La seduta d'apertura di questa sessione di due giorni si è svolta in presenza dei sigg. Chakib Benmoussa, ministro dell'interno, Karim Ghellab, ministro dell'attrezzatura e del trasporto, Ahmed Lakhrif e la signora Latifa Akharbach, segretari di Stato presso il ministro degli esteri e la cooperazione. Oltre agli ultimi sviluppi della causa nazionale, questa sessione sarà dedicata all'esame di molte questioni che interessano il processo di sviluppo nelle province del sud, fra cui la promozione del settore del trasporto, come pure le grandi realizzazioni che hanno visto la luce ed i progetti programmati in queste province.
I partecipanti esamineranno anche i mezzi adatti per rispondere alle aspirazioni degli abitanti della regione in concretizzazione degli alti orientamenti di SM il re Mohammed VI in attesa di migliorare maggiormente il tenore di vita dei fili delle province del sud del regno e garantire loro uno sviluppo locale duraturo ed integrato.
In occasione della seduta d'apertura, il sig. Khalihenna Ould Errachid, il Presidente del CORCAS ha sottolineato che questa sessione, che si tiene per la seconda volta nella regione, dopo la sessione straordinaria tenuta a Laayoune il 29 giugno scorso, su ordine di SM il re Mohammed VI per esaminare i risultati del primo round dei negoziati di Manhasset, sarà dedicato all'esame di molte questioni, in particolare l'autonomia tanto come una soluzione definitiva per realizzare la riconciliazione ed il ritorno nella dignità, il trasporto aereo e la rete stradale nelle province del Sud.
Ha ricordato che il processo d'autonomia è stato lanciato in occasione della visita storica di SM il re Mohammed VI a Laayoune e particolarmente dopo il discorso del 25 marzo 2006 che annuncia la creazione del CORCAS. Il Sig. Ould Errachid ha anche ricordato le tappe già superate dalla proposta d'autonomia e l'accoglienza favorevole che gli è stata riservata attraverso il mondo, prima di essere sottoposta al segretario generale delle Nazioni Unite, l'11 aprile 2007.
Il Presidente del CORCAS ha segnalato che nella sua risoluzione storica 1754, il consiglio di sicurezza aveva salutato la serietà, la credibilità e l'importanza della proposta marocchina, precisando che questa risoluzione ha gettato le basi di un nuovo approccio per il regolamento del conflitto del Sahara che consiste nel rifiuto di tutti gli approcci non realistici ed i piani sterili elaborati precedentemente e che mette l'accento sull'attaccamento ai negoziati sulla base della buona volontà come mezzo unico per la risoluzione di questo conflitto che soltanto è troppo durato.
"consideriamo che la risoluzione 1754 costituisce effettivamente una nuova partenza in grado di favorire la risoluzione, non appena possibile, della questione del Sahara marocchino sempre che le altre parti diano prova di buona volontà", ha indicato. Ha anche ricordato la tenuta dei primo e secondo round dei negoziati sul Sahara a Manhasset che hanno dedicato l'inizio di una nuova tappa per il trattamento della questione secondo un metodo civilizzato che può arrivare ad una soluzione definitiva che soddisfaccia tutti.
Questi negoziati, hanno detto, destabilizzato "il Polisario" e coloro che lo sostengono in questo senso che hanno costituito una rottura con le procedure passate e lanciato un nuovo processo iniziato dall'adozione della risoluzione 1754, che chiama ed insiste sulla tenuta di negoziati diretti che devono arrivare ad una soluzione definitiva, consensuale ed accettata da tutti.
Fonte: MAP
-Notizia riguardo alla questione del sahara occidentale-