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venerdì 26 aprile 2024
 
 
 
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La Sierra Leone ha ribadito a New York il suo sostegno al piano d'autonomia presentato dal Marocco per risolvere la controversia regionale sul Sahara.


"La Sierra Leone sostiene l'iniziativa marocchina d'autonomia che è in linea con le disposizioni del diritto internazionale, in particolare la devoluzione dell'autorità alla popolazione locale", ha indicato la delegazione sierra-leonese all'ONU in occasione della riunione annuale del Comitato dei 24 (C24).

A tale proposito ha ricordato che "il Consiglio di sicurezza, in tutte le sue successive risoluzioni dal 2007, compresa la risoluzione 2602, ha accolto con favore gli sforzi seri e credibili del Marocco per far avanzare il processo verso una soluzione" di questa controversia artificiale.

La Svizzera ha accolto favorevolmente il sostegno del SG dell’ONU al processo politico nel quadro delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza adottate dal 2007 e volte a pervenire a una soluzione politica realistica, pragmatica, duratura e reciprocamente accettabile di questa controversia regionale sul Sahara marocchino.

Pur sostenendo gli sforzi delle Nazioni Unite volti a riprendere il processo negoziale per giungere a una soluzione duratura della questione, la Delegazione ha espresso l'auspicio che tale processo possa capitalizzare sui progressi realizzati dall'ex inviato personale conformemente alla risoluzione 2602 del Consiglio di sicurezza.

In tale contesto ha accolto con favore la nomina di Staffan de Mistura a inviato personale dell’SG dell’ONU per il Sahara, nonché il suo primo viaggio nella regione nel gennaio scorso, sottolineando che il suo paese ritiene che il momentum realizzato nel quadro delle tavole rotonde con la partecipazione del Marocco, dell’Algeria, della Mauritania e del +polisario+ debba essere mantenuto nello stesso formato e conformemente alla risoluzione 2602 del Consiglio di sicurezza.

Ha inoltre messo in evidenza l'azione del Marocco in materia di diritti dell'uomo, come rilevato nelle varie risoluzioni del Consiglio di sicurezza, compresa la risoluzione 2602, mettendo chiaramente in evidenza il ruolo del Consiglio nazionale dei diritti dell'uomo e delle sue commissioni nelle città di El Aaiun e Dakhla, nonché la sua cooperazione con l'Alto Commissariato per i diritti dell'uomo (OHCHR), pur rallegrandosi degli sforzi del Marocco a favore dello sviluppo socioeconomico e infrastrutturale della regione.

La delegazione della Sierra Leone ha altresì sottolineato gli sforzi e i risultati del Marocco in materia di lotta contro la pandemia di Covid-19 nel Sahara, in particolare la campagna di vaccinazione che ha permesso l'accesso gratuito ai vaccini contro il Covid-19.

La Sierra Leone ha colto l'occasione per esprimere la propria soddisfazione per il rispetto del cessate il fuoco da parte del Marocco nel Sahara, esortando le altre parti a rispettare il cessate il fuoco nell'interesse della pace e della stabilità in tutta la regione.

La delegazione ha inoltre deplorato la situazione dei diritti dell'uomo nei campi di Tinduf nel sud-ovest dell'Algeria.

Ha insistito, a tale proposito, sulla necessità di affrontare la situazione dei diritti dell'uomo nei campi di Tinduf, chiedendo la registrazione e il censimento delle popolazioni in conformità con il mandato dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il diritto internazionale umanitario, tutte le risoluzioni pertinenti del Consiglio di sicurezza, compresa la risoluzione 2602.




-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-




















 

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