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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Discorsi reali

L'ultima risoluzione mette l'accento sulla responsabilità dell'Algeria a livello politico e sulla situazione nei campi di Tindouf.

Suo maestà il Re Mohammed VI ha ribadito, martedì, in un discorso indirizzato alla nazione in occasione della festa del trono, che coincide quest'anno con il quattordicesimo anniversario dell'instaurazione del sovrano, la pertinenza della proposta d'autonomia.


Il discorso mette anche l'accento sulla responsabilità dell'Algeria tanto politica che legale che riguarda i campi di Tindouf, il fatto che la questione dei diritti dell'uomo deve essere affrontata soltanto attraverso i meccanismi nazionali, in particolare il Consiglio nazionale dei diritti dell'uomo e la prosecuzione della dinamica interna impegnata a livello interno, principalmente per realizzare più buona gestione economica e sociale, e ciò, attraverso il modello di sviluppo regionale.

 Di seguito il testo integrale del discorso reale:

“Elogio a Dio preghiera esalute sul profeta, la sua famiglia ed i suoi compagni.

Caro popolo,

Fedele a tue tradizioni secolari, clebri oggi la festa del trono. Questa commemorazione non incarna soltanto la vostra lealtà costante al vostro primo servo al quale è attribuita la missione di garantire TA direzione e di preservare la vostra unità. Simbolizza anche la riaffermazione, costantemente rinnovata, del patto di fedeltà con il quale ci impegniamo reciprocamente a fare avanzare il Marocco sulla via del progresso, della prosperità, dello sviluppo e della stabilità. Dà infine un'espressione tangibile al vostro attaccamento alle costanti immutabili ed ai valori incoronati della nazione.

Fin dal nostro accesso al trono, ci siamo preoccupati di mettere per strada molti cantieri economici e sociali, parallelamente alle riforme politiche ed istituzionali che abbiamo avviato, in risposta ad aspirazioni tue. Così facendo, abbiamo sempre messo la dignità e l'espansione del cittadino marocchino al centro delle nostre preoccupazioni. Il mercato nel quale siamo impegnati è un processo continuo, abbondante di iniziative audace e risolte, segnato di passi partecipi che permettono di ottimizzare le possibilità disponibili.

Nel corso di questa marcia, tutti i governi precedenti hanno fatto, sotto il nostro impulso, sforzi meritori per dare corpo alla nostra visione in materia di sviluppo e di riforma. Tanto ed in modo che il nostro governo attuale ha trovato tra le sue mani, nel campo economico e sociale, un'eredità sana e positiva, costituita da azioni costruttive e da realizzazioni tangibili. Possiamo dunque soltanto incoraggiarlo ad avanzare con altrettanta volontà e determinazione, per realizzare ulteriori progressi, nel quadro del processo virtuoso avviato sotto la nostra condotta.

Caro popolo,

Abbiamo la volontà ferma di mantenere il capo per completare le istituzioni costituzionali e rispondere agli imperativi di buona gestione. La volontà che li anima a questo proposito ha uguale soltanto una nostra determinazione a perseverare per dare corpo al nostro progetto societario che combina crescita economica perenne, sviluppo sostenibile e solidarietà sociale.

Infatti, il Marocco ha già realizzato grandi proiezioni in materia di infrastrutture, che garantiscono in particolare l'approvvigionamento delle nostre città ed i nostri villaggi in acqua potabile, in elettricità ed in altri servizi. Progressi tangibili sono stati registrati al livello delle attrezzature di base, tale i porti e gli aeroporti, come pure al livello del rafforzamento della rete stradale e della gestione ottimale delle risorse idriche, oltre al lancio di progetti di sviluppo del trasporto ferroviario e del trasporto urbano. Altrettante realizzazioni che hanno modificato l'aspetto delle province ed hanno dato un nuovo viso al Marocco. Hanno creato le condizioni favorevoli per sviluppare maggiormente le strategie predisposte nei vari settori d'attività.

D'altra parte, l'attuazione graduale delle strategie settoriali ha permesso al nostro paese di realizzare progressi evidenti ed aumentare la sua attrattiva per gli investimenti esteri, e ciò, nonostante una situazione economica e sociale mondiale difficile.

Affermando la nostra volontà di incoraggiare l'investimento, ribadiamo la nostra chiamata al governo perché accordi la priorità a tutto ciò che è tale da da stimolare la crescita e favorire la creazione di posti di lavoro. Deve vegliare ad una complementarità tra gli imperativi di consumo locale e la exportabilité della nostra produzione, con tutto ciò che ciò induce come effetti positivi sulla bilancia dei pagamenti.

