الـعـربية Español Français English Deutsch Русский Português Italiano
giovedì 25 aprile 2024
 
 
 
www.sahara-online.net
www.sahara-social.com/it
Discorsi reali

Lancio dell'attuazione della regionalizzazione avanzata e del modello di sviluppo delle province del Sud

Ciascuno deve rimanere vigilante e mobilitato per opporsi ad ogni deviazione suscettibile di prodursi nel processo di regolamento dell'ONU



Il Marocco non permetterà mai che si leda la propria sovranità e la sua integrità territoriale, come non tollererà alcun danno alle sue istituzioni o alla dignità dei suoi cittadini, ha affermato giovedì suo maestà il re Mohammed VI in un discorso alla nazione in occasione del 16esimo anniversario del suo accesso al trono.

Suo maestà il re Mohammed VI ha sottolineato che gli sviluppi verificati nell'affare del Sahara "hanno dimostrato la precisione della nostra posizione a livello dell'ONU e sincerità dei nostri orientamenti a livello nazionale". "È così, infatti, che sarà lanciata, dalla grazia di Dio, l'attuazione della regionalizzazione avanzata e del modello di sviluppo delle province del Sud del regno, ha aggiunto.

"Ma ciò non significa che abbiamo chiuso questa cartella. Al contrario, ciascuno deve restare vigilante e mobilitato per contrastare le manovre degli avversari ed opporsi ad ogni deviazione suscettibile di prodursi nel processo di regolamento dell'ONU", ha detto il sovrano.

Ecco il testo integrale del discorso reale:

 "Elogio a Dio.
Pace e ciao sul profeta, la sua famiglia ed i suoi lavoratori.

Caro popolo,

È con una sensazione d'orgoglio che commemoriamo oggi il sedicesimo anniversario della festa gloriosa del trono.

Questa celebrazione non è soltanto una semplice occasione tutto sommato momentanea. È, piuttosto, portatrice di forti significati che traducono la profondità dei patti di lealtà e di fedeltà sigillati tra noi, e incarna i legami di fedeltà che la collegano al vostro primo servo e che non fanno che rafforzarsi e radicarsi col tempo.

Abbiamo fatto di questa commemorazione un'occasione annuale per segnare una pausa ed interrogarsi sulle realizzazioni che il Marocco ha compiuto e sulle sfide che affronta.

Vorrei, in questa occasione, indirizzare i miei ringraziamenti a tutte le forze vive della nazione ed a tutti gli attori che si sono tenuti ai miei lati nello sforzo collettivo che è intrapreso al servizio del cittadino.

 Siamo anche sensibili al contributo che apportano per consolidare il Marocco nella posizione che è sua e per accrescere la fiducia di cui è oggetto, soprattutto nella congiuntura che attraversano alcuni stati della regione.

 Ma non voglio qui parlare delle sole realizzazioni, né interessarsi soltanto al bilancio ed alle cifre.

 Poiché, infatti, tutto e questo è stato realizzato, nonostante la sua importanza, resterà insufficiente per il nostro paese finché una frangia della società continua a soffrire per le condizioni penose della vita, e finché prova la sensazione di essere reso marginale, nonostante tutti gli sforzi già acconsentiti.

Certamente, è una categoria che è sul punto di restringersi sempre più. Ma ritengo importante, tuttavia, che tutti i cittadini possano approfittare delle ricchezze della nazione.

Come ne ho fatto il giuramento, continuerò a lavorare fino all'ultimo soffio per arrivare a quest'intenzione. Poiché la nostra ambizione per rendere felice il nostro popolo è senza limiti.

Tutto che vivete lo interessa: ciò che li raggiunge sullo influisce anche, cosa che vi porta felicità la rallegra anche. Ciò che vi preoccupa figura sempre in testa delle mie preoccupazioni.

Da là, è imperativo segnare una pausa per raggiungere soluzioni nuove, atte a permettere a questa categoria sociale di mettersi al diapason ed integrarsi nella vita nazionale.

È per questo che abbiamo fatto preservazione della dignità del cittadino la finalità di tutte le riforme politiche e sociali e di tutte iniziative dedicate allo sviluppo.

Infatti, le istituzioni, così importanti sono, non sono una fine in sé. Inoltre la crescita economica non avrà alcun senso se non si traduce con il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Nonostante i progressi realizzati dal nostro paese, cosa che la desola, è questa situazione di precarietà che vivono alcune dei nostri concittadini nelle regioni allontanate ed incastrate, soprattutto sui vertici dell'atlante e del combattimento, le zone sahariane aride e le oasi, come pure alcuni villaggi nelle pianure e sulle coste.

