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giovedì 25 aprile 2024
 
 
 
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Discorsi reali

Marrakech- la vera scommessa che il Marocco deve guadagnare tra la fase politica attuale è di issare le elezioni al livello di un combattimento nazionale qualitativo, ha sottolineato SM Re Mohammed VI.



" La vera scommessa che ci occorre guadagnare tra la fase politica attuale non consiste nel considerare le prossime elezioni come una semplice concorrenza, certamente legittima, tra parti di guadagnare il più grande numero di sedi. É piuttosto un'occasione per issare questa concorrenza al livello di un combattimento nazionale qualitativo attorno alla selezione dei migliori programmi ed alla scelta delle elite qualificati " , ha sottolineato SM il re in un discorso indirizzato, sabato sera, alla nazione all'occasione del 58esimo anniversario della rivoluzione del re e del popolo.

Il sovrano ha affermato che il consolidamento del clima di fiducia in previsione delle prossime elezioni non si limita soltanto a ricercare un consenso sui mezzi di garantire una buona preparazione, ma esige dall'insieme degli attori politici da dare prova di chiarezza nelle posizioni che proclamano il loro impegno da rafforzare la credibilità di queste scadenze e rompere con il sospetto politicante a riguardo di quest'elezioni che può soltanto servire i nemici della democrazia, i disfattisti ed altri nihilisti.
Tutti - governo, Parlamento, partiti, cittadini, attori associativi e mass media, ha indicato il sovrano, si trovano, pertanto, di fronte ad una vera prova che impone a ciascuno di prendere le sue responsabilità storiche e mettere gli interessi superiori della nazione sopra qualsiasi altra considerazione, che chiamano le autorità governative e giudiziarie interessate dall'organizzazione delle elezioni, ad agire nel rispetto scrupoloso della legge, mettere in funzione i dispositivi di moralizzazione della vita politica e parlamentare, e creare le condizioni di una concorrenza elettorale libera, così che a vegliare alla parità di trattamento tra le diverse parti politiche e di osservare una neutralità positiva.
 
SM il re ha anche insistito sulla necessità di opporsi con fermezza a tutte le irregolarità ed a lottare contro l'impiego del denaro e l'acquisto delle voci che mirano a pervertire le elezioni. Quest'autorità, hanno aggiunto il sovrano, devono anche imperversare contro l'abuso di potere e l'instrumentalizzazione tendancieuse della religione e delle sacralità nelle battaglie elettorali da venire, precisando che l'azione favorevole e le campagne elettorali richiedono un finanziamento trasparente ed equo.

SM il re ha anche chiamato le parti politiche a fare concorrenza di ardore per l'elaborazione di programmi elettorali innovatori e realistici, in grado di rispondere alle preoccupazioni reali dei cittadini ed accreditare candidati competenti ed atti a prendersi responsabilità al livello dei poteri legislativi ed esecutivi, nell'ambito della maggioranza come nell'opposizione.
 Il sovrano ha d'altra parte chiamato il cittadino-elettore ad essere consapevole della portata considerevole del dovere inerente a suffragio - che non può fare l'oggetto di nessun marchandage-e a rimettersene alla sua coscienza patriottica, per scegliere programmi realistici e candidati qualificati e giusti.

SM il re ha anche chiamato il cittadino-candidato a rompere definitivamente con le pratiche elettoraliste scandalose che hanno arrecato pregiudizio alla credibilità delle assemblee elette, ed ha falsato la nobiltà dell'azione politica.

 Sua maestà ha anche affermato che l'ammodernamento e la democratizzazione delle strutture dello Stato si manifesta con forza nel progetto di regionalizzazione avanzata.
" L'ammodernamento e la democratizzazione delle strutture dello Stato appare chiaramente attraverso la ripartizione, con la nuova costituzione, poteri centrali. Si manifestano, con ancora più forza, nel progetto di regionalizzazione avanzata che è fondata sul trasferimento del centro verso le regioni di prerogative e dei mezzi là afferenti, su base dei principi della democrazia territoriale e della buona gestione " , ha sottolineato il sovrano.

 Si tratta qui, ha spiegato SM il re, di un passo atto a favorire uno sviluppo regionale interdipendente, equilibrato ed integrato, che mette definitivamente fine all'allegazione colonialista di un presunto Marocco utile, ed un Marocco inutile, e che ne finisce con le disparità territoriali.