Nello stesso ordine di idee, il Marocco si è attaccato da anni da sviluppare professioni industriali mondiali nel quadro del piano emergenza. Rendiamo grazie a dio per i risultati che sono stati ottenuti e che li incoraggiano a mantenere il capo. A tale riguardo, impegniamo il governo a creare le condizioni adatte per differenziare ed allargare il nostro tessuto industriale nel quadro di una politica volontaristica che rafforza il partenariato tra i settori pubblici e privati.

È nello stesso spirito appare la volontà di dotare il Marocco della capacità di produrre energie rinnovabili, che contribuisce così a dare la sua espressione concreta alla nostra visione dello sviluppo sostenibile. Di qui l'attuazione del programma d'energia solare, in particolare il lancio di cantieri di costruzione “del Complexe Nour„ a Ouarzazate, parallelamente alle scadenze iscritte in programma d'energia eolica. Oltre alla loro importanza ambientale, questi cantieri noi renderanno meno dipendenti importazioni energetiche.

È dunque necessario impegnare una politica di formazione efficiente e sviluppare le competenze in materia, cosa che favorirà, inoltre, l'attuazione della carta nazionale dell'ambiente.

D'altra parte, e nonostante la crisi finanziaria mondiale, il settore turistico in Marocco ha potuto premunirsi effetti perversi di questa crisi grazie agli sforzi ed alle iniziative che abbiamo attuato in questi ultimi anni. Altrettante attività che sono tali da indurre tutti i partner ed i destinatari del settore ad implicarsi nella realizzazione della visione 2020.

L'adozione di una strategia agricola avanzata traduce a quale punto misuriamo l'importanza che riveste questo settore vitale. A tale riguardo, rendiamo grazie a dio di avercigratificato quest'anno di una pioggia benefattore e di raccolti abbondanti.

Il programma “Marocco verde" contribuisce all'ammodernamento del settore agricolo, tenendo debitamente conto dell'interesse costante che deve essere dimostrato ai piccoli agricoltori, in attesa di migliorare le loro condizioni di vita.

Avendo a cuore di segnare la nostra sollecitudine per questa categoria della popolazione, continueremo a farla beneficiare dell'esenzione fiscale. Quest'esenzione cesserà di essere in vigore alla fine dell'anno in corso per i grandi investimenti agricoli, ma la manterremo in vigore per la media e la piccola agricoltura.

Inoltre, invitiamo il governo a predisporree un'agenzia speciale che veglia a mettere in adeguatezza la strategia agricola e lo spazio territoriale della popolazione interessata, soprattutto nelle regioni montagnose in cui lo sfruttamento delle terre segna un certo arretramento. Questi sforzi devono essere condotti in complementarità perfetta con i programmi d'assetto territoriale.

Secondo lo stesso passo, abbiamo opera alla promozione del settore della pesca marittima, attraverso il piano "Halieutis", che ha realizzato progressi tangibili e promettenti, degni d'appoggio e di sostegno.

Oltre alla crescita economica, il nostro obiettivo fondamentale rimane la realizzazione della giustizia sociale che è la base della coesione sociale.

Di conseguenza, l'iniziativa nazionale per lo sviluppo umano deve essere considerata come un cantiere in evoluzione costante. In realtà, si tratta di un vero strato di strada, per una visione di sviluppo globale ed audaca, che non si limita alle categorie povere ed alle famiglie private, ma che si apre su tutti i cantieri di sviluppo che mirano a ridurre le disparità sociali e territoriali. Confermiamo dunque la necessità di rafforzare ed allargare i programmi in corso dell'INDU, attraverso altri meccanismi che danno la precedenza ai progetti generatori di redditi.

In questa occasione, salutiamo i risultati nuovi dei programmi nazionali di inquadramento nel dominio della lotta contro l'analfabetismo, in particolare coloro che abbiamo iniziato nelle moschee dal 2004. Infatti, il numero dei beneficiari quest'anno raggiungerà uno milione e mezzo circa, che saranno così in grado di investirsi nel processo di sviluppo integrato del loro paese.

Tenuto conto della complementarità necessaria che deve esistere tra le componenti materiali e morali dello sviluppo umano, ci attribuiamo a dare alla cultura tutta l'importanza e tutto l'interesse che merita. Infatti, siamo convinti che sia il cemento della coesione della nazione, e lo specchio della sua identità e della sua autenticità.