 Siamo consapevole dell'ampiezza del deficit che si è accumulato da decenni in queste regioni, nonostante tutte le iniziative e tutti gli sforzi che sono stati fatti.

È per questo che, appena abbiamo assunto la missione di garantire tua direzione, caro popolo, abbiamo fatto il giuramento davanti dio non di salvare alcuno sforzo per migliorare la sorte delle popolazioni di queste regioni, ed attenuare le loro sofferenze.

 Inoltre, e per consolidare le iniziative già messe in cantiere, abbiamo deciso di incaricare il Ministro degli Interni, che esercita l'autorità tutélaire sugli enti territoriali, di condurre uno studio di terreno globale, a circoscrivere le necessità di ogni Douar e di ogni regione, in termini di infrastrutture e di servizi sociali di base, tanto nei campi dell'insegnamento e della salute, che per quanto riguarda l'acqua, l'elettricità, le strade rurali, ecc.

Questo studio ha riguardato tutte le regioni del regno. Ha permesso di identificare più di 29 mille Douar, in 1272 comuni, che soffre per tale deficit. Le regioni ed i campi interessati sono stati indicizzati da ordine di priorità.

Come sono stati esaminati circa 20.800 progetti, dedicati a più di 12 milioni di cittadini, vivo in più di 24 mille Douar, con un bilancio globale di 50 miliardi di dirhammi circa.

Per garantire il successo di un cantiere sociale così ambizioso, invitiamo il governo a stabilire un piano d'azione integrato, fondato sul partenariato tra i diversi dipartimenti ministeriali e le istituzioni interessate, in attesa di trovare i mezzi di finanziamento dei progetti e definire un programma preciso per la loro attuazione.

Questi progetti potranno essere integrati all'iniziativa nazionale per lo sviluppo umano nel suo nuovo approccio, ed inserirsi nei futuri programmi dei consigli regionali e locali, che dispongono ormai di risorse importanti ed ampie competenze.

La regionalizzazione che chiamiamo dei nostri desideri deve basarsi su uno sforzo sostenuto ed immaginativo che permette di trovare soluzioni adattate ad ogni regione, secondo le sue specificità e le sue risorse, ed in funzione delle opportunità d'occupazione che può portare, e delle difficoltà che incontra in materia di sviluppo.

La regione deve costituire un polo di sviluppo integrato, nel quadro di un equilibrio e di una complementarità tra le sue zone, le sue città ed i suoi villaggi, in modo che contribuisca ad arginare il movimento d'esodo verso le città.

Caro popolo,

L'attenzione portata alla situazione dei nostri concittadini non si limita alle sole popolazioni del mondo rurale ed alle zone distanti o difficili d'accesso. Riguarda anche la promozione delle zone marginali e delle zone anarchiche in periferia urbana.

 È per questo che abbiamo concentrato i progetti dell'INDU sulla lotta contro i disavanzi che vi sono stati rilevati.

Abbiamo anche impegnato il governo ad attribuire più importanza alle politiche sociali.

Ma l'interesse che dimostriamo alla situazione dei nostri cittadini dell'interno ha uguale soltanto una nostra volontà di vegliare sugli interessi dei nostri bambini che risiedono all'estero, di consolidare i loro legami identitari e metterli in capacità di portare il loro contributo allo sviluppo della loro patria.

Nel corso delle mie visite all'estero e delle mie riunioni al regno con membri della nostra Comunità all'estero, ho avuto occasione di adottare la misura delle loro preoccupazioni reali e delle loro aspirazioni legittime.

Pensavamo che affrontassero difficoltà soltanto all'interno del Marocco. Ma numero di loro si lagna anche di una serie di problemi nelle loro relazioni con le missioni consolari marocchine all'estero.

Infatti, alcuni consoli, e non tutti –grazie a Dio– anziché riempire la loro missione come deve, si preoccupano piuttosto dei loro affari personali o di politica.

Alcuni membri della Comunità mi hanno comunicato la loro insoddisfazione del cattivo trattamento che è riservato loro da alcuni consolati, come pure della debolezza delle prestazioni che forniscono loro, tanto riguardo alla qualità di questi servizi, che per ciò che riguarda il rispetto dei termini o di alcuni ostacoli amministrativi.

