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sabato 20 aprile 2024
 
 
 
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Discorsi reali

Il Marocco ha partecipato di buona fede al primo round dei negoziati sul Sahara ed è rimasto costantemente disposto a negoziare, "ma unicamente a proposito dell'autonomia, solo l'autonomia e niente altro al di fuori dell'autonomia", ha affermato, lunedì, SM il Re Mohammed VI.



Il Sovrano ha rilevato che "l'autonomia convenuta in modo consensuale, può essere prevista solo nel quadro della sovranità del Regno del Marocco, piena, perenne, inalienabile e non soggetta a nessun mercanteggiamento, e questo, nel rispetto della sua unità nazionale inalienabile e della sua integrità territoriale e indivisibile."

"Ad ogni modo, e quanto lunghe e laboriose possano essere le negoziazioni, lasciamo la nostra mano tesa verso tutte le vere parti interessate ad un regolamento politico di questo conflitto artificioso, nella speranza di convincerli dell'opportunità storica che questi negoziati offrono", ha sottolineato SM il Re, in un discorso alla Nazione, in occasione dell'ottavo anniversario dell'accessione del Sovrano al Trono dei Suoi gloriosi antenati.

Il Sovrano spera che queste trattative siano "una vittoria per tutte le parti, per il diritto e per la legittimità", "costituiscono anche l'opportunità di far prevalere lo spirito di fraternità, di buon vicinato e di unità magrebina", ha sottolineato SM il Re, qualificandosi "pienamente fiducioso che il processo di autodeterminazione consensuale, conoscerà una lieta fine, prima, grazie all'aiuto di Dio, e poi, grazie all'unanimità nazionale, compresi i Sahrawi che si sono investiti tutti senza esclusione, né discriminazione."

"A questo proposito, impegniamo, ha detto SM il Re, i Nostri fedeli suddetti espatriati, originari del Sahara marocchino, ovunque siano, particolarmente le popolazioni trattenute a Tindouf, ad operare per una più larga adesione dei loro fratelli a questa iniziativa che ha per vocazione la loro riconciliazione, di favorire il loro assembramento e di preservare la loro dignità". Per consolidare la "svolta positiva" che l'iniziativa marocchina ha suscitato, il Sovrano ha posto l'accento sulla necessità di rinforzarla tramite le iniziative che mirano, nel quadro di una strategia globale ed integra, a rinforzare la democrazia e lo sviluppo, parallelamente alla necessaria mobilitazione collettiva ed all'indispensabile consolidamento della fronte interna.

"In effetti, questa Iniziativa è del buon seme che seminiamo, e che dobbiamo costantemente trattare con cura", ha detto SM il Re, sottolineando che il Regno s’impegna a rispettare ogni accordo politico mutuamente accettabile che sarà realizzato sulla base di questa iniziativa, con tutte le parti reali ed effettive".

SM il Re ha riaffermato che il Marocco non "saprebbe essere ostaggio o prigioniero dei conti altrui” e intende, invece, "proseguire risolutamente la sua evoluzione politica, disponendo, per ciò, di un'arma imparabile, in occorrenza il nostro prezioso capitale democratico di cui siamo legittimamente fieri poiché è un modello politico avanzato a scala regionale."

SM il Re si è congratulato del fatto che "Se c’è una qualità distinta di cui il Marocco può vantarsi attualmente, è ‘la nostra Iniziativa per la negoziazione dell'autonomia delle nostre province del sud’ che il Consiglio di Sicurezza, e, attraverso di esso, la comunità internazionale tutta intera, hanno accreditato qualificandola di seria e credibile", rilevando che "questo riconoscimento internazionale vale per tutte le riforme profonde che abbiamo compiuto insieme, così come le trasformazioni che conduciamo di concerto con te, con tutta la fermezza e la determinazione richieste."

Il Sovrano si è detto anche soddisfatto della posizione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che sostiene la "nostra Iniziativa e la qualifica di seria e credibile, così come di ogni patrocinio dell’ONU responsabile e costruttivo, permettendo di impegnare, delle negoziazioni sostanziali e sincere".

SM il Re ha salutato anche i poteri influenti in seno alla comunità internazionale per il loro appoggio così come i paesi fratelli ed amici di cui il sostegno ha permesso all'iniziativa marocchina di imporsi e di figurare nell'agenda internazionale, "come un tipo moderno di autodeterminazione, perfettamente conforme, sia per la forma che per il merito, alla legalità internazionale vera e non pervertita."

"Ma se questo riconoscimento di serietà e di credibilità ci onora, esso è anche portatore di nuove responsabilità che c'impegnano a moltiplicare gli sforzi ed a mobilitarci tutti per preservare questo capitale prezioso, capitale che siamo riusciti a costruire perché abbiamo fiducia nelle nostre capacità, e che il mondo apprezza al loro giusto valore la pertinenza delle nostre scelte e la sincerità del nostro impegno", ha concluso il Sovrano.

Fonte: MAP

 

 

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