Il Marocco, ricco della sua identità plurale agli affluenti multipli linguistici ed etnici, possiede un patrimonio culturale ed artistico degno d'ammirazione. Spetta dunque al settore culturale tradurre concretamente questa diversità. Dovrebbe incoraggiare tutte le forme d'espressione crearici, tanto quelle in armonia con il nostro patrimonio secolare che quelle in fase con il gusto moderno, nei suoi stili ed i suoi generi, multiple e variate, e ciò, in un passo in cui si combinano e si completano le tradizioni ancestrali e le creazioni moderne.

Ma possiamo preservare la nostra identità e proteggerla dei rischi di piega e d'alterazione soltanto mediante una comprensione giudiziosa della nostra religione. È per questo che, fin dal nostro accesso al trono, ci abbiamo attaccato, nella nostra qualità di Amir Al Mouminine, difensore della fede e dei fedeli, a proteggere l'identità islamica del nostro popolo, che incarna un modello marocchino originale della pratica dell'islam, e si distingue con una fede tollerante, e con l'unità del rito malechita, quello del mezzo giusto e della moderazione. È di conseguenza che abbiamo lanciato una strategia per la promozione del campo religioso. Lo abbiamo consolidato con il piano "della carta del Ouléma", che ha in particolare per vocazione di garantire la sicurezza spiritosa del regno e preservare l'identità islamica marocchina.

Caro popolo,

Da quando siamo caduti la missione di assumere la direzione della nazione, abbiamo a c ur di realizzare la riforma della giustizia, la sua moralizzazione ed il suo ammodernamento, come pure il rafforzamento della sua indipendenza. Poiché, non si tratta soltanto di fare prevalere il diritto e di riparare le ingiustizie, ma anche creare un clima di fiducia che favorisce lo sviluppo ed incita all'investimento. A tale riguardo, notiamo con soddisfazione la conclusione ad una carta della riforma del sistema giudiziario, per la quale tutte le condizioni necessarie ormai sono soddisfatte. Ci spetta dunque a tutti mobilitarsi per condurre al suo termine quest'importante riforma.

Ma indipendentemente dall'importanza di questa riforma, dei testi regolamentari e dei meccanismi efficienti che sono stati mobilitati a questo scopo, tuttavia è la coscienza responsabile dei destinatari che sarà la vera prova per valutare questa riforma, o la chiave del successo di questo settore intero.

Facendo il bilancio delle realizzazioni compiute nel quadro del mercato che conduciamo sulla via dello sviluppo e della riforma, ci sembra necessario esprimere l'orgoglio che ispiriamo il civismo e l'attaccamento immutabile alla madre patria, di cui danno prova i membri della nostra Comunità che risiedono all'estero. Infatti, benché la loro situazione materiale abbia sofferto quest'anno della crisi finanziaria mondiale, sopportano volentieri le stanchezze del viaggio, a volte lunghe distanze attraverso l'Europa, per recarsi nel loro paese e trovare le loro. Salutiamo, dunque, il loro patriottismo sincero, porgiamo loro il benvenuto, e li garantiamo di tutta la nostra sollecitudine.

Caro popolo,

Il capitale compassione di cui usufruisce la nostra prima causa all'internazionale, è aumentato grazie ad una buona valutazione di che tiene e dei risultati della questione della nostra integrità territoriale. Quest'evoluzione trova la sua illustrazione nel sostegno crescente portato alla nostra iniziativa giudiziosa, in questo caso la nostra proposta d'autonomia.

A tale riguardo, rileviamo in particolare che l'ultima risoluzione del consiglio di sicurezza ha fermamente ribadito i parametri inevitabili per raggiungere una soluzione politica consensuale e realistica. D'altra parte, questa risoluzione mette particolarmente l'accento sulla dimensione regionale di questa vertenza e sottolinea la responsabilità dell'Algeria, come parte interessata da questa controversia, tanto a livello politico che sul piano juridico-umanitario per quanto riguarda alla situazione che deteriora che prevale nei campi di Tindouf.