 Richiamiamo dunque l'attenzione del ministro degli esteri sulla necessità di usarsi con tutta la fermezza richiesta da mettere fine alle disfunzioni ed altri problemi che conoscono alcuni consolati.

 Occorre, da un lato, sollevare delle sue funzioni chiunque è stato riconosciuto colpevole di negligenza, di disprezzo per gli interessi dei membri della Comunità, o di cattivo trattamento a loro riguardo.

D'altra parte, occorre vegliare a scegliere i consoli fra quelli che soddisfanno le condizioni richieste di competenza, di responsabilità e di devozione al servizio dei nostri bambini all'estero.

I membri della nostra Comunità sono ancora più delusi quando fanno raffronti tra, da un lato, il livello delle prestazioni fornite dai servizi amministrativi e sociali dei paesi di residenza, e l'accoglienza che è riservata loro, e, d'altra parte, il trattamento di cui sono oggetto all'interno di queste missioni consolari nazionali.

 Se non arrivano a regolare i loro affari, almeno dovrebbero essere bene accolti e trattati con cortesia e rispetto.

 Così, ad esempio, subiscono lentezze nella registrazione dei nomi allo stato civile o la correzione degli errori, con tutto ciò che implica in perdita di tempo ed in costi finanziari.

Trattandosi della scelta dei nomi anche, spetta all'alta commissione dello stato civile mettersi a trovare soluzioni ragionevoli ai casi che gli sono sottoposti, dando prova d'elasticità e di comprensione. Inoltre occorre mette un termine alle pressioni che subiscono a volte per vedersi imporre alcuni nomi.

Lo stesso imperativo si impone per regolare i problemi di lentezza e di complessità delle procedure di rinnovo e di legalizzazione dei documenti ufficiali.

Occorrerebbe, generalmente, migliorare il contatto e la comunicazione con i membri della Comunità all'estero, avvicinare le prestazioni che sono destinate loro, semplificare e modernizzare le procedure, rispettare la loro dignità e preservare i loro diritti.

Trattandosi dei problemi che incontrano alcuni immigrati al loro ritorno nella patria, ribadiamo la necessità di fare orologio della più grande fermezza in relazione a chiunque si avverte di approfittare dei loro interessi o sfruttare la loro situazione.

Nonostante tutte le difficoltà che incontrano, notiamo con soddisfazione il numero crescente di quelli, fra loro, che rientrino ogni anno per visitare il loro paese e rivedere i loro.

È per questo che cessiamo di esprimere il nostro orgoglio che deve tanto amore soltanto portano alla loro patria, come la nostra volontà di vegliare alla tutela dei loro interessi.

Per consolidare la partecipazione dei Marocchini dall'estero alla vita nazionale, chiamiamo all'attuazione delle disposizioni della costituzione relative all'integrazione dei loro rappresentanti nelle istituzioni consultive e le istanze di gestione e di democrazia partecipante.

Inoltre ribadiamo la nostra chiamata per elaborare una strategia integrata, fondata sulla sinergia ed il coordinamento tra le istituzioni nazionali aventi competenza in materia di migrazione, e rendere quest'istituzioni più efficienti al servizio degli interessi dei Marocchini dall'estero. Questo implica in particolare la necessità di fare valere l'esperienza e del "know-how" accumulato dal Consiglio della Comunità marocchina all'estero, in attesa di predisporree un Consiglio che risponde alle aspirazioni dei nostri bambini all'estero.

Caro popolo,

Nel contesto delle riforme che attuiamo al servizio del cittadino, la riforma scolastica è alla base dello sviluppo. È la chiave dell'apertura e della promozione sociale, l'impegno di protezione dell'individuo e della Comunità contro le pesti dell'ignoranza e della povertà, ed i demoni dell'estremismo e dell'ostracismo.

Ecco perché non abbiamo tregua di perorare per una riforma sostanziale di questo settore vitale, per riabilitare la scuola marocchina e renderla atta a riempire come si deve la missione che è sua in materia d'istruzione e di sviluppo.

Quindi abbiamo affidato al Consiglio superiore dell'istruzione, della formazione e della ricerca scientifica la cura di valutare lo stato d'esecuzione della carta nazionale dell'estrazione e della formazione, ed individuare una visione strategica globale per la riforma del sistema educativo nel nostro paese.

Bene per comprendere in che consiste la riforma, chiediamo questa precisazione: l'insegnamento che ricevono i nostri bambini oggi nelle scuole pubbliche è capace di garantire il loro futuro?

