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Il 25 marzo 2006 Suo Maestà il Re Mohammed VI aveva pronunciato un discorso fondatore sulla piazza di Almechouar a Laayoune, la città che ha vissuto quel giorno una grande cerimonia, conclusasi con l’istituzione del Consiglio Reale Consultivo degli Affari Sahariani.



Il Corcas è stato fondato nella prospettiva di una nuova e coraggiosa strategia per gestire il dossier del Sahara e "il Corcas ha contribuito al fianco dei poteri pubblici e delle istituzioni elette alla difesa della marocchina del Sahara e all’espressione delle aspirazioni dei cittadini" saharawi.

E questo è stato possibile grazie alla soluzione annunciata da SM il re in occasione del 30° anniversario della Marcia Verde, che consiste nel concedere l’autonomia alla regione, che sarà la soluzione definitiva del conflitto artificiale sulla regione.

La difesa della marocchina del Sahara è effettivamente il maggiore contributo del Consiglio. In seguito alla loro nomina da parte del sovrano, il Presidente Khalihenna Ould Errachid, il Segretario generale Maouelainin Ben Khalihanna Maoulainin e i 141 membri che rappresentano tutte le tribù e le categorie della società saharawi, hanno iniziato la loro azione per la concezione del progetto di autonomia nel quadro della sovranità del Regno e della sua integrità nazionale e territoriale.

Dopo l’adozione del progetto e il suo deposito presso le Nazioni Unite nell’aprile 2007, il Corcas ha partecipato massicciamente alla campagna internazionale per spiegare l’iniziativa di autonomia proposta dal Marocco.

Il Presidente e il Segretario generale del Consiglio hanno intrapreso numerose riprese nel mondo, in particolare in America latina e in Europa, per mobilitare il sostegno a favore del progetto di soluzione che apre nuove prospettive di fronte al fallimento dei regolamenti proposti dall’ONU e al gelo che conosceva il conflitto.

La partecipazione saharawi alla delegazione del Regno del Marocco ai negoziati sotto l’egida dell’ONU è stata un fattore determinante che ha messo la comunità internazionale di fronte alla realtà del conflitto, in particolare il fatto che il fronte Polisario sostenuto dall’Algeria non è il rappresentante unico, né il legittimo rappresentante dei saharawi.

Ciò ha dimostrato che i rappresentanti del popolo saharawi, riuniti in Corsica, sono seri nella ricerca di una soluzione giusta e definitiva che ponga fine a decenni di esilio, separazione dei conflitti e guerra.

Tra giugno 2007 e marzo 2008 il Corcas ha partecipato a quattro round di negoziati ufficiali a Manhasset, nella regione di New York, tra Marocco, Algeria, Polisario e Mauritania.
Il Consiglio ha inoltre partecipato a nove round di negoziati informali tra agosto 2009 e marzo 2012.

Il Corcas continua oggi ad assicurare la sua missione di difesa della marocchina del Sahara, attraverso la partecipazione dei suoi membri in occasione degli incontri internazionali, come le sessioni del Consiglio dei diritti dell’uomo a Ginevra che si tengono tre volte all’anno, nonché le riunioni annuali della quarta Commissione e di altri appuntamenti e organizzazioni internazionali.

I membri saharawi che dispongono dello status consultivo, secondo lo statuto fondatore del consiglio, in particolare i presidenti delle regioni e i rappresentanti della società civile, hanno partecipato, in seno alla delegazione marocchina, agli ultimi dibattiti organizzati dall’ex inviato personale del Segretario generale dell’ONU Horst Köhler.

Si tratta di Sidi M. Sidi Hamdi Ould Errachid, presidente della regione Laäyoune-Sakia El Hamra, Yenja El Khattat, presidente della regione Dakhla-Oued Eddahab, e Fatima El Adli, attore associativo e membro del consiglio comunale della città di Smara.

Occorre inoltre ricordare che il Corcas è molto attivo dai colloqui che hanno luogo in seno alla sua sede a Rabat, con le delegazioni straniere, il che permette di presentare agli ospiti gli ultimi sviluppi del dossier del Sahara e di promuovere l’iniziativa marocchina che concede l’autonomia alla regione del Sahara.

Inoltre, il Consiglio è molto presente in rete sia attraverso i suoi siti diversificati disponibili in varie lingue, sia attraverso i social network in cui la voce dei saharawi è quotidianamente presente, la promozione dell’iniziativa di autonomia viene regolarmente valorizzata, insieme a una risposta quotidiana alla disinformazione e propaganda dell’Algeria e del Polisario nonché al loro piano separatista.

L’azione del Corcas ha permesso di rompere la recinzione imposta dai due protagonisti algerini e Polisario al dossier del Sahara negli anni 90 del XX secolo e questo fino al 2006.

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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