الـعـربية Español Français English Deutsch Русский Português Italiano
venerdì 19 aprile 2024
 
 
 
www.sahara-online.net
www.sahara-social.com/it
Discorsi reali

SM Re Mohammed VI, soltanto Dio Lo assisti, ha chiamato la Comunità internazionale ad identificare " chiaramente e senza ambiguità " i responsabili degli ostacoli che bloccano il processo di negoziato sulla questione del Sahara marocchino.



In un discorso indirizzato alla nazione all'occasione del 35esimo anniversario della marcia verde, SM il re ha sollevato che" altrettanto la posizione del nostro paese si è distinto da una preoccupazione di chiarezza, di dialogo e di realismo, altrettanto gli avversari della nostra integrità territoriale si sono contrastati a fuggire le loro responsabilità ed a combinare per contrastare la dinamica creatrice impegnata dall'Iniziativa d'Autonomia".

" Appartiene dunque alla Comunità internazionale di identificare chiaramente e senza ambiguità i responsabili degli ostacoli che bloccano il processo di negoziato. Sono, nel verificarsi, gli avversari del Marocco che persistono nella mobilitazione, il fanatismo e la divisione, anziché favorire la dinamica, il dialogo e la concordia" , ha proseguito il sovrano.

SM il re ha espresso il suo rifiuto " di vedere le libertà di cui usufruisce il nostro paese vergognosamente instrumentalizzate per minacciare la nostra integrità territoriale", e tenuto ad affermare che " Non lasceremo chiunque ostacolare la marcia democratica in corso nel nostro paese".

D'altra parte, SM il re ha sottolineato che " il Marocco, che esercita la sua sovranità su totalità del suo territorio, ed assume chiaramente e senza l'ambiguità inferiore il suo responsabilità giuridiche internazionali, fustiga le invenzione delle allegazioni menzoniere sull'esistenza di zone pretesamente" sotto controllo " all'est del dispositivo di difesa, di cui ciascuno conosce il carattere pacifico ed i saggi finalità che ci vegliano".

" Il nostro paese non tollererà alcuna violazione, alterazione o messa in dubbio la marocanità di queste zone, non più che non ammetterà di orme provocatrici che mirano a imporre il fatto compiuto o a modificare lo statuto quo ", ha proseguito il sovrano.

SM il re ha segnalato che i Marocchini commemorano il 35esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde fermamente determinato a stampare una dinamica rinnovata allo spirito che vi presiede, impegnando a tale scopo di iniziative audace partecipi, che sono altrettante marce durature dedicate allo sviluppo, a democrazia ed all'unità.

 Il sovrano ha citato in primo luogo, l'Iniziativa d'Autonomia, che " viene di innescare una svolta decisiva, andando al di là dell'unanimità nazionale e del sostegno onusiano ed internazionale di cui è l'oggetto, per suscitare un'ampia adesione a cuore anche dei campi di Tindouf, dove anima ormai la fiamma degli speranze" , oltre al fatto che ha operato una rottura con gli approcci di cui l'inapplicabilità è stata confermata dall'ONU, e ha messo per strada un processo di negoziati onusiani, positivo e realistico.

SM il re ha concluso che " sulla base del suo attaccamento alla legalità nazionale e internazionale, il Marocco proseguirà la sua cooperazione sincera con il segretario Generale delle Nazioni Unite ed il suo inviato personale, in attesa di trovare una soluzione politica definitiva a questa vertenza regionale artificiale, sulla base dell'Iniziativa d'Autonomia".

Ecco il testo integrale di questo discorso:

" Elogio a Dio.

Preghiera e Saluto sul Profeta, Sua Famiglia ed i Suoi Compagni.

Caro popolo.

Commemoriamo oggi il 35esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde, e Siamo fermamente determinati a stampare una dinamica rinnovata allo spirito che vi presiede. Abbiamo impegnato a tale scopo delle iniziative audace partecipante, chi sono altrettante marce durature dedicate allo sviluppo, alla democrazia e àll'unità.

A tale riguardo, lo citerà in primo luogo, l'Iniziativa d'Autonomia, che viene di iniziare una svolta decisiva, andando al di là dell'unanimità nazionale ed di sostegno onusiano ed internazionale di cui è l'oggetto, per suscitare un'ampia adesione al cuore anche dei campi di Tindouf, dove anima ormai la fiamma delle speranze.

