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mercoledì 24 aprile 2024
 
 
 
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Attività internazionali

 I membri di una delegazione delle province del Sud ha sottolineato, mercoledì a Ginevra, che l'autonomia proposta dal Marocco è l'unica soluzione per porre fine al dramma umano che sopportano le popolazioni
sahariane nei campi di Tindouf, al sud-ovest algerino.



Animando un conferenza-dibattito, sotto il tema " Dimenticate di Tindouf: dramma umanitario a porte chiuse " , al palazzo delle nazioni, i membri di questa delegazione hanno dato una descrizione storica sulla genesi della questione del Sahara e sono ritornati sull'evoluzione di questa cartella a livello delle Nazioni Unite, che,
hanno ricordato, hanno affermato l'inapplicabilità del referendum ed optata per la ricerca di una soluzione politica.

Il Sig. Mostafa Bouh, vecchio membro dell'ufficio politico del Polisario, ha sottolineato che storicamente Sahara è sempre stato una parte del Marocco e che l'Algeria affermava all'inizio anni 1970 che essa  non aveva scopi sul Sahara.


Dichiarazione che è stata, ha ricordato, ribadita a varie riprese dalle autorità algerine, che aggiungono che Alger ha cambiato la sua posizione nel 1975 ed è cominciata ad implicarsi nella questione del Sahara servendosi a tale scopo da Polisario.

 Il Sig. Bouh ha segnalato  che il conflitto del Sahara è stato crea nella scia della guerra fredda, che solleva che all'epoca attuale segnata dall'assenza della fenditura est-ovest, Polisario è cominciato a " sgrassare".

Ha affermato che nel 1975, un problema umanitario è venuto ad innestarsi al problema politico, che Polisario ha sfruttato per svuotare l'aiuto umanitario.

Illustrando l'evoluzione della questione del Sahara a livello delle Nazioni Unite, il sig. Bouh ha ricordato che l'organizzazione onusiana ha concluso che il referendum era inapplicabile e superato, che chiama
quindi alla ricerca di una soluzione politica.

Dinanzi a questo vicolo cieco, ha aggiunto, il Marocco, che vive un grande cambiamento democratico, ha proposto la concessione di un'ampia autonomia alle province del Sud.

 " Il Marocco ha proposto d' accordare alle province del sud un'ampia autonomia, Polisario deve accettare di fare concessioni perché l'indipendenza è una chimera e le Nazioni Unite sanno" , ha affermato il sig. Bouh, che ricorda l'ampio sostegno che ha raccolto la proposta marocchina fra la Comunità internazionale.

Intervenendo in occasione di questo conferenza-dibattito, organizzata in margine della 9a sessione del Consiglio dei diritti dell'Uomo (CDH), la signora Saadani Maoulainine, vittima di deportazione
forzata, ha affermato qu' oltre alla sua dimensione politica, il conflitto del Sahara comporta un dramma umano che dura da oltre trenta anni, che ricordano avere sofferto per le violazioni dei diritti
dell'uomo nei campi di Tindouf, perchè era stata deportata allora che essa non aveva che cinque anni a Cuba dove era passato quasi 16 anni.

I bambini, hanno detto, deportato perché le loro madri non possano lasciare i campi. "


Sono un esempio di donne Sahraouies che hanno sofferto e che continuano a soffrire in questi campi" , ha aggiunto, che denuncia il calvario che queste donne sopportano sotto la direzione dei separatisti.

 La Sig.ra Maoulainine ha spazzolato una tabella scura Della situazione dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf in cui Sahariani, come pure le loro famiglie, continuano a soffrire le violazioni peggiori dei diritti dell'uomo.

In questi campi " i diritti dell'uomo non è protetto e la popolazione vive in condizioni che non sono degne degli esseri umani" perchè esse " sono private dei loro diritti di movimento, d'espressione, fa l'oggetto di sanzioni arbitrarie e di scomparse forzate, di assassinii e la maggioranza dei bambini e delle donne soffrono per malnutrizione e di malattie" , ha denunciato.

Il Sig. Sidati El Ghallaoui, ex-rappresentante del polisario in Italia, si è attardato lui anche sulla dimensione umanitaria del conflitto del Sahara, che denuncia le violazioni dei diritti dell'Uomo nei campi di Tindouf.

 In questi campi, ha dice, ci sono le deportazioni, le separazioni di famiglie, le privazioni della libertà ed i sahariani non dispongono di documenti d'identità che permetterebbero loro di muoversi o di lasciare questi campi.

" Non si può uscire dai campi senza un'autorizzazione del fronte Polisario firmata dal dirigente militare della regione di Tindouf, che dipende a sua volta dalla regione militare algerina di Bechar" , ha precisato.

Ha successivamente denunciato le condizioni di vita nei campi in cui le popolazioni non beneficiano delle cure sanitarie adatte e non hanno un tenore di vita rispettabile, come pure l'alienazione culturale e la lacerazione familiare i cui bambini deportati sono vittime.

Per quanto riguarda l'attaccamento del polisario alle sue tesi superate, il sig. El Ghallaoui ha sottolineato che il Magreb arabo non ha necessità della creazione di un piccolo Stato, ma della stabilità, della pace e dello sviluppo, aggiungendo che la proposta d'autonomia delle province del Sud permetterebbe ai sahariani di usufruire dei loro diritti culturali, economici e porre fine alla tragedia umana che si svolge nei campi di Tindouf.

 Moulay Ahmed Mghizlate, membro del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), ha da parte sua ricordato le tre misión fondamentali di cui il Consiglio è stato incaricato, cioè la riconciliazione, lo sviluppo e la preparazione del piano d'autonomia.


Ha segnalato che il piano d'autonomia era stata elaborata con il contributo delle istanze rappresentative delle regioni, dei considerevoli, ricordando la vasta campagna di consultazioni condotta a questo scopo dalla CORCAS nell'aprile 2006 presso i cittadini sahariani che favoriscono, così una riflessione collettiva, che è, ha
detto, alla base di qualsiasi democrazia di prossimità.

 Il progetto d'autonomia che il Marocco propone in uno spirito di apertura ed in conformità con le risoluzioni del Consiglio di
sicurezza dell'ONU riguarda un regolamento appena, equo e definitivo del conflitto del Sahara, ha sottolineato Sig. Mghizlate che mette in evidenza lo sviluppo che le province del Sud conoscono dal loro
recupero nel 1975, in tutti i settori economici, sociali, culturali.

 Fonte : MAP
-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas -

 

 

 

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