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mercoledì 1 maggio 2024
 
 
 
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Attività internazionali

"Combattere per la dignità è partire alla riscossa delle donne dimenticate a Tindouf"
 
L'ex-deportato sahrawi a Cuba, Saadani Maoulainine, che rappresenta il Corcas nell'ambito della delegazione del Marocco alla 24esima sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo ha ritenuto, lunedì a Ginevra, che "qualsiasi combattimento per la dignità implichi senza domanda partire alla riscossa delle donne di Tindouf che, in zona di conflitto, pagano un omaggio pesante e sopportano in silenzio ogni specie di privazione".


Il sahrawi militante dei diritti dell'uomo si esprimeva nel corso di un campione "sui diritti delle donne e del bambino nelle zone di conflitto", organizzato in margine del 24esima sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite (CDU).
 
"Sono le condizioni estremamente precarie delle donne e bambini, in preda alle sofferenze in accampamenti di fortuna, nel sud occidentale algerino, che devono essere fonte di preoccupazione continua per i difensori dei diritti dell'uomo dove che si trovano", ha insistito, sollevando che alle province del sud, la dinamica di sviluppo non salva nessuno e non cessa di avere della resistenza.
 
La Sig.ra Maoulainine, anche membro del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), ha sottolineato che la donna non è affatto in misura, nella zona di non diritto soltanto è Tindouf, di assumere un ruolo qualunque di difesa dei diritti dell'uomo in mancanza di qualsiasi riconoscimento delle sue libertà individuali, di cominciare con la libertà d'espressione e di movimento.
 
"Le donne si trovano private anche del loro diritto di farsi una vita sociale e numerose sono vittime di procreazione forzata", ha deplorato, aggiungendo che questa situazione tragica decide con l'evoluzione che si opera al Sahara marocchino, raddoppiata di un clima d'apertura e di stabilità che non ha nulla da invidiare alle altre parti del regno.
 
Saadani Maoulainine 36 anni, è stato deportato verso Cuba mentre aveva appena 5 anni ed ha dovuto passare 17 anni in questo paese d'America centrale. Il suo caso è tanto più drammatico in quanto aveva perso suo padre morto sotto la tortura dopo avere rifiutato la partenza forzata della sua bambina.  

Nel corso della sessione del CDU (il 9 e il 27 settembre), ha anche preso parte a due riunione-dibattito sulle donne ed i diritti dell'uomo e la partecipazione della donna allo sviluppo.
 
"Io ho fatto la scelta del mio paese dopo una lunga vita di esiliata", ho dichiarato alla MAP, che si dice pronta a continuare fino all'ultimo giorno della sua vita a solcare il mondo per denunciare la propaganda astiosa dei separatisti.

I rappresentanti del CORCAS a questa 24esima sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo, in questo caso la signora Maouelainine ed il sig. Ahmed Mghizlat, hanno avuto una serie di discussioni con le delegazioni delle missioni accreditate a Ginevra e delle ONG internazionali.
 
Hanno in particolare messo l'accento sulla proposta marocchina d'autonomia, qualificandola come scelta che preserva la sovranità e l'integrità territorio del regno concedendo alla popolazione della regione del Sahara tutti i suoi diritti fondamentali.
 


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