Operando una rottura con gli approcci di cui l'inapplicabilità è stata confermata dall'ONU, l'Iniziativa d'Autonomia, di fatto, ha messo per strada un processo di negoziati onusiani, positivo e realistico.

Altrettanto la posizione del nostro paese si è distinta da una preoccupazione di chiarezza, di dialogo e di realismo, altrettanto gli avversari della nostra integrità territoriale sono ostinati a fuggire le loro responsabilità ed a combinare per contrastare dinamica creatrice impegnata dall'Iniziativa d'Autonomia.

Appartiene dunque alla Comunità internazionale di identificare chiaramente e senza ambiguità i responsabili degli ostacoli che bloccano il processo di negoziato. Questo sono, nel verificarsi, gli avversari del Marocco che persistono nella mobilitazione, il fanatismo e la divisione, anziché favorire la dinamica, il dialogo e l'armonia.

È passato il tempo dell'indietreggiare dove alcuni potevano sottrarsi a il loro obblighi. L'ora di verità ha suonato per rivelare alla Comunità internazionale gli affres della repressione, dell'intimidazione, dell'umiliazione e torture che sono inflitte ai nostri compatrioti nei campi di Tindouf, in violazione ovvia principi più elementari del diritto internazionale umanitario.

Di fronte a questa situazione drammatica, i nostri argomenti fedeli a Tindouf, uomini e donne, vieillards e bambini, non cessano di esprimere coraggiosamente e con sempre più di veemenza, la loro opposizione crescente alla repressione e la tirannia. Prova in è che, nonostante le costrizioni del blocco che soffocano che è imposto loro, riacquistano in maniera massiccia la loro patria, il Marocco, che si mette spontaneamente in fase con l'Iniziativa d'Autonomia e lo spirito del progetto della regionalizzazione avanzata.

Attiriamo l'attenzione della Comunità internazionale e delle organizzazioni di diritti dell'uomo, per affermare che non è né giusto, né accettabile pubblicare tanta indifferenza e comodità di fronte alla persistenza di una situazione giuridicamente irragionevole, umanamente drammatica e politicamente inaccettabile.

Li impegniamo a prendere le loro responsabilità mettendo un termine a violazione persistente delle convenzioni internazionali umanitarie per l'Algeria che ha creato una situazione aberrante nuova, in particolare rifiutando di autorizzare l’Alto Commissariato ai profughi da garantire il censimento e la protezione delle popolazioni campi.

Affermiamo, a questo proposito, che noi non abbandoniamo mai i nostri argomenti fedeli in i campi di Tindouf, né dove che sia altrove. Non forniremo alcuno sforzo per che possono esercitare i loro diritti fondamentali, in particolare il diritto a libertà d'espressione, di movimento e di ritorno alla loro madre-patria.

Esprimendo il nostro rifiuto di vedere le libertà di cui usufruisce il nostro paese honteusement per minacciare la nostra integrità territoriale, teniamo anche ad affermare che non lasceremo chiunque ostacolare la marcia democratica in corso nel nostro paese.

Caro popolo.

Il Marocco, che esercita la sua sovranità sulla totalità del suo territorio, ed assume chiaramente e senza l'ambiguità inferiore le sue responsabilità giuridiche internazionali, fustiga le invenzione delle allegazioni menzoniere sull'esistenza di zone in seguito alle informazioni ricevute " sotto controllo" all'est del dispositivo di difesa, di cui ciascuno conosce il carattere pacifico ed i saggi finalità che vi vegliano.

Il nostro paese non tollererà alcuna violazione, alterazione o messa in dubbio della marocanità di queste zone, non più che non ammetterà di orme provocatrici che mirano a imporre il fatto compiuto o a modificare lo statuto quo.

Sulla base del suo attaccamento alla legalità nazionale ed internazionale, il Marocco proseguirà la sua cooperazione sincera con il segretario generale delle Nazioni Unite ed il suo inviato personale, in attesa di trovare una soluzione politica definitiva a questa vertenza regionale artificiale, sulla base dell'Iniziativa d'Autonomia.

Caro popolo.

