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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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Un gruppo composto da diversi paesi ha riaffermato, martedì, dinanzi al Consiglio dei diritti dell’uomo (CDU) a Ginevra, il suo forte sostegno all’integrità territoriale del Marocco e ai seri sforzi compiuti dal Regno per risolvere il conflitto artificiale attorno al Sahara marocchino.




In una dichiarazione rilasciata in occasione della 45a sessione dell’UNHRC, il gruppo di sostegno all’integrità territoriale del Regno ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa d'autonomia per il Sahara marocchino, riconosciuta dal Consiglio di sicurezza come base seria e credibile per risolvere definitivamente la controversia regionale.

In questa dichiarazione pronunciata dall’ambasciatore rappresentante permanente del Marocco presso l’Ufficio dell’ONU a Ginevra, Omar Zniber, il gruppo, composto di 26 Stati, ha sottolineato che "la soluzione di questa controversia politica contribuirà alla realizzazione delle legittime aspirazioni dei popoli africani e arabi in materia di integrazione e di sviluppo, obiettivo al quale il Marocco è fortemente legato".

Il gruppo ricorda che il Consiglio di sicurezza si è altresì rallegrato delle iniziative adottate dal Marocco per la promozione dei diritti umani nel Sahara, ribadendo nel contempo la sua richiesta di registrazione delle popolazioni nei campi di Tindouf".

I Paesi firmatari di questa dichiarazione sottolineano inoltre che il Marocco si è impegnato in un’interazione costruttiva, volontaria e profonda con il sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite, in particolare l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani (OHCHR) e le procedure speciali.

In tale contesto, 12 procedure speciali hanno effettuato visite in Marocco, in particolare nelle città delle province meridionali, segnatamente Laâyoune e Dakhla, dove hanno avuto libero e illimitato accesso a tutti gli attori, in particolare ai rappresentanti della società civile locale, fa notare la stessa fonte.

In tale contesto, il Marocco ha accolto una missione tecnica dell'OHCHR, su invito del governo del Regno Unito, volta a rafforzare la capacità d'azione delle istituzioni internazionali, ricorda il gruppo.

La questione del Sahara, che è la stessa fonte, è una disputa politica che si sta svolgendo a New York, dove il Consiglio di sicurezza si sta impegnando per una soluzione politica negoziata che sia reciprocamente accettabile.

Gli Stati membri del gruppo che sostiene l'integrità territoriale del Regno fanno osservare, d'altra parte, che "l'interazione degli Stati membri con il Consiglio e l'Alto Commissario deve conservare il suo carattere bilaterale ed essere preservata da qualsiasi strumentalizzazione, in quanto ciò porterebbe a dibattiti politici controproducenti in seno al Consiglio dei diritti dell'uomo".

Oltre al Marocco, la dichiarazione è sostenuta dall’Arabia Saudita, dagli Emirati arabi uniti, dal Qatar, dal Bahrein, dal Kuwait, dal Sultanato dell’Oman, dalla Giordania, dalle Comore, dalla Repubblica democratica del Congo, dal Gabon, dal Burkina Faso, dal Burundi, Djibouti, dal Senegal, dalla Repubblica centrafricana, dalla Guinea, dalla Costa d’Avorio, ao Tomé e Principe, Guatemala, Santa Lucia, Salvador, Saint Kitts e Nevis, Repubblica Dominicana, Dominica e Gambia.

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-




 

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