“Nostro messaggio all'indirizzo del Polisario, degli Stati magrebini e di tutti i paesi del mondo è che l’iniziativa del Marocco è seria per quanto riguarda il progetto di autonomia in quanto soluzione definitiva alla questione del Sahara, attraverso l'esercizio della forma più evoluta di autodeterminazione”, ha sottolineato il Sig. Khalihenna Ould Errachid.   

E, proseguendo: “Ci troviamo davanti ad un progetto serio che sarà presentato ulteriormente alla comunità internazionale e costituirà un precedente per la risoluzione di questo genere di conflitti.”   
Rispondendo ad una domanda sulla modalità di autonomia che il Marocco ha intenzione di applicare, il presidente del CORCAS ha sottolineato che “la concezione del progetto è puramente marocchina, ma ciò non ci impedisce di  trarre ispirazione da modelli riusciti, a condizione che ciò non sia contrario ai valori ed alla storia del Regno".   

Il Sig. Khalihenna Ould Errachid ha peraltro indicato che la prima parte della sessione straordinaria del Consiglio ha offerto ai membri l'opportunità di esporre le loro proposte e visioni dell'autonomia nelle sue dimensioni costituzionali, politiche, economiche e sociali.   

Egli ha qualificato questo incontro come un “momento storico” per “i figli della regione che non hanno mai avuto l'opportunità di dibattere tra di loro del futuro della loro regione e della maniera di risolvere il conflitto del Sahara, in modo democratico e trasparente.”   

Il Sig. Khalihenna Ould Errachid ha fatto sapere che questa sessione resterà aperta per proseguire l'esame del progetto di autonomia, fare la sintesi dei differenti interventi e formare dei gruppi di lavoro incaricati di elaborare una bozza di progetto sulla questione, prima di sottoporla all'Alto apprezzamento di SM il Re Mohammed VI, il più presto possibile.    

La prima parte di questa sessione è stata segnata dall'elezione dei membri delle cinque commissioni del Consiglio, le quali sono: la Commissione agli affari sociali, allo sviluppo umano e all'ambiente; la Commissione agli affari esteri e alla cooperazione; la Commissione alla difesa dei diritti dell'uomo, delle libertà pubbliche e delle popolazioni dei campi; la Commissione agli affari economici, all'educazione e alla formazione; ed infine la Commissione alla promozione della cultura Hassani, all’informazione e alla comunicazione.