarda il destino di migliaia dei prigionieri che vogliono tornare in madre patria (Marocco) ? 

Khelli Hanna Ouled Rachid : Prima di tutto la risposta a questa domanda è prematura siamo in un periodo di parto e questo parto riguarda il fronte del polisario stesso, ora c’è una divisione dentro il fronte del polisraio e questa divisione come ho detto prima è una divisione popolare non riguarda una persona arrabbiata con la direzione oppure una persona arrabiata perché non è entrata nella direzione o per ragioni sconosciute la vera versione è che ci sono tante cittadine che sono riusciti ad entrare in questo circuito . 

Quindi  questo parto all’interno del fronte del polisario e con forza permettera alla gente di spingere di piu sul fronte polisario perché cambi sua posizione soprattutto sulle negoziazioni e se suo obbiettivo è quello di raggiungere un risulatato pero se l’obbiettivo è quello temporeggiamento e manovra oppure essere dipendente di un’agenda diversa da quella che si dilaga e diventa sempre grande tra la gerarchia popolare a Tindouf e la Direzione la cui conseguenza lo scoppio di una guerra civile all’interno del fronte del polisario.  

Domanda : Signor presidente avete detto poco fa durante il vostro discorso di apertura che discuterete il progetto marocchino dell’autonomia, avete speranza che la tappa a Manhasset sarà un’occasione per esprimere una buona intenzione ai nemici dell’unione territoriale e se avete speranza che questa gente cambierà opinione inshallah.? 

Khelli Hanna Ouled Rachid : la presenza di questa speranza è importante perché anche nella direzione del polisario dicono che il metodo utilizzato per le scelte dopo Manhasset 1 e Manhasset 2 non porta a nessun risultato e c’è un parto nella direzione e questa è una opinione che si trova solamente nelle mani di quelli che decidono ora nel fronte del polisario in caso se queste direzioni e dirigenti  un giorno prendono potere significa domani 18 e in caso se uno di loro sale al potere, questo dimostra che c’è li una tendenza verso una mitigazione  se vengono eliminate questi atteggiamenti causeranno un ritorno alla vecchia tesi.

La direzione del polisario è divisa in due :una parte sottomessa alle influenze e pressioni  dei servizi segreti e territoriali di quelli che lavorano con loro in questo campo e quelli che gli aiutano a rimanere nel potere e quindi entrare in discussione e accettare la volontà del popolo del Sahara quella di fare negoziazioni serie e mettere fine al problema:conflitto.

E in questo campo dove esiste la problematica perchè non ci  sono quelli che possono decidere in questo senso.

Quindi quelli che danno speranza sono quelli con cui ho parlato ieri e mi hanno detto che erano d’accordo per il progetto dell’autonomia non sono quelli che possiedono il potere e se riusciranno a prenderlo oppure una parte vicina alla direzione generale e centrale allora a quel momento vedremo se loro vanno nella stessa direzione. 

Pero se vedremo che i radicali rimarranno nel potere questo significa che il percorso sarà un percorso del spionaggio dei servizi segreti e sottomesso ad una agenda che non è quella dell’autonomia e che causerà gravi problemi a quelli che hanno imposto una commissione preparatoria del congresso e che rappresentava tutta la direzione e hanno preparato il loro programma che lo hanno presentato alla gente nei quartieri, periferie e le tutte organizzazioni del fronte , le discussioni che si sono svolte a porte chiuse tra la commisione organizzativa e quella dei dirigenti era un tumulto  all’interno del fronte del polisario.  

Quali sono le domande centrali e logiche : dove andiamo noi?quale è l’obbiettivo? verranno eliminate gli intrusi destruttori? Sarà abbandonato cosi?quanto tempo rimaniamo a Tindouf? Domande che non trovano risposte.

Loro hanno detto alla gente che discuterranno durante il congresso e ci saranno cambiamenti e io non aspettero cambiamenti per il futuro e quindi è un garnde peccato e ci sono nuovi sviluppi verso una destruzione continua almeno trasendente  non solamente a livello del fronte  del polisario pero un crollo di un’istituzione che si è distrutto durante 3 secoli ?  