SM il re ha ricordato che la nuova costituzione pone le basi di una regionalizzazione allargata, al favore di un cambiamento storico che mira a garantire l'ammodernamento e la razionalizzazione delle strutture dello Stato che passa per l'adozione di riforme sostanziali imperniate su una buona gestione territoriale e dedicate alla promozione dello sviluppo integrato. 

Queste riforme mirano anche a garantire il consolidamento della giustizia sociale e garantire a tutti i Marocchini gli attributi di una cittadinanza degna, ha detto il sovrano.

Per consolidare i pilastri del grande cantiere che strutturano della regionalizzazione avanzata che SM il re ha qualificato come " nuova rivoluzione del re e del popolo" , il sovrano ha insistito sulla necessità di dare la precedenza all'elaborazione della legge organica là afferente, a causa del legame esistente tra questa e l'elezione dei consigli regionali, come pure le scadenze e le misure da adottare per la messa in atto della seconda camera del Parlamento.

Ecco il testo integrale del discorso reale:

" Elogio a Dio

Pace e Saluto sul Profeta.

La sua famiglia ed i suoi compagni.

Caro popolo.

La commemorazione, oggi, del cinquantottesimo anniversario della rivoluzione del re e del popolo si distingue con il fatto che interviene nel contesto della costituzione avanzata che hai approvato, e che apre prospettive democratiche promettenti per il completamento della costruzione di uno Stato moderno di diritto e delle istituzioni.

Questa costituzione pone, inoltre, le basi di una regionalizzazione allargata, al favore di un cambiamento storico che mira a garantire l'ammodernamento e la razionalizzazione delle strutture dello Stato. Quest'obiettivo passa per l'adozione di riforme sostanziali imperniate su una buona gestione territoriale e dedicate alla promozione dello sviluppo integrato. Queste riforme mirano anche a garantire il consolidamento della giustizia sociale e garantire a tutti i Marocchini gli attributi di una cittadinanza degna.

Il nostro vantaggio principale, per giungervi, risiede nel dinamismo creativo della nostra gioventù di cui celebriamo oggi la festa. É una gioventù qualificata, degna di continuare a portare la torcia dell'epopea gloriosa del venti agosto, nel quadro di un processo propriamente marocchino, caratterizzato dall'implicazione dei giovani negli sforzi che mirano a raccogliere le sfide. Questi sforzi, li spieghiamo in communion perfetta tra te, caro popolo, ed il vostro primo servo, che illustra nuovamente lo spirito immuable della rivoluzione del re e del popolo.

Questo li porta a considerare l'attuazione ottimale della nuova costituzione come il punto di partenza di un processo d'azione politica che mira a promuovere lo sviluppo in un clima di rispetto collettivo della legge, di mobilizzazione e di fiducia. É là un preliminare inevitabile per dinamizzare l'economia, stimolare l'investimento produttivo e garantire le condizioni di una vita degna all'insieme dei nostri cittadini, soprattutto i poveri fra loro.

É là, dunque, la grande sfida che spetta a tutti sollevare con sforzi intensificati, ed al mezzo d'istituzioni che agiscono come una forza d'impulso della democrazia ed un stimolo allo sviluppo potente.

La vera scommessa che ci occorre guadagnare tra la fase politica attuale non consiste nel considerare le prossime elezioni come una semplice concorrenza, certamente legittima, tra parti di guadagnare il più grande numero di sedi.É piuttosto un'occasione per issare questa concorrenza al livello di un combattimento nazionale qualitativo attorno alla selezione dei migliori programmi ed alla scelta delle elite qualificate. Si tratta, infatti, di iniziare giudiziosamente l'attuazione della costituzione e di imprimere un forte impulso al cambiamento politico determinante che conosce il nostro paese.

Per consolidare il clima di fiducia in previsione delle prossime elezioni, non si tratta soltanto di ricercare un consenso sui mezzi di garantire una buona preparazione. Occorrerà, soprattutto, che l'insieme degli attori politici dà prova di chiarezza nelle posizioni che proclamano il loro impegno da rafforzare la credibilità di queste scadenze e sfidare i pregiudizi sulla loro uscita, bene prima del loro svolgimento. Spetta loro anche rompere con il sospetto politicante a riguardo di quest'elezioni, poiché tale atteggiamento può soltanto servire i nemici della democrazia, i disfattisti ed altri nihilisti.

