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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Un gruppo composto da diversi paesi ha ribadito martedì, dinanzi al Consiglio dei diritti dell'uomo (CDU) dell'ONU a Ginevra, il suo inequivocabile sostegno all'integrità territoriale del Marocco e ai seri sforzi compiuti dal Regno per risolvere il conflitto artificiale attorno al Sahara marocchino.



Un gruppo composto da diversi paesi ha ribadito martedì, dinanzi al Consiglio dei diritti dell'uomo (CDU) dell'ONU a Ginevra, il suo inequivocabile sostegno all'integrità territoriale del Marocco e ai seri sforzi compiuti dal Regno per risolvere il conflitto artificiale attorno al Sahara marocchino.

In una dichiarazione rilasciata in occasione della 44a sessione dell'UNHRC, il gruppo di sostegno all'integrità territoriale del Regno accoglie con particolare favore la pertinenza dell'iniziativa di autonomia per il Sahara marocchino, riconosciuta dal Consiglio di sicurezza come base seria e credibile per risolvere definitivamente la controversia regionale.

In questa dichiarazione dell'ambasciatore rappresentante permanente del Marocco presso l'Ufficio dell'ONU a Ginevra, Omar Zniber, il gruppo, composto di 26 Stati, ha sottolineato che "la soluzione di questa controversia politica contribuirà alla realizzazione delle legittime aspirazioni dei popoli africani e arabi in materia di integrazione e di sviluppo, obiettivo al quale il Marocco è fortemente legato".

Il Consiglio di sicurezza si è inoltre rallegrato, ricorda il gruppo, delle iniziative adottate dal Marocco per la promozione dei diritti dell'uomo nel Sahara, ribadendo nel contempo la sua richiesta di registrazione delle popolazioni nei campi di Tindouf".

I paesi firmatari di questa dichiarazione sottolineano inoltre che il Marocco si è impegnato in un’interazione costruttiva, volontaria e profonda con il sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite, in particolare l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani (OHCHR) e le procedure speciali.

In tale contesto, 12 procedure speciali hanno effettuato visite in Marocco, in particolare nelle città del Sahara, in questo caso Laâyoune e Dakhla, dove hanno avuto libero e illimitato accesso a tutti gli attori, in particolare ai rappresentanti della società civile locale, fa notare la stessa fonte.

"È in questo contesto che il Marocco ha accolto una missione tecnica dell'OHCHR, su invito del governo del Regno del Marocco, volta a rafforzare la capacità d'azione delle istituzioni internazionali", ricorda il gruppo.

La questione del Sahara, che è la stessa fonte, è una controversia politica che si sta trattando a New York, dove il Consiglio di sicurezza si sta impegnando per una soluzione politica negoziata che sia reciprocamente accettabile.

Gli Stati membri del gruppo che sostiene l'integrità territoriale del Regno fanno osservare, d'altra parte, che "l'interazione degli Stati membri con il Consiglio e l'Alto Commissario deve conservare il suo carattere bilaterale ed essere preservata da qualsiasi strumentalizzazione, in quanto ciò porterebbe a dibattiti politici controproducenti in seno al Consiglio dei diritti dell'uomo".

Oltre al Marocco, la dichiarazione è sostenuta da Arabia Saudita, Emirati arabi uniti, Qatar, Bahrein, Kuwait, Oman Sultanato, Giordania, Comore, Repubblica democratica del Congo, Gabon, Burkina Faso, Burundi, Gibuti, Senegal, Repubblica centrafricana, Guinea, Costa d’Avorio, São Tomé e Príncipe. ao Tomé e Principe, Paraguay, Guatemala, Santa Lucia, Salvador, Saint Christopher e Nieves, Repubblica Dominicana e Gambia.



- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

 

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