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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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Attività internazionali

L'iniziativa marocchina di autonomia costituisce una risposta all’appello del Consiglio di sicurezza per una soluzione politica alla questione del Sahara, ha sottolineato mercoledì il vicepresidente del Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), il Sig. Khaddad El Moussaoui. 



Con questa proposta, "il Marocco ha risposto all’appello del Consiglio di sicurezza per cercare una soluzione politica e far uscire il dossier del Sahara dall’impasse ", ha affermato il Sig. El Moussaoui dinanzi alla quarta commissione dell'assemblea generale dell'ONU, ricordando le condizioni in cui il Regno ha avuto la sua indipendenza e ha ricuperato i suoi territori derubati 

L'iniziativa " costituisce un approccio innovatore fondato sulla concertazione politica democratica", ha aggiunto, ricordando gli sforzi dispiegati dal Marocco allo scopo di trovare una soluzione al conflitto, prima di denunciare "la politica dell'Algeria che consiste in opporsi, per ragioni legate alla guerra fredda, all'integrità territoriale" del Regno.
 
Questa iniziativa "entra nel quadro dell'edificazione di una società democratica e moderna, e di uno Stato di diritto e di libertà, suscettibile di assicurare  l’apertura socioeconomica della regione", "garantendo alle popolazioni locali delle larghe prerogative per assicurare la gestione dei loro affari locali", ha affermato il Sig. El Moussaoui. 

Ha, inoltre, spiegato che il CORCAS è stato creato per "emettere dei pareri sulle questioni che interessano la regione del Sahara e proporre delle misure, delle iniziative e delle azioni che permettono il ritorno e l'integrazione dei sahrawi sequestrati a Tindouf, il rafforzamento della solidarietà nazionale", così come "la preservazione e la promozione del patrimonio culturale dei sahrawi." 

Il vicepresidente del CORCAS ha, peraltro, considerato che attraverso la loro partecipazione massiccia alle elezioni legislative del 7 settembre  scorso, "i sahrawi hanno confermato la loro volontà di aderire pienamente al processo democratico del nostro paese e hanno lanciato un messaggio chiaro alla comunità internazionale in quanto alla loro adozione dell'iniziativa della regione del Sahara." 

Il Sig. El Moussaoui ha, infine, sottolineato che "la persistenza di questo conflitto  aggrava solo le sofferenze delle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf, in Algeria, e può generare delle conseguenze molto gravi concernente particolarmente il traffico delle armi e della droga, il commercio degli esseri umani attraverso le reti dell'immigrazione clandestina, così come la proliferazione della minaccia terroristica ed il rischio dell'insicurezza e dell'instabilità in tutta la regione del Magreb." 
 
fonte: MAP  

-  Notizia concernente la questione del Sahara occidentale. 

 

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