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mercoledì 24 aprile 2024
 
 
 
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Discorsi reali

SM Re Mohammed VI, soltanto Dio Lo assiste, ha affermato che l'ostinazione dei nemici dell'integrità territoriale non farà che consolidare il Marocco nella sua marcia verso la democrazia e lo sviluppo, sottolineando che i diritti della cittadinanza possono essere concepiti o esercitati soltanto nel quadro del rispetto del diritto supremo della patria all'unità ed alla sovranità.



In un discorso indirizzato venerdì alla nazione, all'occasione del 57esimo anniversario della rivoluzione del re e del popolo, il sovrano ha indicato che in testa delle iniziative audace, che segnano una svolta decisiva nella storia contemporanea del nostro paese, appare la proposta che conferisce un'autonomia alle province del Sud, che si è iscritta nel quadro del combattimento permanente condotto dal Marocco per la preservazione della sovranità del regno sull'integrità del suo territorio nazionale.

Il sovrano ha sollevato che mentre si aumenta il sostegno internazionale a favore di quest'iniziativa coraggiosa, riconosciuta dall'ONU come seria e credibile, " i nostri avversari persistono nelle loro manovre disperate che mirano invano a ostacolarlo e torpiller la dinamica promettente che ha impegnato in previsione di regolamento definitivo tanto auspicato, a livelli internazionale e regionale, di questa vertenza artificiale".

Ma l'ostinazione dei nemici della nostra integrità territoriale, così forte cioè, non farà che consolidarli nella nostra determinazione a proseguire la nostra marcia verso la democrazia e lo sviluppo, con tutta la fermezza, la vigilanza e la mobilizzazione necessarie, ha detto SM il re che ribadisce, a questo proposito, soltanto i diritti della cittadinanza " possono essere concepiti o esercitati soltanto nel quadro del rispetto del diritto supremo della patria alla salvaguardia della sua unità, della sua integrità territoriale e della sua sovranità nazionale ".

Il sovrano ha sottolineato che " se celebriamo quest'epopea gloriosa, questo non è tanto perchè si tratta di un atto eroico scorso e passato, bensì perchè costituisce una rivoluzione colpita dal sigillo della perennità ".

" Quindi abbiamo tenuto, dalla nostra adesione al Trono, a stampargli un soffio rinnovato, tutto attingendo nei valori di patriottismo, di sacrificio e di resistenza, in attesa di lavorare una storia moderna, degna del nostro passato glorioso, una storia che apre dinanzi alle generazioni presenti e future prospettive promettenti per la concretizzazione delle loro intenzioni e le loro ideali" , ha aggiunto SM il re.

Il sovrano ha affermato che il combattimento per il recupero dell'indipendenza non era l'appannaggio di un'elite.

" C'era piuttosto una battaglia condotta da tutto il popolo, nelle città e le campagne, le montagne e le regioni del Sahara, e che implicano tutti gli strati sociali e le categorie d'età, uomini e donne, giovani ed adulti" , ha detto il sovrano che aggiunge che tutti i Marocchini hanno acconsentito, sotto l'impulso del Trono, di sacrifici immensi per la libertà della patria e per il simbolo della sovranità della nazione.

SM il re ha fatto osservare che la celebrazione del 57esimo anniversario della rivoluzione del re e del popolo coincide quest'anno con l'anniversario della scomparsa del simbolo emblematico di quest'epopea storica, fuoco SM Mohammed V.

Ecco il testo integrale di questo discorso:

" Elogio a Dio, preghiera e ciao sul profeta, la sua famiglia ed i suoi compagni.

Caro popolo,

Il discorso che noi ti indirizziamo all'occasione del 57esimo anniversario della rivoluzione del re e del popolo coincide con la commemorazione, questi 10 Ramadan, della scomparsa del simbolo emblematico di questa epopea storica, il nostro venerato nonno, la sua maestà il re Mohammed v che dio sanctifie il suo cuore.