Qui, occorre dare prova di serietà e di realismo, e rivolgersi ai Marocchini in qualsiasi franchigia chiedendo loro: perché sono così numerosi ad iscrivere i loro bambini negli stabilimenti delle missioni straniere e le scuole private, nonostante i loro costi esorbitanti?

La risposta è chiara: è perché cercano un insegnamento aperto e di qualità, fondato sullo spirito critico e l'apprendistato delle lingue, un insegnamento che permette ai loro bambini di accedere al mercato del lavoro ed inserirsi nella vita attiva.

Ma, contrariamente a ciò che pretendono alcuni, l'apertura sulle lingue e le altre culture, non metteranno in pericolo in nessun modo l'identità nazionale. Al contrario, contribuirà ad arricchirlo, tanto più che l'identità marocchina è, grazie a dio, secolare e ben radicata, e che si distingue con la diversità delle sue componenti che si estendono dell'Europa fino alle profondità dell'Africa.

Anche se ho studiato in una scuola marocchina secondo i programmi ed i cursus dell'istruzione pubblica, non ho alcun problema con le lingue straniere.

La costituzione, che è stata votata dai Marocchini, fa appello all'apprendistato e la conoscenza delle lingue straniere in ciò che sono mezzi di comunicazione, d'inserimento nella società della conoscenza e d'apertura sullo spirito del tempo.

D'altra parte, gli stranieri riconoscono la capacità dei Marocchini di conoscere con brio varie lingue.

Inoltre, la riforma scolastica deve separarsi di qualsiasi egoismo e di ogni calcolo politico che ipotecano il futuro delle generazioni ascendenti, sotto pretesto di proteggere l'identità.

Infatti, il futuro di tutto il Marocco resta tributario del livello dell'insegnamento che offriamo ai nostri bambini.

Di là, la riforma scolastica deve mirare in sommo grado a permettere apprendendo a di acquisire le conoscenze e le abilità e conoscere le lingue nazionali e straniere, in particolare nei settori scientifici e tecnici che aprono le porte dell'inserimento sociale.

 La riforma auspicata potrà essere coerente soltanto se ci si affranca del complesso che fa pensare che la maturità sia una questione della vita o di morte per l'allievo e la sua famiglia, e che quello o quella che non la ottiene non ha un futuro.

 Ovviamente, alcuni cittadini non vogliono orientarsi verso la formazione professionale poiché, per loro, questo settore li svaluta ed è utile soltanto per i piccoli lavori. Meglio ancora, vi vedono un rifugio per quelli che non hanno attuato con successo i loro studi.

 Dobbiamo, dunque, andare verso loro per cambiare quest'opinione negativa e spiegare loro che l'individuo può alzarsi ed attuare con successo la sua vita senza il conseguimento della maturità.

Dobbiamo anche operare con il più grande realismo da inserirli nella dinamica che conosce questo settore.

I Marocchini aspirano soltanto a essere riassicurato sul futuro dei loro bambini avendo la certezza che quest'ultimi beneficiano di una formazione atta ad aprire loro le porte del mercato dell'occupazione.

Essendo dato che la formazione professionale è diventata oggi la chiave di volta in tutti i settori di sviluppo, si dovrebbe passare dall'insegnamento accademico classico ad una doppia formazione che garantisce ai giovani la possibilità di ottenere un'occupazione.
 
In questo contesto, occorre rafforzare gli istituti di formazione ai vari settori, in particolare le nuove tecnologie, l'industria automobilistica, l'aeronautica, le professioni mediche, l'agricoltura, il turismo, l'edificio e bene di altre.

Parallelamente a ciò, occorre garantire una formazione professionale rinnovata e di alta qualità, in particolare nei settori che richiedono studi superiori.

Una ragione di soddisfazione: il livello onorato al quale i Marocchini si sono issati nei vari rami scientifici.

Questo ha permesso al nostro paese di disporre di una mano d'opera molto qualificata ed atta a lavorare nell'ambito delle diverse imprese mondiali, più specificamente quelle che scelgono il Marocco di allargare i loro investimenti ed estendere la loro irradiazione.

Per garantire il successo della riforma nella sua portata strategica, ciascuno deve adattarsela ed implicarsi seriamente nella sua attuazione.

Inoltre, chiamiamo all'elaborazione di questa riforma nel quadro di un contratto nazionale costrittivo, e ciò, attraverso l'adozione di una legge quadro che circoscrive la visione a lungo termine e che mette fine al circolo interminabile vizioso della riforma della riforma.

