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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Il direttore dell’Accademia regionale dell’istruzione e della formazione (AREF) di Laâyoune-Sakia El Hamra, Mbark El Hansali, ha assicurato che i preparativi per il rientro scolastico 2020-2021 nel contesto della diffusione della pandemia del nuovo Coronavirus si svolgono in "buone condizioni".




In un’intervista con la MAP, El Hansali ha comunicato che l’AREF di Laâyoune-Sakia EL Hamra si è preparata a tutti gli scenari, in funzione dell’evoluzione della situazione epidemiologica nella regione e a livello nazionale.

La regola è l’insegnamento ha distanza, la mia in considerazione delle circostanze dei desideri dei genitori, i tutori degli alunni, gli , vale a dire in rigore, vale a dire in vado o meno, ha che si è fatto una cricca per la loro ,.

La situazione biologica della regione rimane più o meno "sotto sotto sotto sotto sotto sotto sotto sotto sotto sotto sotto rispetto" ad altre regioni del Regno, la mia la mia adottare il presente regolamento potrebbe variare da una provincia all'altra e da un comune all'altra, o ancora da un istituto ad un'altra.

direttore dell’AREF ha comunicato che l’ultima riunione presie data dal Wali della regione scolastico rientro riconosciuto che l’insegnamento ha subito.

Ma per tutti coloro che scelgono l'educazione in presentazione, ha osservato, hanno l'obbligo di rispettare rigorosamente il protocollo sanitario, "perché la salute dell'alunno e della società è la priorità", precisando che ogni istituto è obbligato a rispettare le gesti barriere, la distanza fisica, la disinfezione permanente e l'uso di maschere.

Il direttore dell’AREF ha assicurato che tutti gli stabilimenti che violano il protocollo saranno "chiusi".

Ha comunicato che i corsi sono stati ripresi per i prossimi tre mesi (ottobre, novembre e dicembre), mentre il mese di settembre sarà dedicato alle revisioni e all’aggiornamento delle conoscenze degli studenti per aggiornare quelli che non hanno seguito correttamente l’insegnamento a distanza dell’anno precedente.

El Hansali ha sottolineato che se i genitori di alunni sceglieranno l’insegnamento in corso, si procederà al mantenimento della capacità del 50 per cento degli alunni per classe, vale a dire a rotazione per il primario (quotidiano), mentre per il Collegio e il liceo si deciderà una settimana in presenza e una settimana per l’insegnamento a distanza.

Ha sottolineato che l’attuazione del protocollo sanitario pone problemi "gravi", in particolare a causa della mancanza di risorse umane per garantire l’igiene e la disinfezione in modo permanente.

"Questo rappresenta un problema soprattutto per l’istruzione primaria, ma ora stiamo lavorando per raccogliere questa sfida in funzione delle capacità disponibili e con il sostegno di partner che hanno dimostrato il loro coinvolgimento in questa direzione", ha affermato, sottolineando che in queste "circostanze eccezionali" la scuola "non può da sola svolgere questo compito delicato".

-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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