In questi giorni benedetti del mese incoronato del diggiuno e dell'implorazione, abbiamo un pensiero commosso per la memoria e il cuore immacolato dell'eroe il cui nome resterà eternamente associato a quest'epopea, fuoco il nostro nonno, e quelle del suo lavoratore di lotta, nostro venerato padre, la sua maestà il re Hassan II che dio loro benedica nella loro residenza eterna e i martiri valorosi della resistenza e della liberazione, derivati dal popolo marocchino intero.

Infatti, il combattimento per il recupero dell'indipendenza non era l'appannaggio di un'elite. C'era piuttosto una battaglia condotta da tutto il popolo, nelle città e le campagne, le montagne e le regioni del Sahara, e che implicano tutti gli strati sociali e le categorie d'età, uomini e donne, giovani ed adulti.

Infatti, tutti i Marocchini hanno acconsentito, sotto l'impulso del Trono, di sacrifici immensi per la libertà della patria e per il simbolo della sovranità della nazione. Se celebriamo quest'epopea gloriosa, questo non è tanto perchè si tratta di un atto eroico scorso e passato, bensì perchè costituisce una rivoluzione colpita dal sigillo della perennità.

Quindi abbiamo tenuto, dalla nostra adesione al trono, a stampargli un soffio rinnovato, tutto attingendo nei valori di patriottismo, di sacrificio e di resistenza, in attesa di lavorare una storia moderna, degna del nostro passato glorioso, una storia che apre dinanzi alle generazioni presenti e future prospettive promettenti per la concretizzazione delle loro intenzioni ed i loro ideali. C'è in questo spirito che abbiamo lanciato iniziative audace, che segnano una svolta decisiva nella Storia contemporanea del nostro paese.

In testa di quest'iniziative appare la nostra proposta che conferisce un'autonomia alle nostre province del Sud, e si iscrivendo nel quadro del combattimento permanente che conduciamo per la preservazione della sovranità del regno sull'integrità del suo territorio nazionale.

Ma mentre aumenta il sostegno internazionale a favore di quest'iniziativa coraggiosa, riconosciuta dall'ONU come seria e credibile, i nostri avversari persistono nelle loro manovre disperate che mirano invano ad ostacolarlo e torpiller la dinamica promettente che ha impegnato in previsione di regolamento definitivo tanto auspicato, a livelli internazionale e regionale, di questa vertenza artificiale.

Ma l'ostinazione dei nemici della nostra integrità territoriale, così forte cioè, non farà che consolidarli nella nostra determinazione a proseguire la nostra marcia verso la democrazia e lo sviluppo, con tutta la fermezza, la vigilanza e la mobilizzazione necessarie.

Affermiamo a questo proposito, che i diritti della cittadinanza possono essere concepiti o esercitati soltanto nel quadro del rispetto del diritto supremo della patria alla salvaguardia della sua unità, della sua integrità territoriale e della sua sovranità nazionale.

Caro popolo,

Fedele allo spirito dell'epopea del 20 agosto, abbiamo operato alla realizzazione di importanti acquisizioni ed intraprese delle riforme profonde che mirano a consolidare la costruzione dello Stato marocchino moderno.

Per consolidare i progressi realizzati dal nostro paese nella pratica del decentramento, abbiamo proceduto al lancio del cantiere della regionalizzazione avanzata, la cui vocazione è di indurre la buona gestione territoriale e stimolare la dinamica di sviluppo integrato.

C'è in questo quadro che garantiamo, con un vivo interesse ed una grande considerazione, il seguito costante ed assiduo dei lavori della commissione consultiva della regionalizzazione, che beneficia di tutta la nostra fiducia.

Salutiamo, infatti, gli sforzi che spiegano suo presidente ed i suoi membri, e ricordiamo il carattere delicato della missione che gli è stata affidata.

Misuriamo anche il grado di pazienza e di chiarovegenza che richiede tale missione di elaborare una concezione generale di un modello maroco-marocchino di regionalizzazione, che sia originale e che procede delle realtà del nostro paese e delle specificità che gli sono proprie.