Caro popolo,

Se la politica interna del nostro paese ha per vocazione essenziale di servire il cittadino, la sua politica estera cerca, da parte sua, di essere al servizio degli interessi superiori della nazione.

A tal fine, ci siamo messi a rivedere lo stile e gli orientamenti dell'azione diplomatica nazionale, pur rimanendo attaccato ai principi immutabili sui quali il Marocco si sostiene nelle sue relazioni estere, cioè rigore, solidarietà e credibilità.

Quest'orientamento è venuto nella scia dell'evoluzione e della matura del modello marocchino ed anche ad accompagnare i cambiamenti regionali ed internazionali accelerati, mettendo a profitto le opportunità aperte da queste trasformazioni e raccogliendo le sfide che pongono.

Per quanto riguarda il rigore, il Marocco, come partner responsabile e fedele ai suoi impegni internazionali, non fornirà alcuno sforzo per difendere i suoi interessi superiori.

Non permetterà mai che si leda la propria sovranità, la sua integrità territoriale ed il suo progetto di società. Come non tollererà alcun danno alle sue istituzioni o alla dignità dei suoi cittadini.

Per quanto riguarda la questione della nostra integrità territoriale, abbiamo definito, nel nostro discorso della Marcia Verde, in modo chiaro e franco, i principi ed i referenziali che devono fungere da base per trattare l'affare del Sahara Marocchino a livelli interno ed internazionale.

Gli sviluppi verificati nell'affare di Sahara hanno dimostrato la precisione della nostra posizione a livello dell'ONU e sincerità dei nostri orientamenti a livello nazionale. È così, infatti, che sarà lanciata, dalla grazia di Dio, l'attuazione della regionalizzazione avanzata e del modello di sviluppo delle province del Sud del regno.

Ma ciò non significa che abbiamo chiuso questa cartella. Al contrario, ciascuno deve restare vigilante e mobilitato per contrastare le manovre degli avversari ed opporsi ad ogni deviazione suscettibile di prodursi nel processo di regolamento dell'ONU.

Trattandosi della solidarietà, il Marocco segue un approccio diplomatico strategico che mira a consolidare una cooperazione Sud-Sud efficiente, in particolare con i paesi africani fratelli.

A tale riguardo, le visite che abbiamo effettuato in numerosi paesi del continente ci hanno permesso di sviluppare un modello di cooperazione economica reciprocamente benefica, e migliorare le condizioni di vita del cittadino africano.

Fedele alle sue appartenenze arabe ed islamiche, il regno si è impegnato nelle coalizioni arabe di lotta contro il terrorismo e per il ristabilimento della legittimità in Yemen; alleanze alle quali ha chiamato il nostro molto caro fratello, il servo delle due sante moschee , il re Selmane Ibn Abdulaziz Al-Saoud, oltre alla volontà di sostenere i nostri fratelli e partner strategici arabi.

In questo contesto, ribadiamo l'importanza di trovare soluzioni alle situazioni che imperversano in Yemen, in Siria, in Iraq ed in Libia, sulla base del dialogo, dell'implicazione dei loro popoli rispettivi in tutte le loro componenti e del rispetto della loro sovranità e della loro integrità territoriale. È, precisamente, l'obiettivo che il Marocco opera a realizzare riparando i negoziati di Skhirate per il regolamento della crisi libica.

Nonostante il contesto difficile che attraversa la regione araba a causa della moltiplicazione delle bande dell'estremismo e del terrorismo, la questione palestinese rimane nel cuore della pace in Medio Oriente.

Là, ribadiamo, nella nostra qualità del re del Marocco e Presidente del Comitato Al-Qods, il nostro sostegno costante ai nostri fratelli palestinesi, direzione e popolo, per recuperare i loro diritti legittimi e stabilire lo Stato palestinese indipendente sulle frontiere del 1967, con per capitale Gerusalemme-Est.

Quanto alla credibilità della nostra azione diplomatica, è illustrata attraverso le relazioni di partenariato che le collegano ad un insieme di raggruppamenti e di paese amici.

Nel quadro del suo inserimento nell'ambito del suo ambiente euro-mediterraneo, il Marocco continua ad operare allo sviluppo dei partenariati che lo legano ai paesi dell'Unione europea.

A tale riguardo, vegliamo a rafforzare il partenariato eccezionale con la Francia, in collaborazione con sua eccellenza, il Presidente François Hollande.

Lavoriamo anche a fare valere i legami d'amicizia con suo maestà il re Felipe VI per rafforzare maggiormente le relazioni di cooperazione e di buon vicinato con la Spagna; oltre al nostro impegno da sviluppare le relazioni di una cooperazione proficua con il resto dei paesi europei.

