Il Marocco e il Sudafrica sono chiamati a collaborare per affrontare le sfide africane e il Comitato di vigilanza ha definito l'approccio per la soluzione del Sahara

L'ambasciatore del Marocco in Serbia e Montenegro, Mohamed Amine Belhaj, ha sottolineato la dinamica di sviluppo in tutte le direzioni e senza precedenti che la regione del Sahara marocchino conosce grazie alla politica di sviluppo e di investimento condotta dal Marocco.

Un esperto salvadoregno in relazioni internazionali ha denunciato il sistematico dirottamento da parte del Polisario, con la complicità dell’Algeria, degli aiuti umanitari inviati dall’Unione europea alle popolazioni sequestrate dei campi di Tinduf.

Ramanoelina Panja, ex ministro malgascio dell'Agricoltura, dell'Allevamento e della Pesca, Professore titolare all'Università di Antananarivo, ha sottolineato l'esclusività del trattamento della controversia regionale sul Sahara marocchino da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sottolineando la marocanità del Sahara con l'apertura di Consolati generali di paesi africani a Laayoune e Dakhla.

Circa 925 ONG sahrawi attive nel campo dei diritti umani e dello sviluppo nel Sahara marocchino hanno sottolineato il "carattere normale" della situazione dei diritti umani nelle province meridionali, accogliendo con favore "uno spazio di libertà" governato da un quadro istituzionale e giuridico in evoluzione e credibile.