Considerando le sfide che rappresenta per il futuro del Marocco, in termini d'unità, di democrazia e di sviluppo, la concezione generale auspicata costituisce il punto di partenza di un processo lungo e difficile, che esige un'azione risolta a quattro livelli:

In primo luogo: Fare maturare questo progetto da un lavoro di sensibilizzazione nel quadro di un dibattito nazionale ampio e costruttivo, e con uno sforzo di mobilizzazione per garantirle un sostegno molto e garantire il suo successo favorendo la sua appropriazione con tutti,

In secondo luogo: Mettere a punto un itinerario chiara e ben definito, lo bevve essendo di garantire un'attuazione giudiziosa e graduale di questo progetto, con il contributo delle istanze qualificate e competenti, e la mobilizzazione dei meccanismi istituzionali e d' altri strumenti di sviluppo adeguati ed efficienti.

In terzo luogo: Parallelamente ai lavori della commissione, il governo deve mettersi all'elaborazione di una carta di decentramento che prevede principalmente il trasferimento alle regioni, attribuzioni e risorse umane e finanziarie necessarie.

Poiché affatto di regionalizzazione nel quadro della centralizzazione,

In quarto luogo: Le parti nazionali serie devono apportare un contributo attivo alla preparazione e la cornice d' elite atte a garantire la buona gestione degli affari regionali.

Caro popolo,

La regionalizzazione avanzata e l'ampio decentramento hanno per finalità ultima di imprimere un forte impulso al nostro modello originale di sviluppo e d'organizzazione istituzionale.

C'è perché abbiamo costantemente opera per aprire la via alla concretizzazione di questa scelta strategica che è il Marocco unificato delle regioni.


Ci usiamo attraverso i cantieri di sviluppo umano e duraturo che conduciamo, tramite i piani ambiziosi settoriali nazionali a componente regionale che realizziamo, e tramite le infrastrutture di cui dotiamo il paese.

Nello stesso ordine di idee, ci preoccupiamo di fare entrare nel Marocco allo stesso livello nell'era dell'economia verde.

Si tratta di una svolta storica nel processo d'emancipazione del nostro paese in materia di sviluppo.

Oltre ad un'apertura aumentata del Marocco sul mondo ed una più grande sinergia tra le sue regioni, è stato possibile désenclaver le zone arretrate e rese marginali, e mettere un termine definitivo al proverbio coloniale di un Marocco utile ed un Marocco inutile.

Abbiamo anche intrapreso di dotare il Marocco dei mezzi necessari ad uno sfruttamento ottimale del potenziale di cui Dio l'ha gratificato in materia di energie rinnovabili e proprie, ne prelude alla realizzazione di una vera impresa storica, quello di liberarsi gradualmente dalla dipendenza energetica, di individuare nuove risorse per lo sviluppo e creare più d'occupazioni a profitto dei nostri giovani.

Lo sfruttamento giudizioso ed ottimale dell'evoluzione in corso nel processo di sviluppo umano e duraturo, passaggio mediante la liberazione delle energie della nostra gioventù e la sua qualificazione.

Sono le generazioni presenti ed a venire che potranno continuare a portare la torcia della rivoluzione permanente del re e del popolo, fiere della loro identità autentica e della simbiosi perfetta tra il trono ed il popolo. Con un senso elevato del dovere, resteranno mobilitate, mettendo del cuore alavoro ed agendo conformemente ad un ideale di solidarietà sociale, in un clima d'armonia e d'quietudine.

Tali sono i valori che ispira quest'ambiente d'entusiasmo spiritoso che caratterizza il mese incoronato di Ramadan.

Imploro, dunque, l'Altissimo per che Ne sparga i vantaggi sui nostri cittadini - che vivono al paese o residente all'estero, come pure sull'insieme dell'Oumma islamica.



"Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wa barakatouh ".

 

Fonte:  MAP

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas -


 


 

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