Tutti - governo, Parlamento, parti, cittadini, attori associativi e mass media si trova, pertanto, di fronte ad una vera prova che impone a ciascuno di prendere le sue responsabilità storiche e mettere gli interessi superiori della nazione sopra qualsiasi altra considerazione.

A tale riguardo, le autorità governative e giudiziarie interessate dall'organizzazione delle elezioni, deve agire nel rispetto scrupoloso della legge, mettere in funzione i dispositivi di moralizzazione della vita politica e parlamentare, e creare le condizioni di una concorrenza elettorale libera. Devono anche vegliare alla parità di trattamento tra le diverse parti politiche e di osservare una neutralità positiva.

Spetta loro anche di opporsi con fermezza a tutte le irregolarità e di lottare contro l'impiego del denaro e l'acquisto delle voci che mirano a pervertire le elezioni. Devono anche imperversare contro l'abuso di potere e l'instrumentalizzazione tendanciose della religione e delle sacralità nelle battaglie elettorali futuri.

Certamente, l'azione favorevole e le campagne elettorali richiedono un finanziamento trasparente ed equo. La legge fisso nelle norme e punisce ogni inadempimento là afferente. Tuttavia, indipendentemente dalla qualità delle leggi e la fermezza delle autorità, il ruolo assegnato dalla costituzione alle parti lo rimane determinante per garantire la credibilità delle elezioni e mantenere l'inviolabilità delle istituzioni.

Perciò, le parti sono destinate a fare concorrenza di ardore per l'elaborazione di programmi elettorali innovatori e realistici, in grado di rispondere alle preoccupazioni reali dei cittadini. Si devono anche di accreditare candidati competenti ed atti a prendersi responsabilità al livello dei poteri legislativi ed esecutivi, nell'ambito della maggioranza come nell'opposizione.

 Importa anche che i partiti danno la loro possibilità ai giovani ed alle donne per favorire l'emergenza di elite qualificati, proprio di portare del sangue nuovo alla vita politica ed alle istituzioni costituzionali.

A tale riguardo, consideriamo che al favore delle ampie prerogative che conferisce la democrazia territoriale ai consigli che ne sono derivati, l'azione politica, come cultura e pratica, è sul punto di conoscere una trasformazione sostanziale che gli permette di oltrepassare il concetto stretto che la riduce ad una semplice ricerca di posti governativi o di sedi parlamentari.

 Infatti, l'azione politica va aperta su vaste prospettive che implicano migliaia di mandati elettivi da esercitare in seno ai consigli regionali, provinciali e locali, che sono altrettanto d'istituzioni chiave per qualificare elite degne di garantire la gestione degli affari pubblici.

Gli obiettivi nobili inerenti a l'impegno politico sarà interamente raggiunto soltanto quando la classe politica, anziché mettersi a fuoco su posti da ammucchiare a livello centrale, si interesserà maggiormente al mandato elettivo, locale o regionale, visto che quest'ultimo permette di essere tutt'al più vicino alle preoccupazioni legittime ed alle necessità fondamentali del cittadino.

Quanto al cittadino-elettore, che con il suo voto liberamente emesso, contribuisce all'espressione della volontà popolare, gli dico questo: Partecipando allo scrutinio, non fai che esercitare un diritto personale, ma tu distribuzioni mandato alla persona che eleggi, per rappresentarla nella gestione della cosa pubblica.

 Devi dunque essere consapevole della portata considerevole del dovere inerente a suffragio - che non può fare l'oggetto di nessun marchandage- e rimettertene alla ta coscienza patriottica, per scegliere programmi realistici e candidati qualificati e giusti.

Al cittadino-candidato, dico: è tempo di rompere definitivamente con le pratiche elettoraliste scandalose che hanno arrecato pregiudizio alla credibilità delle assemblee elette, e falsato la nobiltà dell'azione politica.

Appartiene dunque ad ogni persona che prevede di fare atto di candidatura alle prossime elezioni di conservare allo spirito la correlazione, dedicata dalla costituzione, tra l'esercizio del potere e la resa dei conti.

