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giovedì 25 aprile 2024
 
 
 
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Attività internazionali

Il terzo round dei negoziati di Manhasset sarà stato segnato dal dibattito sul ruolo che svolge l'Algeria nella cartella del Sahara. La maggior parte dei partecipanti ha constatato e ritenuto che Alger svolga un ruolo per l'apertura di prospettiva e lo sblocco della situazione dei negoziati politici.




"L'Algeria deve cooperare in attesa di garantire il successo di questi negoziati esercitando pressioni sul Polisario perché rinunci a richiedere soluzioni impossibles"a ritenuto, lunedì, il presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid."

La stessa posizione ed analisi è stata fatta dal ministro degli esteri e della cooperazione, il sig. Taieb Fassi Fihri, quando egli dichiarato, nel corso del primo giorno di discussione, martedì, che il Marocco e l'Algeria hanno non soltanto la possibilità di trovare insieme una soluzione al problema del Sahara, che soltanto è troppo durato, ma di costruire la regione sahélo sahariana, esposta a tutte le minacce ed a tutti i traffici.

Altri tanto osservatori che membri della società civili che seguono da vicino questa cartella del Sahara, fanno la stessa constatazione. Così, un'ONG americana ha ritenuto che l'Algeria dovrebbe essere invitata ai negoziati di Manhasset sul Sahara come destinatario al conflitto e non come un semplice "osservatore", che esprimono la sua apprensione di vedere ilterzo round di questi negoziati fallire a causa della intransigeance e delle minacce di violenza e di terrorismo del Polisario e dell'ingerenza ed ostruzione dell'Algeria.

 "l'Algeria dovrebbe essere invitata alla tavola dei negoziati come un destinatario al conflitto e non come un semplice" osservatore "poiché ha intrapreso uno sforzo serio, deliberato e sostenuto per mantenere e perpetuare questo conflitto da quando ha scoppiato oltre 30 anni fa, che utilizzano tutti i mezzi di Stato di cui essa dispose'', ha sottolineato"

 The American Council foro Moroccan POWs ", in una lettera, indirizzato, lunedì, al segretario generale dell'ONU bando Ki-moon. Il Consiglio, che ha detto di temere "seriamente" un eventuale fallimento del terzo round dei negoziati di Manhasset, ha informato che il intransigeance e le minacce di violenza e di terrorismo del Polisario e l'ingerenza e l'ostruzione continue dell'Algeria rischiano di portare un colpo inevitabile alla migliore opportunità di risolvere la questione, offerta dal progetto d'autonomia proposto dal Marocco, ed alla grande speranza che questo progetto ha suscitato attraverso il mondo.

Il Consiglio americano per i prigionieri di guerra marocchini ha esortato il segretariato generale dell'ONU ed il Consiglio di sicurezza a significare chiaramente all'Algeria ed al Polisario che il conflitto del Sahara deve essere risolto in modo pacifico e che le minacce e gli atti di violenza e di terrorismo contro il Marocco e di altri paesi della regione, come pure le violazioni della tregua sono inaccettabili e contrarie alla volontà ed al desiderio della Comunità internazionale così espressi in numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.

 Per l'esperto internazionale Khattar Abou Diab, esperto in relazioni internazionali all'istituto internazionale di studi geostrategici a Parigi, la risoluzione della questione del Sahara resta tributario "" di un dialogo profondo "" tra il Marocco e l'Algeria in vista di elaborare una visione comune del Magreb e di tutta la regione.

Per il sig. Khattar Abou Diab che, martedì, era invitato sul piatto della catena d'informazione Al Jazeera, la sola soluzione è di optare per "" la pace dei "", braves poiché, ha detto, finché non ci sono intese tra Rabat ed Alger, si continuerà a girare in tondo. In un'intervista accordata, lunedì sera, alla MAP, in margine della tuta del terzo round dei negoziati sul Sahara a Manhasset, il sig. Mohamed Maouelainin, ambasciatore del Marocco in Giordania, che si è consegnato ad un'analisi storica ed esauriente del conflitto, è stato ancora più esplicito.


Il diplomatico ha ritenuto, che "così oggi quelli che si chiamano qui i negoziatori del Polisario dichiarano aderire alla proposta marocchina (d'autonomia) e che l'Algeria si oppone, non saranno più considerati come rappresentanti del Polisario e sostituiti da altri, e se questi negoziatori esprimono la loro opposizione alla proposta marocchina e che l'Algeria gli riserva un'accoglienza favorevole, saranno disapprovati".

Per quest'indigeno dell'Sahara la cartella del Sahara aveva inizialmente opposto il Marocco e la Spagna, prima di diventare un problema ed un oggetto di conflitto maroco-algerino. Ed è per il superamento di questa situazione, che l'iniziativa d'autonomia proposta dal Marocco ed oggi basa del negoziato politico che inquadra l'ONU, costituisce anche un'opzione, per l'offerta di una "prospettiva d'integrazione magrebina per combattere insieme il terrorismo e sfruttare le nostre complementarità" ha ritenuto il ministro degli esteri il sig. Fassi Fihri.

 Fonte: Corcas


-Notizia riduardo alla questione del Sahara Occidentale-

 

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