Secondo la stessa risoluzione, la questione dei diritti dell'uomo deve essere affrontata soltanto attraverso i meccanismi nazionali, in particolare il Consiglio nazionale dei diritti dell'uomo, che usufruisce di una credibilità internazionale, e con forti iniziative sovrane in interazione positiva con le procedure speciali delle Nazioni Unite. Dinanzi all'ostinazione delle altre parti che persistono a mantenere la situazione così com'è, e di fronte alle loro campagne di mistificazione, il Marocco sarà applicato a proseguire la dinamica che ha impegnato a livello interno, principalmente per realizzare più buona gestione economica e sociale, e ciò, attraverso il modello di sviluppo regionale, che il Consiglio nazionale economico, sociale ed ambientale si mette ad elaborare, e di cui attendiamo l'attuazione con tutta l'efficacia e tutto l'impegno necessari.

Il secondo aspetto di questa dinamica riguarda il rafforzamento della gestione territoriale ed istituzionale, che passa per lo sfruttamento ottimale delle opportunità offerte dalla regionalizzazione avanzata.

In terzo luogo, questa dinamica riguarderà il miglioramento della gestione politica securitaria in attesa di proteggere le libertà individuali e collettive dei cittadini, come pure i beni, e ciò, nel rispetto delle disposizioni e delle garanzie previste dalla legge. Per natura e le sue implicazioni, questo processo equo e giudizioso richiede la mobilizzazione di tutte le forze vive e l'accompagnamento degli sforzi fatti dalle autorità pubbliche in questo dominio.

Caro popolo,

Dal nostro accesso al trono, il Marocco ha conosciuto, sul piano delle sue relazioni estere, un'evoluzione costante e delle proiezioni significative, in sinergia totale con le diverse politiche pubbliche che il paese applica all'interno.

A tale riguardo, abbiamo sempre vegliato a seguire una politica internazionale equilibrata ed orientabile, tanto e tanto che siamo riusciti a rafforzare in modo concreto e tangibile le nostre relazioni con i nostri partner tradizionali, ed aprire prospettive nuove e promettenti con i nuovi partner.

In questo contesto, il Marocco ha sempre conservato la speranza di vedere emergere un nuovo ordine magrebino che permette ai suoi cinque paesi di costruire un futuro comune, concretizzato da meccanismi di complementarità e d'integrazione e la libera circolazione delle persone, dei capitali e dei beni. Ma occorre, di conseguenza, astenersi da elaborare ostacoli artificiali ed imporre condizioni, ed occuparsi di essere in fase totale con i cambiamenti verificati sulla scena regionale.

La stessa convinzione anima il Marocco riguardo al mondo arabo. Infatti, il nostro paese opera, in relazione con tutti gli stati arabi, all'elaborazione di un approccio nuovo dell'azione araba comune.

A tale riguardo, abbiamo deciso, in occasione della nostra visita negli stati del Consiglio di cooperazione del golfo, di porre le basi di un partenariato strategico tra il regno e questo gruppo regionale armonioso e promettente. A questo riguardo, notiamo con una soddisfazione profonda i primi risultati probanti di questo partenariato.

In questa occasione, teniamo ad esprimere i nostri ringraziamenti e la nostra gratitudine in seguito alla decisione di accordare al Marocco un aiuto finanziario da parte dei nostri fratelli onorati: il servo delle due moschee sante, il re Abdullah Ibn Abdulaziz, sovrano del regno d'Arabia Saudita, Sue Altezze Cheikh Khalifa Ibn Zayed Al-Nehyane, Presidente dello Stato degli Emirati Arabi Uniti, Sue Altezze Cheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Assabah, l'emiro dello Stato del Kuwait, e Sue Altezze Cheikh Hamad Ibn Khalifa Al-Thani ed il suo successore, Sue Altezze Cheikh Tamim Ibn Hamad Al-Thani, l'emiro dello Stato di Qatar. Sappiamo loro eminentemente gradimento di questo sostegno che consiste nel fare annualmente regalo in Marocco di uno miliardo di dollari su un periodo di cinque anni, e per l'attuazione di questa decisione. D'altra parte, abbiamo proseguito senza sosta i nostri sforzi alla testa del Comitato Al-Qods per difendere la causa giusta palestinese, affinché, sulla base dell'iniziativa di pace araba, il popolo palestinese fratello possa vivere sulle sue terre nell'ambito di uno Stato indipendente.

Inoltre, proseguiamo il nostro sostegno ed il nostro impegno a favore della preservazione dell'identità civilisationnelle e religiosa della città di Al-Qods Al-Charif, in particolare tramite il Comitato Al-Qods e la sua braccio operativa, l'agenzia Bait Mal Al-Qods, che garantisce l'attuazione di molti progetti tangibili. Nullo dubita che quest'agenzia potrà ottimizzare la sua azione d'utilità pubblica, se riceve il sostegno materiale necessario da parte di tutti i paesi islamici, poiché congiuntamente si sono impegnati in occasione della creazione di quest'agenzia specializzata.

