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venerdì 19 aprile 2024
 
 
 
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Discorsi reali

 SM Re Mohammed VI ha affermato che le province del sud saranno fra i primi beneficiari della regionalizzazione avanzata che traduce un'opzione risolta per il rinnovamento e l'ammodernamento delle strutture dello Stato e per il consolidamento dello sviluppo integrato.



" Intendiamo, tra l'altro oggettivi principali, mettere le province del sud recuperate fra i primi beneficiari della regionalizzazione avanzata.

 Il Marocco, infatti, non può limitarsi nell'immobilismo, mentre gli avversari della nostra integrità territoriale si ostinano ad ostacolare il processo onusiano che mira a trovare una soluzione politica realistica e reciprocamente accettabile al conflitto artificiale suscitato attorno a queste province, soluzione fondata sulla nostra iniziativa d'autonomia, riservata al Sahara marocchino" , ha detto il sovrano in un discorso indirizzato domenica sera alla nazione.

" Quest'iniziativa, forte della credibilità onusiana, resta sempre di messa per ogni negoziato serio e responsabile che deve condurre nel regolamento realistico e desiderato" definitivo; , ha ribadito SM il re, sottolineando che parallelamente, " Siamo risolti ad andare al di là nella concretizzazione della nostra determinazione a permettere ai figli onesti ed abitanti di nostro Sahara marocchino di disporre di un'ampia latitudine nella gestione dei loro affari locali ed in ciò, il quadro di una regionalizzazione avanzata che veglieremo ad attuare con una volontà nazionale sovrano".

 " Aspettiamo da ciascuno che dà prova di una forte mobilizzazione e che adotta la piena misura delle sfide strategiche di questo cantiere che determina che è la regionalizzazione allargata, all'auna di cui si apprezzerà il successo delle grandi riforme che strutturano che conduciamo ".  È un momento forte e solenne.


In ciò che segue il testo integrale del discorso reale:

" Elogio a dio, preghiera e saluto sul profeta, la sua famiglia ed i suoi lavoratori,

le signore, signori,

procediamo oggi all'impianto della Commissione consultiva della regionalizzazione. C'SM il re: Le province del sud fra i primi beneficiari della regionalizzazione avanzata 04/01/2010

Consideriamo che segna il lancio di un cantiere che struttura, di cui vogliamo che costituisce una svolta principale nei modi di gestione territoriale.

Intendiamo anche fare un preludio ad una nuova dinamica di riforma istituzionale profonda. Pertanto, la regionalizzazione allargata scontata non è una semplice sistemazione tecnica o amministrativa.

Traduce, piuttosto, un'opzione risolta per il rinnovamento e l'ammodernamento delle strutture dello Stato, e per il consolidamento dello sviluppo integrato. Inoltre, abbiamo deciso di associare tutte le forze vive della nazione allo sforzo di concezione generale di questo progetto.

Abbiamo giudicato opportuno creare, a questo scopo, una commissione consultiva ad hoc.

Ne abbiamo affidato la presidenza al professore Omar Azziman, considerando la competenza, l'esperienza, l'imparzialità ed il senso elevato del dovere, che lui conosciamo.

Considerando il carattere multidimensionale della regionalizzazione, abbiamo tenuto conto, nella composizione di questa commissione, dell'attaccamento, particolarmente patriottico, dei suoi membri all'interesse generale, della diversità dei loro profili e sensibilità, e della complementarità delle loro specialità, come pure della loro grande familiarità con la cosa pubblica e le specificità locali e regionali del loro paese.

Conformemente all'approccio partecipe di cui abbiamo ancorato l' impiego in tutte le riforme principali, chiamiamo la commissione ad un lavoro di ascolto e di concertazione con le istanze e gli attori interessati e qualificati.

Aspettiamo da questa commissione che mette a punto la concezione generale di un modello nazionale di regionalizzazione avanzata, che include tutte le regioni del regno, e che la sottopone alla nostra alta valutazione alla fine del mese di giugno prossimo.

Come noi l'abbiamo già sottolineato, invitiamo la commissione ad attaccarsi a mettere a punto un modello maroco-marocchino di regionalizzazione, derivato dalle specificità del nostro paese.

L'una di queste specificità fondamentali è che la monarchia marocchina appare fra le più vecchie del mondo. La monarchia marocchina è restata, attraverso le età, il garante dell'unità della nazione, che comprende la simbiosi che la lega alle varie componenti del popolo, e che veglia ad informarsi della situazione delle popolazioni sul campo, ovunque nel regno.

 Il Marocco si distingue con il suo patrimonio storico secolare, quanto con la sua evoluzione modernista evidentemente conosciuta, in materia di decentramento allargato.

Spetta dunque alla commissione mettere a punto un sistema nazionale innovatore di regionalizzazione, senza peraltro per affondare nel mimetismo o la riproduzione alla lettera delle esperienze straniere.
La nostra intenzione ultima è di porre le basi di un modello di regionalizzazione prima-gardiste per i paesi in via di sviluppo.

Intendiamo così consolidare il posto privilegiato del nostro paese, come esempio ad emulare, quando si tratta di prendere posizioni nazionali audace e diportare risposte marocchine crearici a domanda marocchine principali.