Indipendentemente dalle acquisizioni politiche registrate dalla nostra causa nazionale, è imperativo ed inevitabile, se si vuole accompagnare gli sviluppi che essa conosce, portare via le battaglie che induce, e raccogliere le sfide aggiunte, di perseguire la messa in atto degli assi della strategia integrata che abbiamo annunciato nel discorso precedente della Marcia Verde.

- Il primo di quest'assi riguarda la regionalizzazione avanzata di cui abbiamo lanciato il cantiere, e di cui l'attuazione andrà a vantaggio delle province del Sud a titolo prioritario, con ciò che ciò implica come allargamento della gestione democratico degli affari regionali e come consolidazione dei diritti dell'uomo a mezzo di meccanismi regionali e locali. Come queste province appaiono in testa beneficiari della politica di decentramento.

- Il secondo asse riguarda la ristrutturazione del Consiglio reale consultivo per Affari sahariani. A tale riguardo, procederemo prossimamente, con l'aiuto di Dio, alla promulgazione di un Dahir per il nuovo Consiglio, che sarà realizzato sulla base delle riforme sostanziali seguenti:.

- La democratizzazione dei suoi membri, garantendo che essa procede esclusivamente le istanze, gli sceicchi e dignitari con la qualità di rappresentanza, ed aumentando la sua apertura agli nuovi eletti, soprattutto tra le organizzazioni della società civile locale, tra cui associazioni di diritti umani, dei giovani e delle donne, così come le forze produttive ed i rappresentanti dei cittadini che hanno raggiunto il paese e che vivono all'estero.

- Adozione di una nuova governanza tali da assicurare la razionalizzazione delle strutture e delle modalità di funzionamento dell'amministrazione del consiglio.

- Ampliare le proprie competenze, in modo da coprire in particolare i compiti di rappresentanza e di sviluppo e quelli relative alla mobilitazione nazionale e internazionale e gli sforzi di riconciliazione fra tutti i figli del Sahara marocchino.

Per quanto riguarda il terzo asse relativo alla ristrutturazione dell'Agenzia per la Promozione e lo sviluppo economico e sociale delle province del sud del regno, Abbiamo preso le due decisioni seguenti:.

- La prima consiste nel limitare la molla territoriale dell'Agenzia alla zona di Sakia-El-Hamra ed Oued-Eddahab ed a mettere a fuoco le sue missioni sulla realizzazione di progetti di sviluppo umano e l'attuazione di programmi locali, generatori dell’occupazione per i giovani ed atti a consolidare la giustizia sociale e a facilitare le condizioni d'accoglienza e d'appoggio all'integrazione dei ricongiunti.

- La seconda decisione riguarda, essa, la creazione di una nuova agenzia a vocazione simile, di cui la competenza territoriale copre il resto delle province che sono attualmente della molla dell'Agenzia per la promozione e lo sviluppo economico e sociale delle province del sud del regno, come pure altre province della regione. L'entità così creata avrà il compito di proseguire lo sviluppo di questa zona, considerando il posto che ogni particolare occupa presso il nostro Maestà.

A tale riguardo, invitiamo il governo a sollecitare le misure necessarie per garantire l'attuazione di queste due decisioni.

- Per quanto riguarda gli assi di questa strategia che induce il dovere di mantenere mobilizzazione popolare e di sostenere gli sforzi assidui della diplomazia ufficiale, Ribadiamo la necessità di sostenerli con iniziative parallele audace che il Parlamento, le parti politiche, le istanze di difesa di diritti dell'Uomo, le strutture associative ed i mass media dovrebbero condurre in quadro della difesa della nostra causa.

 Rimaniamo così fedele alla memoria del creatore della Marcia Verde, il nostro venerato padre, fuoco sua maestà il re Hassan II, che Dio abbia il suo cuore, ed al giuramento costante anesso.

Invochiamo con ricordo la memoria dei martiri dell'integrità territoriale e rendiamo omaggio a quelli che vi vegliano, nel verificarsi le forze dell’esercito e le autorità di Sicurezza e territoriali. Preghiamo L’Altissimo per il successo di tutte le marce che conduciamo per salvaguardare l'unità della nazione e di preservare la dignità del cittadino.

Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh".

 

Fonte : MAP

- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas -

 

 

 

 Questo sito non è responsabile del funzionamento e del contenuto dei link esterni !
  Copyright © CORCAS 2024