Domanda : allora questo è per  il bene del Marocco? 
 

Khelli hanna ouled rachid : naturalmente significa che il Marocco non ha realizzato durante 32 anni nessuna vittoria come lo realizza ora sia al livello interno nella regione dove viviamo ora sia a livello delle tribù nel fronte del polisario sia a livello diplomatico, l’importante veramentre  è che la communità internazionale continua ora a sostenere questa soluzione dell’autonomia e rimprovera il fronte polisario e anche l’Algeria che ospita il fronte polisario quest’ultima non fa nessun sforzo per entrare in  negoziazioni serie. 

Domanda : buon giorno signor presidente del Consiglio Reale Consultivo degli affari del Sahara ho 3 domande, la prima Signor presidente quante volte viene ripetuto alle nostre orecchie quando lei fa il suo intervento, che non merita dare tanta importanza al problema che vive la regione ?     

Khelli hanna ouled rachid  : la storia è il vero problema se diciamo che il Sahara è Marocchnia o non è marocchina,  e sarà la storia a dire se la divisione è un’idea vecchia nella mente del popolo del Sahara, se la separazione è una questione heritata dagli antedecendenti, se la separazione è basata su argomenti logici, storici e sociali.

se noi fossimo una nazione diversa e avevamo un’amministrazione, se avevamo il potere di decidere separatamente dal Marocco, lo dico a lei, agli altri e a quelli!!, non si puo costruire una separazione oppure una divisione sulla base della storia né da lontano né da vicino, quindi la separazione non puo basarsi su problemi interni come hai detto lei e questi problemi sebbene siano gravi non possono giustificare la separazione.

Si possono giustificare le manifestazioni, si possono giustificare e concentrazioi e si possono giustificare le proteste e si puo anche giiustificare la voce che chiede il cambiamento, pero non puo arrivare fino al concetto della separarzione, percio faccio l’appello a Mohamed Ben Abdel Aziz cui padre fa parte del Corcas e faccio l’appello a tutte le direzioni tutti i dirigenti i cui padri facevano parte dell’esercito della liberazione e avavano partecipato alla battaglia di Boughra che si trova alle limite di Teferiti dove risiedono quelli che hanno partecipato alla battaglia di Dcheera faccio l’appello a quelli che conoscono bene il significato del mio discorso e sanno benissimo cosa intendo.

I problemi sociali vengono studiati e il punto sul quale mi sono fermato e di cui ho parlato, problemo sociali, economici, problemi politici riguardanti i dirittti umani e riguardanti la partecipazione politica e noi non siamo contrari alla discusisone  pero quello che è vero è vero la separazione è una parola forte e le altre cose si possono concedere. 

Domanda : Ha parlato nel suo discorso sull’autonomia è che la soluzione ideale per risolvere il problema del Sahara marocchina, non vedete Signor presidente che senza la riconciliazione generale con tutto il popolo del Sahara non puo realizzare né applicare l’autonomia?

E quale l’obbiettivo del polisario in questo momento del ritorno all’ipotesi del conflitto armato. 

Khelli Hanna Ouled Rachid  : per quanto riguarda l’autonomia è vero e io lo dico lo confermo sempre, l’autonomia è nello stesso momento una riconciliazione. Il polisario è una parte del popolo del Sahara che richiedono la separazione per ragioni tu li conosci e io li conosco e tutti sono al corrente di questa giuventu di GUELMIM, TANTAN, e quelli che creano problemi sono quelli di TANTAN, questa storia che avevamo noi la spagna, ho fatto i miei studi in Spagna e quest’ultima ha proposto uno stato e io ho rifutato, non voglio la separazione io voglio l’unione con il Marocco e quelli che erano con MohammedVI e il segretario generale e altri hanno detto no perché il momento della sinistra in Marocco è il momento dell’epoca di Lenin,Marxe e altri e i sistemi reali si chiamavano sistemi arrretrati che son stati influenzati dall’ambiente generale mondiale e interno a quell’epoca e avevano idee naturali e io capisco questo .