D'altra parte, il Marocco ha proseguito la sua politica di solidarietà riguardo ai paesi africani fratelli, che conferma così la sua fede profonda nelle virtù della cooperazione Sud-Sud.

A tale riguardo, abbiamo effettuato, quest'anno, visite ufficiali in tre paesi africani fratelli, mû con la volontà di indurre i legami che collegano il Marocco al suo continente. Queste visite sono state l'occasione per noi di informarli della domanda di questi paesi in investimenti ed in "know-how" marocchini. Inoltre, invitiamo gli operatori marocchini ad essere ricettivi a questa domanda per favorire un'integrazione, un ravvicinamento ed una complementarità aumentati tra le economie dei nostri paesi.

Inoltre, il regno ha proseguito la sua strategia d'apertura imperniata su una sinergia costruttiva con i suoi partner europei. Infatti, il nostro paese ha manifestato la sua volontà ferma di rafforzare le sue relazioni bilaterali rispettivamente con il regno di Spagna e la repubblica francese, in occasione delle visite effettuate nel nostro paese dal sovrano spagnolo, la sua maestà il re Juan Carlos Ier, e sua eccellenza, il Presidente francese, François Hollande. D'altra parte, i passi congiunti continuano per rafforzare ancora maggiormente il nostro partenariato con l'Unione europea, nel quadro dello statuto avanzato che distingue il Marocco. Si tratta, per ciò, di aprire prospettive nuove e promettenti dinanzi a questa cooperazione.

Quest'irradiazione diplomatica si è estesa ai diversi continenti ed agli attori internazionali che vi operano, e con i quali noi vegliamo a rafforzare le nostre relazioni.

Nello stesso ordine di idee, il Marocco ha operato, nella sua qualità di membro non permanente del consiglio di sicurezza, a portare sulla voce dell'Africa e del mondo arabo.

A tale riguardo, teniamo a ribadire, in nome del Marocco, la sua solidarietà con il popolo siriano che sopporta i tormenti del conflitto terribile sanguinante e devastatore che impazza in questo paese. Sosteniamo le sue scelte determinanti e portiamo il nostro sostegno alla sua integrità territoriale. Ci teniamo anche ai lati della repubblica del Mali, questo paese fratello, nella sua lotta per preservare la sua integrità territoriale e sosteniamo la sua scelta nazionale che mira a fissare la sua identità contro l'estremismo ed i demoni del terrorismo.

Intendiamo continuare a condurre la nostra azione conformemente a quest'orientamenti della diplomazia marocchina, appoggiati ai dispositivi di cooperazione rinnovati ed adeguati alle evoluzioni internazionali.

Caro popolo,

In questo giorno nazionale memorabile, che coincide con il mese benedetto di ramadan, abbiamo un pensiero commosso e rispettoso per la memoria ed il cuore immacolato dei pionieri della liberazione e dell'indipendenza e dei costruttori dello Stato marocchino moderno, con, in sommo grado, nostro Augusto Gran Padre e nostro venerato padre, fuoco le loro maestà i re, Mohammed V e Hassan II, che Dio benedichi il loro cuore e perpetui la memoria delle loro buone azioni, come pure tutti i martiri della liberazione, della resistenza e dell'integrità territoriale. Può Dio remunerarne in bel modo.

D'altra parte, rendiamo omaggio alle forze eserciti reali, alla polizia reale, alla sicurezza nazionale, alle forze ausiliarie, all'amministrazione territoriale ed alla protezione civile per la devozione di cui danno prova sotto il nostro ordine, per difendere la sicurezza e la stabilità della patria.

Continuerò, caro popolo, come lo hai sempre conosciuto, a condurre, con devozione ed abnegazione, tua marcia sulla via della democrazia e dello sviluppo, per un Marocco unito e forte, avanzato e prosperoso. Prego L'Alti_ssimo di indurre i legami simbiotici che mi collegano a te, e che costituiscono il vantaggio principale di cui disponiamo per raccogliere le sfide e raggiungere le intenzioni più elevate. Imploro anche l'Onnipotente di accettare il tuoo digiuno e tue preghiere e portarti felicità e felicità, al presente come in futuro.

Il nostro signore, accetta ciò da parte nostra: Sei l'Intenditore l'Onnisciente.

Wassalamou alaikoum warahmatollahi wabarakatouh".

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