I media emirato aggiunge che "un'attività diplomatica e mediatica molto dinamica ha cominciato a riattivare le istanze maghrebine dopo congela di circa tre decenni" e questo "per evitare la perdita del sogno d'integrazione regionale".

Il giornale ritiene che nonostante i ponti dello scambio e della complementarità che collegano i popoli del Magreb "la decisione politica è restata lenta ed a causa di ciò occasioni preziose di sviluppo sono state sprecate dall'Unione maghrebina, come lo sono state opportunità di costruzione di un sistema economico integrato".

Il quotidiano ha aggiunto che "voci francche si sono alzate per rivendicare la necessità che i due paesi devono superare il loro conflitto perpetuo attorno al Sahara", spiegando che i due paesi rappresentano a loro due, "l'automezzo pesante strategico dell'Unione maghrebina, senza il quale quest'entità non può realizzarsi, è per ciò soltanto il conflitto non deve ostacolare l'unità di destino e la possibilità di cooperazione tra i due in numerosi campi che porta un vantaggio importante per i due popoli e gli altri popoli fratelli".

" Al Khalije" constata che le relazioni del Segretariato generale dell'Unione del Maghreb e della Commissione economica dell'Unione africana indicano che le economie dei 5 paesi del Maghreb" subiscono perdite secche a causa della non integrazione, che varia dal 3 al 5% del prodotto interno lordo di questi paesi, vale a dire quasi 10 miliardi di dollari all'anno, oltre al le previsioni parlano di profitti enormi ".

Secondo le relazioni, la regione regione è "la più debole del continente africano sul commercio all'interno dello spazio regionale, con solo il 2% degli scambi con l'esterno", mentre la media africana è del 16% con previsioni che possono raggiungere il 60% nel 2022, secondo l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sull'Africa.

-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-