Pero dovevano rimanere idee accademiche che rappresentano solamente la relatà perché tutti i giovani passano da questa fase, la fase della rivoluzione intellettuale e la maturità e la pragmatica , quelli sono fratelli ai quali diciamo che l’autonomia è una riconciliazione perché il Marocco ha rinunciato a molto per concedere una parte della sua terra e del suo territorio per i soui nemcici è una necessità politica, economica, sociale e culturale e quindi è nello stesso momento una riconciliazione storica per errrori commesi nei confronti del popolo del Sahara che lo stato ha commesso negli anni 56 con premiditazione oppure senza, quindi quest’autonomia è una risarcimento per questi errori che lo stato ha commesso dal punto di vista economico, e umano.

L’abbandono e isolamento e la non considerazione come una parte importatnte. 

L’autonomia è un risarcimento politico e umano e quindi una riconoscenza da parte dello stato che ha commesso errori nel passato per lungo tempo e questo non significa che è una colpa di una certa o l’altra personalità pero è lo stato e l’amministrazione in generale e lo sostituisce di una cosa straordinaria che io personalmente crdeo che sia la riconciliazione.

Per quanto riguarda la guerra, la guerra non è prevista ed è una vera e propria propaganda che non ha un valore perché è basata su una posizione e non si puo trasformare in atto.           

Personalmente la mia posizione è quella di auspicare sempre, credere, desiderare e sognare che l’Algeria un giorno cambierà sua posizione e lascerà il polisario libero e indipendente nel prendere le sue posizioni e le sue decisioni. 

Domanda . Signor presidente dentro il CORCAS quali sono i processi designati per la preparazione del terreno all’arrivo dell’autonomia? 

Seconda domanda : l’ultima risoluzione delle Nazioni Unite della necessità della discussione sulle questioni primarie durante la prossima tappa e ognuno deve essere responsabile per i risultati delle negoziazioni se non portano a niente.

Come il Marocco puo discutere direttamente sul problema dell’autonomia? 

Khelli hanna ouled rachid  : per quanto riguarda la prima domanda è l’ultima parola della mia frase significa questo è che nessuno potrebbe cambiare la posizione del Marocco per quanto riguarda l’autonomia né attrverso la furbizia né attraverso il temperaggiamento pensando che in questo modo verrà eliminato il progetto marocchino dell’autonomia.

Al conrario il progetto dell’autonomia cammina avanti con passi forti e con parole chiare e noi siamo entrati in un processo chiamato le negoziazioni, e sono negoziazioni forti e dure da parte nostra siamo sicuri e decisi perché il nostro progetto è trasparente e serio e abbiamo una base di discussione molto importante.

L’Altra parte che si trova intramessa dalle contraddizioni e communque sia il risulatato della tappa questo significa che il Marocco prenderà sua decisione nel momento giusto quando lo vede necessario e che le bugie vengono un giorno svelate e la furbizia non avrà senso.

E per quanto riguarda la seconda domanda cosa mi hai detto sulla sessione? 

Il giornalista :  la prossima tappa e l’inizio della discussione sulle cose primarie 

Khelli hanna ouled rachid : le negoziazioni sono basati sulla serietà e la credibilità del progetto dell’autonomia marocchino, e quindi la base è le negoziazioni e non c’è altro che le negoziazioni, la risoluzione 1783 chiarisce tutto e ha detto che le negoziazioni sono basati sulle tappe nuove che si sono svolti nel 2006 e l’unica cosa nuova che ha conosciuto l’anno 2006 è il progetto dell’autonomia.

Il polisario chiede paertamente il ritorno al vecchio progetto per una negoziazione diretta chiamata progetto 99 ed è quello di tornare alla definizione dell’identità, pero questi progetti si sono sciolti con la nuova risoluzione 1754 e si è chiuso il dossier, la risoluzione 1754 ha creato una nuova visione perché tutto quello che riguardae il Sahara si farà sulla base dei risultati delle negoziazioni diretti e con la buona intenzione e se tutte le parti erano d’accordo sul principio durante queste negoziazioni e questa è una posizione delle Nazioni Unite, né le vecchie risoluzioni e né i vecchi progetti di Beccker tutto questo è finito con queste negoziazioni noi diciamo al polisario che il referendum è impossibile e il ritorno alla riconoscenza dell’identità è impossibile voi avete la scelta tra due cose una le negoziazioni per l’autonomia o l’altra dire chiaramente la verità alle Nazioni Unite e la communità internazionale e al popolo del Sahara che non desiderate la soluzione del conflitto.