Come partner strategico dell'Europa, il Marocco chiama alla predisposizione di un partenariato equilibrato ed equo che oltrepassa gli interessi congiunturali stretti.

Siamo anche interessati di sviluppare il nostro partenariato strategico con gli Stati Uniti, che si basa sui valori ed i principi ai quali credono No. due popoli amici.

Nel quadro della diversificazione delle sue relazioni, ribadiamo l'impegno del Marocco da approfondire ed arricchire il partenariato che lo lega rispettivamente alla Russia ed alla Cina.

Nello stesso ordine di idee, ci occupiamo di aprire più ampie prospettive dinanzi alle relazioni di cooperazione con i paesi dell'America latina ed i paesi asiatici.

La credibilità del nostro paese si esprime attraverso il suo impegno costruttivo che riguarda le varie problematiche e questioni che preoccupano la Comunità internazionale.

I forum riparati dal Marocco sulle questioni dei diritti dell'uomo, dell'immigrazione, della direzione degli affari, della lotta antiterrorista e dei cambiamenti climatici, sono altrettante manifestazioni che testimoniano la fiducia e della credibilità di cui il nostro paese usufruisce su scala internazionale.

D'altra parte, le risposte portate dal nostro paese per trattare queste questioni planetarie costituiscono un contributo qualitativo agli sforzi internazionali che mirano a trovare loro soluzioni oggettive.

Caro popolo,

La nostra dottrina per l'esercizio del potere consiste principalmente nel servire il cittadino, assentiree la sua identità, preservare la sua dignità ed essere costruttivamente ricettiva alle sue aspirazioni legittime.

Sulla base del patto sigillato tra noi, il vostro primo servo veglierà sempre a proseguire il lavoro collettivo impegnato a favore del Marocco dell'unità, dello sviluppo, e dell'uguaglianza in termini di diritti e di obblighi e d'accesso alle risorse del paese.

Cogliamo quest'occasione per rendere omaggio alle forze eserciti reali, alla polizia reale, alle forze ausiliarie, alla sicurezza nazionale ed alla protezione civile per i loro sforzi nella preservazione della sicurezza e dell'integrità dei cittadini, e la loro devozione nella difesa dell'integrità e la stabilità della nazione.

C'è meglio nulla di per concludere il discorso soltanto io lo indirizza, caro popolo, che di ricordargli la necessità di mantenere l'eredità preziosa che i nostri antenati noi hanno legato, cioè l'identità marocchina autentica che ci invidiano.

Infatti, è del vostro dovere patriottico e religioso di proteggere la vostra identità e rimanere attaccato al rito sunnita malechita che i Marocchini si sono scelti di buon gradimento ed hanno trasmesso di padre in figlio.

Non dimentica questo per che i Marocchini si sono sacrificati durante la prima e seconda guerra mondiale ed ovunque nel mondo, e la ragione per la quale è stata esiliata il nostro venerato nonno, fuoco sua maestà il re Mohammed V, che Dio abbia il suo cuore.

Era precisamente per fare trionfare i valori spiritosi ed umani ai quali crediamo tutti. Come oggi, lottiamo contro l'estremismo ed il terrorismo.

C'è una ragione perché rinunciassimo alle nostre tradizioni ed ai nostri valori civilizzazionali segnati del sigillo della tolleranza e della moderazione, e che abbracciavamo dottrine straniere alla nostra istruzione ed alla nostra morale?

Ovviamente non. Dunque, non permettono a nessuno del resto a dargli lezioni su tua religione e non accettano l'incitamento di persona a seguire un rito o una dottrina originaria dell'Est o dell'Ovest, del Nord o del Sud, e ciò, indipendentemente dal mio rispetto per tutte le religioni celesti e le dottrine che si ricollegano.

Devi sfidare tutti i fattori di divisione ed avere a cuore, come alla vostra pratica, di preservare l'unità del vostro rito e di simboli tuoi incoronati, e restare fermo su principi tuoi e fidarsi di tua religione e della vostra appartenenza alla patria.

L'Altissimo ha detto: Mangiate ciò che il vostro signore vi ha conceduto e siate riconoscenti verso lui: Ecco un paese eccellente ed un signore che perdona: Veridica è la parola di Dio.

Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh".

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

 Questo sito non è responsabile del funzionamento e del contenuto dei link esterni !
  Copyright © CORCAS 2024