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Le sessioni

Si sono conclusi la sera del lunedi 16 aprile 2006 a rabat i lavori della sessione ordinaria organizzata dal consiglio reale consultivo per gli affari del sahara in esecusione alle comande reali di sua maestàil re Mohammmed VI.Qui di sotto il testo del comunicato del consiglio in questa occasione:



Nel quadro delle funzioni attribuite al Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara, mirate alla difesa dell’unità territoriale e l’unità nazionale del Regno, ai sensi del Regio Decreto n° 10.681 emesso il 25.03.2006, istituente il Consiglio, il Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara ha organizzato il giorno Lunedì 16 aprile 2007 a Rabat una riunione straordinaria, il quale programma è stato dedicato al trattamento dei punti relativi all’iniziativa della negoziazione sul progetto dell’autonomia nel Sahara, presentata dal Regno del Marocco l’11 del mese corrente al Segretario Generale delle Nazioni Unite, per poi presentarla al Consiglio di Sicurezza.

All’inizio della riunione, il Consiglio ha espresso con fierezza la sua ammirazione per la decisione di Sua Maestà il Re Mohammed VI, relativa a far partecipare tutta la popolazione di queste zone per porre le basi dell’iniziativa di un governo autonomo nel Sahara, tramite il quale gli originari del Sahara potrebbero gestire i loro affari politicamente, economicamente, socialmente e culturalmente, grazie ad istituzioni elette e garantite dalla costituzione.

     Visto l’impatto positivo che ha avuto questa iniziativa storica, seria e coraggiosa al livello internazionale, nazionale e locale, considerandola una soluzione ideale per un conflitto che ha durato molto.

     Visto che questa iniziativa è l’unica soluzione atta ad essere applicata nel quadro della legittimità internazionale come soluzione politica per mettere definitivamente fine a questo conflitto.

     Visto che il Consiglio di Sicurezza è convinto che la non applicazione di questa iniziativa si considera un tentativo di fuga negativa che non fa altro che perdurare la situazione disumana vissuta dagli abitanti nei campi di Tindouf, ed il loro impedimento di tornare alla Madrepatria.

     Visto che tale iniziativa è un’ottima opportunità perché le Nazioni Unite possano risolvere questa questione in un modo che soddisfa tutte le parti, senza che ci sia né vincitore né vinto, grazie ad una soluzione politica consensuale e definitiva, che possa garantire la sicurezza e la pace nella regione; 

     Visto che questa iniziativa aiuta anche nel costruire una Unione del Maghreb Arabo che è fondata su basi sane e solide, secondo le aspirazioni delle popolazioni abitanti nella regione, evitando la balcanizzazione e la destabilizzazione sui livelli arabo ed africano;

     Il Consiglio assicurando, con convinzione e nazionalismo, che questa iniziativa conferma e rinnova i legami storici di vassallaggio (Baia), che legano da sempre le tribù del Sahara al Re del Marocco, e al trono alawita.

     Dopo che il Consiglio ha rinnovato il suo attaccamento ai pilastri fondamentali della Nazione, che si manifestano nell’unità nazionale e l’integrità territoriale, e nel rispetto della sovranità del Regno del Marocco su tutto il suo territorio da Tangeri a Lagouira;

     Il Consiglio ha confermato il suo appoggio totale e non condizionato all’iniziativa delle negoziazione sul progetto di autonomia nel Sahara come soluzione giusta e soddisfacente per tutte le parti, in quanto rispetta le specificità della regione e le richieste dei suoi abitanti. Inoltre, corrisponde alle aspirazioni delle Nazioni Unite, alle misure internazionali, ed a tutti le leggi dell’autonomia perché è una soluzione raffinata che permette di decidere il destino delle popolazioni nel mondo, con il rispetto del principio della sovranità e dell’integrità territoriale dello Stato, secondo le disposizioni della carta delle Nazioni Unite.

     Il Consiglio ha espresso il suo appoggio continuo a Sua Maestà il Re Mohammed VI nella difesa dell’unità del Marocco e la sua sovranità, ed il suo attaccamento al trono alawita.

     Redatto a Rabat, il 16.04.2007

 

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