Kjijimat è quella che riguarda le tribù e la gerarchia si compone dai Vecchi, giovani, donne, bambini a livello delle tribù cui ho dato nomi a voi è piu grande della realtà e quello che minaccia il polisario perché la presenza del polisario è condizionata dalla presenza dei accampmaneti e quindi se la gerarchia importante degli accampamenti sparisce non rimane il motivo della presenza del polisario per niente dal punto di vista popolo, e se le tribù  vengono spariti  e dispersi il rapporto del polisario con il popolo del Sahara si scioglie e cosi sarà minacciate dal crollo e ho detto che il polisario sta andando con una velocità esterma verso suo crollo popolare e perde credibilità giorno dopo giorno e sempre indeciso un giornodice che la guerra è la soluzione e un altro giorno dice che le negoziazioni che è la soluzione e questa è la relatà della sua situazione perché è un fronte indebolito  e per quanto riguarda ora il polisario come sistema il Marocco prima subiva la stessa cosa e questa situazione sentimentale ora è quella che veramente vive il polisario.

Quindi ha davanti agli impegni e alle grandi sfide, durante Manhsset 3 se la gente perde speranza nel cambiamento della direzione del polisario e succedrà perché Abdel Aziz rimarra e il Bouhali rimarra e Akik rimarra , e Abdel Kader rimarra e Mohamed Salek rimarra e Mohamed khadad rimarra non c’è cambiamento e non ci sarà cambiamento e i dirigenti militari rimarranno e i diplomatici rimarranno non c’è cambiamento il giorno 18, le speranze vengono svenite e quindi se non rinuncerà alla soluzione delle negoziazioni ragionevole per entrare in una discussione seria nell’autonomia a Manhasset, tutto si crollerà e gli sforzi diplomatici perché la posizione degli Stati Uniti e quella della Francia, Spagna  e voi avete sentito le dichiarazioni tutte e la posizione della comunità internazionale è che il polisario è diventato il blocco essenziale per la comunità internazionale per raggiungere la soluzione che  tutti accettano. 

Domanda : Signor Presidente il ritorno al congresso di Kjijimat avete detto che un gruppo di trbù desidera tornare alla patria con dignità e onore?   

  

Khelli hanna ouled rachid  : il sotegno incondizionato dell’autonomia 

Domanda : Buon giorno, il fronte polisario organizza un congresso a Teferiti e le negoziazioni sono  alle porte e il progetto marocchino dell’autonomia è la soluzione finale del conflitto

Che cosa auspicate e cosa aspettate di questa situazione ? 

Khelli hanna ouled rachid  : prima di tutto sapete che il polisario ha rimandato parecchie volte il congresso e questo per quasi un’anno e mezzo e questo congresso è stato rimandato a causa di problemi interni dentro il fronte del polisario e ora il congresso sta passando a Tiferiti  e noi speriamo niente di questo congrsso perchè il fronte del polisario non vuole la pace tramite le negoziazioni e non accetta l’autonomia come soluzione finale.

Le condizioni si sono aggravat e il promblema si è allargato dopo l’annuncio di un gruppo di vecchi delle tribù   per l’organizzazione di un altro congresso opposto a quello di Kjijimat. 

Domanda : E possibile che il problema possa essere risolto senza passare tramie l’Algeria?  

Khelli hanna ouled rachid  :Io personalmente credo ancora della stessa cosa , l’Algeria dice che non c’entra per niente nel conflitto del Sahara e spero che sia vero e quello che spera anche il Regno del Marocco  che l’Algeria non faccia parte di questo conflitto e questa la ragione che ha spinto il Marocco ad accettare le negozazioni con il fronte del polisario perché l’Algeria dice che il conflitto è una questione che riguarda le Nazioni Unite e l’Algeria come stato ha rapporto con questo con questo rapporto per ragione gegrafica perchéil conflitto si trova alle sue frontiere e che ospita i rifugiati e ha un punto di vista e una posizione basate sul principio dei diritti umani e il rispetto di la libertà di scegliere il suo destino e naturalmente anche noi speriamo lo stesso.

