Il ministro ha fatto ciò sostenendosi su prove e fatti storici che non soffrono alcun'ambiguità e che non ammettono alcun'interpretazione.
n occasione della sua relazione nel quadro di questa riunione iniziata dalla rete maroco-americana sotto il tema: "le conseguenze delle informazioni menzoniere (fake news)", il sig. El Khalfi ha spiegato come questo genere di informazioni conduce all'adozione di posizioni non realizzabili che ostacolano il regolamento di molte cartelle, di cui quello del Sahara marocchino, che cita gli esempi di dichiarazioni e di opinioni erronee che denaturano la verità o impediscono di raggiungere un regolamento definitivo di questo conflitto artificiale.
Fra gli esempi di menzogne sui quali si è attardato il sig. El Khalfi, egli là a quella secondo la quale la zona situata all'est del dispositivo di difesa a Sahara è "una zona liberata", mentre è una zona che dipende dalla responsabilità delle Nazioni Unite rappresentate dalla MINURSO.
Si tratta di un esempio reale della propaganda separatista che veglia a trasportare dati "che adducono che le pareti di sabbia sono pareti di separazione mentre hanno obiettivi di difesa e di sicurezza e giocato un ruolo importante nella stabilità e l'efficacia dell'applicazione dell'accordo di cessate il fuoco e successivamente in materia di lotta contro il traffico di droghe, il contrabbando, la tratta delle persone e le reti terroristiche e estremiste", ha detto.
Il ministro ha anche confutato l'allegazione secondo la quale la popolazione del Sahara è esclusa dalla gestione degli affari della regione, sottolineando che quest'ultimo conosce l'organizzazione di elezioni regolari ed ha conosciuto un censimento generale della popolazione conformemente alle norme delle Nazioni Unite.
Fra le altre dichiarazioni menzoniere battute in breccie dal sig. El Khalfi dinanzi ad un'udienza composta da giornalisti marocchini ed americani, dei professori universitari e di esperti giuridici, egli là a quella secondo la quale il polisario è il rappresentante della popolazione del Sahara.
Ha così affermato che sono opinioni completamente non fondate, poiché la maggioranza della popolazione del Sahara si trova nel Sahara Marocchino e non nei campi di Tinduf dove non ci sono elezioni libere per eleggere rappresentanti. "Le sole elezioni che esistono sono coloro che si svolgono al Sahara marocchini in presenza di osservatori internazionali e con un tasso elevato di partecipazione", ha proseguito.
Il Sig. El Khalfi ha insistito che questi dati evidenti confermano che il polisario non dispone della legalità di rappresentare la popolazione sahraouie, soprattutto che il fronte separatista ha rifiutato con l'Algeria le risoluzioni del consiglio di sicurezza relative al censimento della popolazione dei campi, pur interrogandosi sulla base sulla quale si sostiene la legalità della rappresentazione della popolazione con questa entità.
Trattandosi della menzogna secondo la quale l'Algeria dà prova di neutralità nel conflitto attorno al Sahara, il ministro ha tenuto a sottolineare che l'Algeria ha opera ad armare Polisario, era un elemento essenziale nel suo sostegno diplomatico, tutto riparandolo, sostenendolo finanziariamente ed ergendosi contro qualsiasi soluzione.
Ed il sig. El Khalfi di concludere che la sfida legata "al fake news" diventa più importante in mancanza di una cultura dell'indagine e dell'indagine sulle informazioni al livello della società e della ricerca delle fonti e della storia dei dati per garantirsi della loro veridicità ed esattezza.
Al termine di questa riunione, il sig. El Khalfi ha firmato la versione inglese del libro “Marocanità del Sahara, realtà e menzogne sul conflitto", che riferisce undici menzogne che riguardano il conflitto del Sahara marocchino, destrutte con più di 100 prove chiarite in questo lavoro.
- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas-