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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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L’ex ministro giordano degli affari municipali, attuale deputato e Segretario generale del partito politico Al-Rissala, Hazem Qashou e Omar Aljazy, avvocato giordano e arbitro internazionale, sono intervenuti al programma civico "Sahara Debate" per ribadire il sostegno chiaro e costante del loro paese all’integrità territoriale del Marocco e alla Marocco del suo Sahara e hanno lodato l’iniziativa di autonomia marocchina come unica soluzione alla disputa regionale.



Nel corso del suo intervento, l’onorevole Qashou ha parlato delle sue numerose riunioni e visite in Marocco, dove ha potuto constatare che tutti gli esperti, scrittori e politici che ha incontrato, sono tutti impegnati per la stessa lotta, quella della salvaguardia dell’unità e dell’integrità territoriale del Marocco, in quanto pilastro principale della Costituzione, per la quale i marocchini si sono battuti, al fine di trasmettere un messaggio di pace regionale a favore del Marocco e per il mondo intero.

Il deputato giordano ha ricordato che dal 1963 il Marocco ha compiuto ogni sforzo per recuperare il proprio Sahara che era allora colonizzato dalla Spagna, affermando che è grazie all’accordo di Madrid, di cui ha preso atto il Segretario generale dell’ONU e l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che il Marocco ha concluso la propria integrità territoriale recuperando il proprio Sahara dagli spagnoli nel 1975 ...

A partire da tale data, ha aggiunto, il Marocco ha fornito un esempio di unità nazionale nella sua ricerca per la sua integrità territoriale, sottolineando che l’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco alle Nazioni Unite nel 2007 è un’iniziativa coraggiosa e audace che costituisce l’unico referenziale ONU e una piattaforma d’azione per progredire verso una soluzione politica della controversia regionale sul Sahara marocchino.

In questo senso, il signor Qashou ha lodato gli enormi sforzi compiuti da SM, Re Mohammed VI, volti a sviluppare le Province del Sud per farne un modello per le altre regioni del Marocco.

A sostegno delle sue affermazioni, l’ex ministro giordano ha affermato che "stiamo discutendo di una situazione regionale marocchina che abbiamo visto e vissuto insieme quando ci siamo recati nel Sahara a El Aaiun e a Dakhla, stiamo constatando il livello di sviluppo, e attraverso le nostre letture e attraverso le nostre discussioni con il pubblico quanto tutti i marocchini vogliano la preservazione della loro integrità territoriale".

Ha poi ricordato l'ultima risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in cui si chiede a tutte le parti di lavorare insieme per giungere a una soluzione politica della questione del Sahara marocchino.

L’ultima risoluzione 2494 del Consiglio di sicurezza aveva individuato le parti del processo delle Tavole rotonde, vale a dire Marocco, Algeria, Mauritania e polisario, e aveva stabilito l’unico scopo del processo dell’ONU che è quello di giungere a una soluzione politica, realistica, pragmatica e duratura, basata sul compromesso, invitando l’Algeria a rimanere impegnata in tale processo fino al suo completamento.

Il signor Qashou ha concluso la sua testimonianza con un messaggio forte di simbolismo in cui ha espresso il chiaro sostegno del suo paese, come ha fatto il fuoco SM il Re Hussein al suo Fratello fuoco SM Hassan II, che Dio L'ha in Sua Santità la Misericordia, dall'inizio degli anni Sessanta, e come fa attualmente SM Re Abdullah II con suo fratello Suo Maestà Il Re Mohammed VI, per dire a tutti: "Sì all’integrità territoriale del Marocco! E sì, per porre fine a questa situazione conformemente alle decisioni della legalità internazionale!".

Nel quadro della stessa trasmissione, l’avvocato e avvocato internazionale giordano Omar Aljazy ha fornito una testimonianza forte e sincera, nella quale ha dichiarato che il Marocco ha fornito tutto il possibile per risolvere la controversia sul Sahara marocchino sul piano giuridico e conformemente alle disposizioni del diritto internazionale, aggiungendo che la Corte internazionale di giustizia ha riconosciuto, sin dall’inizio della controversia, i diritti storici del Marocco sul suo Sahara.

Il 16 ottobre 1975 la Corte internazionale di giustizia aveva dichiarato che la regione del Sahara marocchino non era al momento della colonizzazione spagnola nel 1884 una "terra nullius" e che esistevano legami di fedeltà tra il Sultano del Marocco e le tribù della regione.

Secondo Aljazy, sul piano storico esiste ancora una grande ignoranza della storia del Sahara marocchino. Una storia caratterizzata da una grande diversità, da un pluralismo nazionale, da diverse componenti tribali che formano a loro tutti, il tessuto culturale e sociale particolare del Marocco.

Ha inoltre dichiarato che il Sahara ha costituito l’estensione naturale del nord del Marocco al suo sud, con l’intervento chiaro di una struttura tribale unica e di un patrimonio linguistico comune, e che solo uno straniero in questa storia può negare gli enormi sacrifici che il popolo eroico marocchino ha compiuto per liberare il Sahara marocchino dal colonialismo brutale. E’ evidente che non vi sono prove che rendano il popolo del Sahara marocchino diverso da quello del Marocco, dato che parlano la stessa lingua e praticano la stessa religione, ha assicurato Aljazy.

Ma la cosa più importante per questo giurista internazionale è che l’esercizio, da parte del Marocco, della sua sovranità sul suo territorio è conforme alle disposizioni del diritto internazionale che sancisce il suo diritto naturale di estendere la sua autorità su questa parte integrante del suo territorio nazionale e rappresenta una componente essenziale dei suoi diritti sovrani nello sfruttamento delle sue risorse naturali.

L’onorevole Aljazy ha infatti affermato che i legami economici tra il nord e il sud del Marocco non sono mai cessati, ma a causa della prolungata disputa regionale è stato accusato un certo ritardo nella rinascita economica delle Province del Sud e che la presenza di Consolati generali di diversi paesi africani nelle città di El Aaiun e Dakhla è solo la prova della vitalità del Sahara Marocco, in quanto hub economico regionale importante.

La nuova dinamica avviata dal Marocco ha permesso l’apertura, nell’arco di due mesi, di dieci Consolati generali di paesi africani fratelli e amici, confermando l’irreversibilità della marocchina del Sahara, con l’intenzione espressa da altri paesi di altri continenti di aprire le loro sedi diplomatiche a Laayoune e a Dakhla nei prossimi mesi.


-Notizia alla questione del Sahara occidentale/Corcas-




 

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