Per quanto riguarda la posizione dell’Algeria sulle negoziazioni, nessuno ha mostrato l’influenza che possiamo noi considerare un’influenza positiva e che significa spingere il polisario ad entrare in discussione affinché l’Algeria spinga, sebbene sia in modo indiretto, il polisario a cambiare sua posizione che rimane sempre contraria, è vero che il polisario si trova confrontato a tante contraddizioni e problemi e mette sul tavolo l’Algeria perché sa benissimo che questo stato ospita accampamenti, organizzazioni militari e ospita anche persone che sostiene a livello finanziario e a livello diplomatico ed è molto attenta a non pronunciare nessuna dichiarazione che possa essere contraria a sua posizione e le cui conseguenze potrebbero essere gravi.

Quindi penso che l’Algeria e fino ad un certo punto non ha potuto definire totalmente  sua posizione e sta ancora chiamando con cose ovvie pero non ha ancora fatto il vero passo in questa questione perché vuole che gli continuino a nuotare in un mare di contraddizioni.

Quindi io credo che l’Algeria possa ancora influenzare e se noi possiamo cambiare la posizione dentro gli accampamenti puo darsi che la posizione dell’Algeria cambiera. 

Quindi io non ho cambiato la mia posizione e spero per gli altri perché questa questione riguarda anche la situazione dell’Unione de Maghreb e anche le relazioni tra i due stati e se io.   

Domanda :Il ritorno alla patria con dignità e onore come viene espresso nel comunicato, avete detto che ci sono procedure logistiche, finanziarie e psichiche e ci sono praparazioni che bisogna ben organizzare? 

Da chi viene fatta questa domanda?  
 

Khelli hanna ouled rachid  : Da chi? Dallo stato marocchino

Domanda : il Consiglio Reale

Khelli hanna ouled rachid  : lo stato, il consiglio consultivo e quindi lo stato marocchino è quello che prenderà le decisioni e sta per prendre tutte le decisioni neccessarie con il sostegno del Consiglio. 

Domanda : Signor Presidente quale la vostra percentuale per quelli presenti e quelli che hanno partecipato al congresso? 

Khelli hanna ouled rachid  : 1000 

Domanda : Signor Presidente per quanto riguarda la situazione dei fratelli a Kjijimat ci sono collegamenti con la società civile e le organizzazioni internazionali per dare una forma diplomatica a questo evento politico? 
 

Khelli hanna ouled rachid  : naturalemente ora il ministro degli affari esteri sta per prendere tutte le disposizioni allargate in questo senso e ha già preso le  disposizioni e lo stato in generale e con l’ordine del Re ha preso decisioni necessarie per quanto riguarda il programma a livello generale e per quanto riguarda l’alloggio e il programma previsto per ospitare i rifugiati e per quanto riguarda la questione di fare uscire ora dai accampamenti i figli e le loro famiglie e il loro trasporto e avere a disposizione tutte le condizioni per un ritorno dignitoso e sena danni per essere un modello di un approccio nuovo di una realtà marocchina che risolve un conflitto a tutti i livelli da quello basso a quello alto.     

Quindi ci sono disposizioni a livello diplomatico con lo stato e ci sono disposzioni e procedimenti e in inclusa anche quella della repubblica islamica mauritaniana insieme a altri paesi anche l’Algeria. 

Ci sono anche disposizioni che si svolgono a tutti i livelli inclusa quella delle Nazioni Unite e il Minurso e tutto quello che è legato a questa faccenda e in seguito al congresso Kjijimat. 

Per questa occasione bisogna esaltare il grande lavoro elle reti televisivi che hanno intervistato i fratelli a Kjimimat e le condizioni difficili che hanno incontrato i giornalisti e i tecnici. 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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