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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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Attività internazionali

Il presidente del CORCAS chiama Polisario e l'Algeria da rinunciare alle rivendicazioni irrealizzabi

Il presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha chiamato Polisario e l'Algeria da rinunciare alle rivendicazioni irrealizzabili e negoziare in buona fede per raggiungere una soluzione politica, consensuale e definitiva del conflitto del Sahara.



In una dichiarazione alla stampa, domenica sera, all'entrata della residenza Greentree a Manhasset (periferia new yorkese) dove si tiene il quarto round di negoziati sul Sahara, il sig. Ould Errachid ha deplorato che, come in occasione dei negoziati precedenti, Polisario e l'Algeria  non hanno formulato una proposta in grado di permettere la concretizzazione della soluzione scontata, che emette la speranza che questo round sia " una tappa che potrebbe fare muovere le linee verso lo scopo che si può raggiungere un accordo suscettibile di soddisfare tutte le parti".

Polisario non dispone del margine necessario per prendere decisioni, a causa della sua dipendenza dell'Algeria che non vuole arrivare ad un'uscita politica, si è ancora rammaricato.

Il presidente del CORCAS ha ricordato che il regno è stato all'origine dell'attuale dinamica creata attorno alla cartella del Sahara, proponendo l'iniziativa d'autonomia che risponde alle aspirazioni delle popolazioni sahariane e che sono conforme alle attese della Comunità internazionale e del Consiglio di sicurezza dell'ONU.

 In questo contesto, ha affermato che il Marocco abborda questo nuovo round con buona fede ed una disposizione totale in attesa di raggiungere un regolamento definitivo del conflitto, conformemente alle risoluzioni 1754 e 1783 del Consiglio di sicurezza.

Nonostante le ultime provocazioni del Polisario nella zona tappo di Tifariti, ha proseguito, il Marocco s'impegna in questo nuovo ciclo la mano tesa verso l'altra parte per regolare questo problema per mezzo dei negoziati, ma non farà alcuna concessione sui suoi diritti storici inalienabili alla sovranità ed all'integrità territoriale e i suoi diritti di aumentare il blocco imposto ai suoi cittadini sequestrati nei campi di Tindouf più  di un terzo del secolo, in violazione ovvia dei diritti umani garantiti dal diritto internazionale.

 Presentando la sua proposta d'autonomia conformemente alla volontà della Comunità internazionale, il Marocco ha fatto lo sforzo necessario in attesa di ridurre il canale con le altre parti, nel momento in cui l'Algeria e il Polisario sono restati alla scatola partenza del 1975, hanno concluso il presidente del Corcas. 


 Fonte: MAP

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