 Considerando il posto che la costituzione la loro riserva, nell'ancoraggio dei valori di cittadinanza responsabile, la società civile ed i mass media sono tenuti di assumerli efficacemente ruolo in materia d'osservazione legale, indipendente e neutrale della regolarità delle operazioni elettorali.

Caro popolo.

L'ammodernamento e la democratizzazione delle strutture dello Stato appare chiaramente attraverso la ripartizione, con la nuova costituzione, poteri centrali. Si manifestano, con ancora più forza, nel progetto della regionalizzazione avanzata che è fondata sul trasferimento del centro verso le regioni di prerogative e dei mezzi là afferenti, su base dei principi della democrazia territoriale e della buona governanza.

Si tratta là di un passo atto a favorire uno sviluppo regionale interdipendente, equilibrato ed integrato, che mette definitivamente fine all'allegazione colonialiste di un presunto Marocco utile, ed un Marocco inutile, e che ne finisce con le disparità territoriali.

Per consolidare i pilastri del grande cantiere che strutturano della regionalizzazione avanzata, che consideriamo come una nuova rivoluzione del re e del popolo, occorrerà dare la precedenza all'elaborazione della legge organica là afferente, a causa del legame esistente tra questa e l'elezione dei consigli regionali, come pure le scadenze e le misure da adottare per la messa in atto della seconda camera del Parlamento.

D'altra parte, occorrerà accelerare il processo dell'operazionalizzazione del fondo di livellamento sociale e del fondo di solidarietà interregionale, in modo da rafforzare i programmi dell'INDH che mira a combattere la povertà, la marginalizzazione e l'esclusione sociale, tramite progetti e d'attività generatori di reddito e d'occupazioni, soprattutto per i giovani.

 Infatti, la gioventù marocchina, cosciente e responsabile, si trova oggi nel cuore del progetto d'ammodernamento costituzionale e politico, nei confronti dei diritti e doveri che prevede la costituzione, come pure le istanze di cittadinanza attiva che raccomanda di rafforzare l'adesione dei giovani alle diverse riforme democratiche ed ai diversi cantieri di sviluppo.

 Riserviamo una sollecitudine particolare a tutto il nostro popolo, tanto i nostri cittadini che vivono nell'ambito della patria che quelli che risiedono all'estero. A questi, ribadiamo il nostro omaggio per il loro attaccamento alla loro identità nazionale, e la loro volontà di conservare e di avere un colloquio ed i legami con i loro parenti ed il loro paese, nel rendendovi sempre più numerosi, vegliando al suo sviluppo ed il suo aumento ed avendo a cuore di difendere le sue cause giuste.

A tale riguardo, siamo attaccati all'attuazione ottimale delle disposizioni della nuova legge fondamentale che, per la prima volta, garantisce loro costituzionalmente il godimento di tutti i diritti di cittadinanza, come pure la tutela dei loro interessi nei paesi di residenza, e la partecipazione più ampia possibile alle istituzioni nazionali ed alla gestione degli affari pubblici.

Caro popolo.

 La nostra commemorazione della rivoluzione del re e del popolo coincide con l'ultimo decennio del mese benedetto di Ramadan dove i cuori del nostro popolo sono riempiti di felicità divine. É un momento forte che comanda di inclinarsi dinanzi alla memoria eroi della libertà, dell'indipendenza e dell'unità, in particolare ed in sommo grado, il nostro nonno e padre, le loro maestà i re Mohammed V e Hassan II - che Dio benedisca il loro cuore nella loro ultima residenza.

 Ribadiamo anche il patto comune che li collega a te, caro popolo, e con il quale noi ci impegniamo a continuare a portare la torcia della rivoluzione rinnovata del re e del popolo. Attingiamo in essa ed nello spirito della festa felice della gioventù, gli esempi della comunione simbiotica ed i valori di sacrificio, di resistenza e di perseveranza.

Se ne ispiriamo per operare instancabilmente per rafforzare, in questo contesto regionale ed internazionale delicato, la posizione del nostro paese che si afferma come modello di sviluppo democratico sereno e di progresso costante, nell'unità e la solidarietà, la fiducia e la speranza, la quietudine e la stabilità.
Wassalamou alaîkoum wa rahmatoullahi wa barakatouh".

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas-

 

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