Da questo punto di vista, questa concezione generale deve essere elaborata nel sostenendosi su quattro fondamentali, cioè:

- In primo luogo: l'attaccamento alle sacralità ed alle costanti della nazione, in particolare l'unità dello Stato, della nazione e del territorio, unità di cui siamo il garante ed il protettore.

Di conseguenza, la regionalizzazione allargata deve essere la conferma democratica della singolarità del Marocco, ricco con la diversità dei suoi affluenti culturali e dei suoi vantaggi spaziali, la totalità fondendosi in un'identità nazionale unica e singolare.

 - In secondo luogo, la consacrazione del principio di solidarietà:

 La regionalizzazione non deve ridursi ad una semplice ridistribuzione delle competenze tra il centro e le regioni.

Infatti, la regionalizzazione non sarà equilibrata e non avrà una portata nazionale che se lo sfruttamento ottimale con ogni regione dei suoi vantaggi e potenzialità proprie, si opera in correlazione ed in concomitanza con la messa in atto dei meccanismi efficienti di solidarietà, che comprende la complementarità e la coesione interregionali in un Marocco unito.

- In terzo luogo: la ricerca dell'armonizzazione e dell'equilibrio, riguardo alle competenze ed i mezzi, come pure la prevenzione delle interferenze e dei conflitti di competenze tra le diverse Comunità locali, le autorità e le istituzioni.

- In quarto luogo: l'adozione di un ampio decentramento la cui attuazione effettiva è indispensabile per una regionalizzazione giudiziosa, nel quadro di una gestione territoriale efficiente, fondata sulla correlazione e la convergenza.

Signore, signori,

Speriamo di vedere arrivare questo cantiere fondatore alla concretizzazione degli obiettivi sostanziali principali.

Si tratta, tutto d'accesso, dell'arrivo di regioni interamente realizzabili e stabili nel tempo, fondate su criteri razionali e realistici, inerenti ad un sistema di regionalizzazione nuovo.

Viene, in secondo luogo, l'emergenza auspicata di consigli democratici che dispongono delle prerogative e delle risorse di cui hanno bisogno per assumersi lo sviluppo regionale integrato.

Infatti, non vogliamo che le regioni del Marocco della buona gestione territoriale, siano entità puramente formali o burocratiche, ma presto come istituzioni rappresentative delle elite qualificate ed atte a gestire al massimo gli affari delle loro regioni rispettive.

Intendiamo, tra l'altro oggettivi principali, mettere le nostre province del Sud recuperate fra i primi beneficiari della regionalizzazione avanzata.

Il Marocco, infatti, non può limitarsi nell'immobilismo, mentre gli avversari della nostra integrità territoriale si ostinano ad ostacolare il processo onusiano che mira a trovare una soluzione politica realistica e reciprocamente accettabile al conflitto artificiale suscitato attorno a queste province, soluzione fondata sulla nostra iniziativa d'autonomia, riservata al Sahara marocchino.

 Ribadiamo che quest'iniziativa, forte della credibilità onusiano, resta sempre di messa per ogni negoziato serio e responsabile che deve condurre nel regolamento realistico e definitivo auspicato.

Parallelamente, siamo risolti ad andare al di là nella concretizzazione della nostra determinazione a permettere ai figli onesti ed abitanti di nostro Sahara marocchino di disporre di un'ampia latitudine nella gestione dei loro affari locali, e ciò, nel quadro di una regionalizzazione avanzata che veglieremo ad attuare con una volontà nazionale sovrana.

 Signore, signori.

Aspettiamo da ciascuno che dà prova di una forte mobilizzazione, e che adotta la piena misura delle sfide strategiche di questo cantiere che determina che è la regionalizzazione allargata, all'auna di cui si apprezzerà il successo delle grandi riforme che strutturano che conduciamo.

Impegniamo, dunque, la commissione a procedere ad un esame approfondito delle problematiche che si pongono effettivamente in questo settore, e l'esortiamo a mettere in comune gli sforzi e dare prova d'innovazione e di creatività per presentare proposte pratiche e realizzabili in materia.

La nostra ambizione nazionale è di passare di una regionalizzazione nascente ad una regionalizzazione avanzata d' benzina democratica e dedicata allo sviluppo.

Garantiamo questa commissione del nostro sostegno e della nostra volontà di seguire i suoi lavori, e diamo, a questo proposito, le nostre alte direttive al governo ed a tutte le autorità per che gli portano la loro collaborazione e mettono a sua disposizione i mezzi che gli sono necessari per liberarsi dalla sua missione.

 Imploriamo l’Altissimo di guidare i nostri passi ed aiutarci a raggiungere gli obiettivi su cui facciamo affidamento facendo della regionalizzazione allargata la base della costruzione istituzionale dello Stato marocchino, di cui ci preoccupiamo di consolidare le basi come Stato moderno di diritto, delle istituzioni e della buona gestione.

Vegliamo, a questo proposito, sulla concomitanza e la correlazione stretta entra, di una parte, la tutela dei diritti della patria in termini d'unità, d'integrità territoriale e della sovranità e, d'altra parte, i diritti di tutti i Marocchini di esercitare una cittadinanza responsabile ed usufruire interamente della loro dignità nel quadro di un Marocco unificato, solidale, pacifico e prosperoso.

Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh".

Fonte: MAP

 - Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas -

 

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